di Pietro Di Paola
Il nostro amico Pietro Di Paola, riflettendo sulla sua ormai lunga esperienza di insegnante nelle università inglesi, spiega perché storiAmestre sarebbe una manna per una università inglese, ma anche perché nessuno studioso potrebbe pubblicare nel sito o nei Quaderni di storiAmestre se vuole soddisfare ai requisiti in base ai quali viene misurata oltre che finanziata la ricerca (“Impact”, “Dissemination”, “Value for money”). Per sopravvivere, l’università deve utilizzare le reti locali e le ricerche esterne all’università, trasferendo i risultati entro un circuito accademico.
Vorrei contribuire alla discussione aperta da Piero Brunello sulla Public History basandomi sulla mia esperienza universitaria in Inghilterra dove lavoro.
“Public History”, come disciplina, ha una sua tradizione, ma non è questo il punto centrale da discutere, mi pare. Quello su cui volevo riflettere invece è su come il concetto di Public History, almeno qui in Inghilterra, si è trasformato negli ultimi anni per rispondere a specifiche esigenze del governo e delle università, fino a trasformare radicalmente il ruolo e lo scopo degli studi storici.