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simboli politici

Segnali di festa. Primo maggio reggiano e internazionalista

29/04/2012

di Marco Fincardi

Per festeggiare il Primo maggio 2012, presentiamo su gentile concessione dell’autore alcuni brani di due capitoli del bel libro del nostro amico Marco Fincardi: Primo maggio reggiano. Il formarsi della tradizione rossa emiliana, introduzione di Cesare Bermani, Edizioni delle Camere del Lavoro di Reggio e Guastalla, Reggio Emilia 1990 (2 volumi). L’anno di uscita non deve essere stato casuale: a cento anni dal primo Primo maggio, festeggiato (e combattuto) nel 1890. Il libro ci rimanda alle origini di una lunga tradizione, osservata in un luogo specifico: ricostruisce i modi, le canzoni e i riti con cui gli individui «si fecero sentire» nel Reggiano – ma all’interno di una dimensione nazionale e internazionale – fin dal Primo Maggio del 1890, lasciando in eredità un repertorio di simboli e di modalità espressive.

I capitoli che presentiamo sono l’ottavo, sulla colonna sonora del maggio reggiano, e il tredicesimo, sui significati e le simbologie che si concentrano sulla data e sulle modalità di svolgimento della festa.

Inno fuorilegge

Dalla rivoluzione del 1859, la creatività musicale aveva ricevuto un enorme stimolo dalla necessità di produrre un nuovo repertorio politico: marce, inni, arie patriottiche. Gli anni sessanta dell’ottocento rappresentano un periodo di eccezionale vitalità per i corpi filarmonici dei paesi padani. Particolarmente popolare era stato l’Inno di Garibaldi. [Leggi di più…] infoSegnali di festa. Primo maggio reggiano e internazionalista

Archiviato in:La città invisibile, Marco Fincardi Contrassegnato con: canzoni, pagine scelte, Primo Maggio, simboli politici, storiografia

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