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Spunti-ni storici. Autunno 2014

06/11/2014

di sAm

L’associazione storiAmestre propone un nuovo ciclo dei suoi “Spunti-ni storici”, a partire da venerdì 14 novembre 2014. Come nelle precedenti edizioni del 2012 e del 2013, l’idea è quella di discutere e riflettere su temi storici a partire da ricerche in corso, ovvero esperienze di lavoro in archivi e in biblioteche e “sul campo”, letture recenti, dibattiti storiografici. Il titolo suggerisce il clima, amichevole e conviviale: tutti gli incontri si concluderanno con un piccolo rinfresco.

Come già nella prima edizione della primavera 2012, gli incontri si terranno presso la sede del Centro di Documentazione sulla città contemporanea, via Tiepolo 19, Zelarino-Venezia. Non cambia l’orario: dalle 17,30 alle 19,30.

L’iniziativa è stata pensata in primo luogo per i soci, ma naturalmente gli incontri – che si terranno presso la sede di storiAmestre – sono aperti a tutte le persone interessate.

Qui di seguito il programma completo e altre informazioni pratiche.

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Anarchici a Londra. Una lettera

08/02/2014

di Pietro Di Paola

Pubblichiamo un commento dal nostro amico Pietro Di Paola relativo al recente articolo di Giulia Brunello sulle “forme di socialità del movimento operaio” a San Paolo del Brasile (testo della relazione presentata al secondo degli spunti-ni storici di sAm edizione autunno 2013). La lettera di Di Paola raccoglie l’invito a uno studio comparato e ci lascia con ulteriori spunti di discussione e qualche interrogativo.

Londra, 6 febbraio 2014

Cari amici e amiche,

ho letto con molto interesse l’intervento di Giulia Brunello Forme di socialità del movimento operaio: le “serate” anarchiche a São Paulo (1900-1930) che avete pubblicato qualche tempo fa. Credo che lo studio della produzione culturale e della sociabilità degli anarchici in esilio sia un aspetto fondamentale per studiare l’anarchismo come un movimento transnazionale ed è stimolante poter sviluppare delle comparazioni tra diverse località. Da parte mia, ho potuto vedere che ci sono molte affinità, ma anche alcune sostanziali differenze con le serate organizzate dagli anarchici italiani e non rifugiati a Londra tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale, che ho studiato negli ultimi anni. 

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Rapporto confidenziale sul mio internamento (giugno 1940)

15/01/2014

di Uberto Limentani, a cura di Lucio Sponza

Qualche giorno prima di Natale, Manlio Calegari ha commentato sul nostro sito l’intervento su Radio Londra, tenuto da Lucio Sponza all’ultimo “spunti-no storico” del 2013. Calegari si diceva curioso di sapere qualcosa di più sull’“illuminante” rapporto di Uberto Limentani citato nel testo; Sponza ha perciò deciso di fornirci la traduzione italiana della trascrizione integrale del documento. La pubblichiamo qui di seguito.

Rapporto confidenziale di U[berto] Limentani intorno al proprio internamento e all’affondamento della nave a vapore Arandora Star

Sono stato arrestato il 13 giugno e internato lo stesso giorno nel Campo di Internamento per Stranieri all’ippodromo di Lingfield [circa 30 chilometri a sud di Londra]. Sono stato messo con altre nove persone in un carro per il trasporto di cavalli; non è stata fatta alcuna distinzione fra rifugiati e altre persone, né allora né dopo; nove giorni dopo è stata resa disponibile una sistemazione migliore, ma all’undicesimo giorno dall’arresto sono stato trasferito al Campo di Internamento di Warth Mills [un cotonificio dismesso] di Bury, Lancashire. La sistemazione in questo campo era molto deplorevole e i servizi igienici erano insufficienti per i 1800 internati stipati in uno spazio molto limitato (nessuna possibilità di lavarsi per bene; dappertutto c’erano lo sporco e l’untuosità di una fabbrica abbandonata; praticamente inesistenti i gabinetti). Il cibo era spesso insufficiente sia a Lingfield che a Bury, e il pasto serale consisteva frequentemente di un po’ di pane, un pezzo di formaggio e una tazza di tè.

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Archiviato in:La città invisibile, Lucio Sponza Contrassegnato con: documenti, Radio Londra, seconda guerra mondiale, spunti-ni storici

Forme di socialità del movimento operaio: le “serate” anarchiche a São Paulo (1900-1930)

27/12/2013

di Giulia Brunello

Pubblichiamo il testo dell’intervento tenuto da Giulia Brunello il 28 novembre 2013, in occasione del secondo “spunti-no storico” di storiAmestre, edizione autunno 2013.

1. Oggi il panorama del movimento anarchico a São Paulo è frammentato. Esistono vari gruppi che si dichiarano anarchici: quello che si interessa di ecologia, quello punk, quello che si occupa anche di questioni sociali, quello puramente teorico, e così via. Il più importante e antico è quello del Centro de Cultura Social (CCS). Fondato nel 1933, e ancora oggi attivo, promuove attività di divulgazione e impegno sociale; mette a disposizione di altri gruppi la propria sede per incontri e dibattiti, in cui si discute di svariati temi, anche non prettamente militanti; collabora con altri gruppi di São Paulo e Santos (la città portuale di São Paulo) come la Biblioteca Terra Livre, l’Ativismo ABC, il gruppo Carlo Aldegheri. 

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Archiviato in:Giulia Brunello, La città invisibile Contrassegnato con: anarchismo, Brasile, São Paulo, spunti-ni storici, storiografia

Dici “Radio Londra”?

22/12/2013

di Carlo Miclet

Presentiamo il testo dell’introduzione fatta da Carlo Miclet all’intervento di Lucio Sponza sulla propaganda della BBC verso l’Italia durante la seconda guerra mondiale, in occasione dello “spunti-no storico” del 12 dicembre 2013. Dove si suggerisce che su un tema “mitico” come Radio Londra, a prima vista così popolare, la storiografia (in italiano) ha prestato poca attenzione.

Quando mi è stato chiesto di presentare lo “spunti-no” di Lucio Sponza , mi sono reso conto che sapevo ben poco di propaganda di guerra, di qualsiasi colore fosse. Ho cercato quindi di fare mente locale su quanto ricordassi su Radio Londra, l’unico tema di cui tratta l’intervento di Lucio Sponza su cui ho delle nozioni. È un tema che non ho mai approfondito, ma che mi è capitato di incrociare più volte: studio, cinema, letteratura, televisione. Le prime cose che mi sono venute in mente sono i tre punti e la linea della “sigla”, spesso scambiata per la Quinta Sinfonia di Beethoven, e cose del tipo “Margherita è bionda – La mucca ha fatto il latte – Il pappagallo è rosso – Aldo dice 26×1”. 

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La BBC “in bianco” e “in nero”. La propaganda britannica per l’Italia nella seconda guerra mondiale

18/12/2013

di Lucio Sponza

Pubblichiamo il testo dell’intervento che Lucio Sponza ha tenuto in occasione del terzo “spunti-no storico” di storiAmestre, edizione autunno 2013. Vista la sua lunghezza, ne presentiamo qui di seguito solo il primo paragrafo e la nota archivistica-bibliografica; chi volesse leggere il testo integrale, può scaricarlo in formato pdf cliccando qui.

Saranno tre, invece di due, le modalità della propaganda e la terza possiamo chiamarla “in grigio”, per rimanere nei termini cromatici del titolo. La prima, quella arcinota, è costituita dalle trasmissioni di Radio Londra; la seconda, quella “in nero”, è la propaganda clandestina; la terza, quella che utilizzava i prigionieri di guerra italiani sia come mezzo che come fine della propaganda (in “grigio-verde”?).

Radio Londra

La prima trasmissione in italiano fu effettuata dalla BBC (British Broadcasting Corporation) alla fine di settembre del 1938, subito dopo l’incontro a Monaco di Baviera dei “quattro grandi”. Non era un privilegio dell’Italia: furono iniziate anche trasmissioni per la Germania e per la Francia, nelle rispettive lingue. Che fosse coinvolta anche la Francia suggerisce che questi programmi non avessero tanto scopi di propaganda quanto di informazione. (Sul rapporto tra propaganda e informazione non è qui il caso di intrattenerci). 

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