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Rio Cimetto

“Fare”? Ma anche rispondere alla cittadinanza e rendere conto di che cosa si fa. Seconda lettera pubblica all’assessore Renato Boraso

02/07/2021

di Direttivo di storiAmestre

Dopo oltre un mese, la lettera pubblica indirizzata all’assessore Renato Boraso da soci di storiAmestre e de I Sette Nani, a proposito dei progetti di viabilità intorno ai meandri del Rio Cimetto, non ha ricevuto nessuna replica né privata né pubblica. In compenso il “Gazzettino” del 1 luglio riporta altre dichiarazioni in merito dell’assessore. Il direttivo di sAm scrive perciò a sua volta per invitare Renato Boraso e la Giunta comunale a discutere le proposte dei Comitati, ribadendo che la partecipazione dei cittadini non può essere considerata una perdita di tempo e un intralcio per scelte già prese.

La lettera pubblica indirizzata all’assessore Renato Boraso il 27 maggio scorso, sottoscritta da soci di storiAmestre e de I Sette Nani, non ha mai ricevuto una risposta, né pubblica né privata. All’assessore Renato Boraso, dopo la sua intervista rilasciata al “Gazzettino”, chiedevamo di entrare nel merito delle proposte concrete che oltre venti comitati cittadini (da lui definiti spregiativamente “pseudo-comitati”) hanno elaborato perché la viabilità prevista tra la tangenziale e il centro di Mestre salvaguardi i meandri del Rio Cimetto. 

Dal “Gazzettino” di ieri 1 luglio (di nuovo dalla stampa), abbiamo saputo perché Boraso non ha ritenuto rispondere. L’assessore, e con lui la Giunta comunale, “ha deciso di evitare discussioni” che possano non tanto impedire il progetto, ma anche solo rallentarlo. Un “progetto blindato”, sostiene Boraso, imposto da Regione Veneto e Ferrovie nell’ambito della realizzazione del Sfmr (Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale): senza strada, niente stazioni; niente stazioni, niente Sfmr. Boraso aggiunge che il progetto è “ereditato”, giusto per scaricare ogni responsabilità secondo una prassi che vediamo in opera in ogni settore. Perciò “non si può perdere altro tempo”: se finora la Giunta pensava di votare una variante urbanistica, d’ora in poi ne farà meno e procederà con l’appalto dei lavori. Boraso rivendica “coraggio”, sostenuto anche dall’autore dell’articolo. Bel coraggio, l’assessore, che conclude da un lato con fumose promesse di varianti e migliorie in corso d’opera – ammissione pubblica di un progetto sballato – e dall’altro con una sobria minaccia: il Parco del Marzenego “esiste solo a parole”. Esisterà la nuova viabilità invece, perché “sennò si ferma davvero tutto”. Ai Comitati la responsabilità di bloccare il progetto di Sfmr e l’onere della prova.

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Una risposta pubblica all’assessore del Comune di Venezia Renato Boraso. A proposito di “progetti di viabilità” 

27/05/2021

di Piero Brunello, Fabio Brusò, Renzo Rivis, Giorgio Sarto

L’assessore alla mobilità del Comune di Venezia ha rilasciato una intervista, pubblicata dal Gazzettino, in cui, riferendosi alle richiesta di una viabilità alternativa lungo i meandri del Rio Cimetto avanzata da 21 associazioni cittadine, parla di “pseudo-Comitati” e di “fiabe”. Di seguito la lettera pubblica di risposta, scritta da chi sta sostenendo la mobilitazione promossa da associazioni, cittadine e cittadini per una viabilità alternativa lungo i meandri del Rio Cimetto, con una difesa dei Comitati e delle loro controproposte concrete e fattibili, e una precisazione su che cosa significhi e “mobilità” e a chi dovrebbero essere tenuti a rispondere gli amministratori pubblici.

Egregio assessore Boraso,

le scriviamo dopo aver letto la sua intervista, pubblicata sul Gazzettino del 26 maggio. Cominciamo dalle ultime tra le sue parole riportate: che cosa direbbe se qualcuno la chiamasse “pseudo-assessore”? E allora perché si permette di chiamare “pseudo-comitati” gruppi di cittadini che da anni difendono i meandri del Rio Cimetto? Certo questi comitati non riscuotono la fiducia del sindaco, che ha affidato a lei l’incarico di assessore, ma hanno fatto ben di più: si sono associati liberamente per tutelare beni collettivi, non raccontano “fiabe”, come lei sostiene nell’intervista, ma esprimono la loro posizione in forma argomentata, avanzando controproposte concrete e fattibili. Quando avrà un po’ di tempo, si documenti con gli interventi pubblicati su storiamestre.it, sito dell'associazione storiAmestre. Altre venti associazioni, a partire dall’associazione I Sette Nani che ben conoscono la zona operando alla Cipressina, hanno fatto sentire la loro voce come dimostra l’ampio successo della manifestazione promossa il 24 aprile scorso da “Cittadinanza attiva Chirignago Zelarino”.

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Andare a vedere, per farsi sentire. Una passeggiata storico-ambientale sul Rio Cimetto, 24 aprile 2021

26/04/2021

di Fabio Brusò

Sabato 24 aprile si è tenuta una “passeggiata storico ambientale” alla scoperta dell’importante area del Rio Cimetto, organizzata da Cittadinanza Attiva Chirignago Zelarino e guidata da Giorgio Sarto di storiAmestre. È la zona dei meandri del Rio, per la cui salvaguardia è da tempo in corso una mobilitazione: quindici associazioni, tra cui storiAmestre, e 614 cittadini e cittadine (primo firmatario il nostro amico e socio Giorgio Sarto) hanno presentato una petizione che contiene una proposta di viabilità alternativa a quella prevista dal Comune di Venezia, che stravolgerebbe l’area, pregiudicando una parte importante del futuro Parco fluviale del Marzenego. Abbiamo documentato queste vicende nel corso del 2020.

Il nostro amico e socio Fabio Brusò ci ha scritto per raccontarci brevemente com’è andato il pomeriggio. Le foto che illustrano l’articolo sono di Fabio Brusò e Fabrizio Zabeo.

Care amiche e amici di storiAmestre,

oggi si è tenuta a Mestre una bellissima iniziativa con un successo inaspettato. Un centinaio di cittadine e cittadini di tutte le età hanno aderito con entusiasmo alla “passeggiata storico ambientale” alla scoperta dell’importante area del Rio Cimetto, organizzata da Cittadinanza Attiva Chirignago Zelarino, una nuova pagina facebook che si occupa di questa parte di territorio mestrino. 

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La porta del Parco di Mestre. Un video sull’area del rio Cimetto

08/11/2020

di Carlo Cappellari

Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione dal nostro amico, socio, nonché segretario di storiAmestre in carica.

Care amiche e cari amici del sito di storiAmestre,

vi scrivo per segnalarvi il video AREA DEL CIMETTO la preziosa porta del Parco di Mestre, visibile a questo link. È stato realizzato dal nostro socio Giorgio Sarto, da Carla Dalla Costa, dell’associazione I Sette Nani e socia di storiAmestre, e da Renzo Rivis, presidente dell’associazione I Sette Nani. 

Nei mesi scorsi, Giorgio Sarto e Renzo Rivis hanno documento la petizione e tutta la battaglia per la salvaguardia dei meandri del rio Cimetto, che potrebbero diventare – come ribadisce Sarto nel video – la cerniera fra il parco del Marzenego a ponente e l'area dell'ex ospedale Umberto I° a levante.

Il video è una mezz’ora di piacevole immersione in una natura bellissima vicina e poco conosciuta, portati a spasso da Sarto, Dalla Costa e Rivis. Le riprese e il montaggio sono di Roberta Vasselli e Francesco “Chico” Brunello.

Buona visione.

Carlo Cappellari

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La viabilità Brendole-Gazzera-Castellana e la salvaguardia dell’area di Rio Cimetto. Cronache dell’estate 2020 

12/09/2020

di Renzo Rivis e Giorgio Sarto

Continuiamo a documentare l’impegno per la salvaguardia dell’area dei meandri del Rio Cimetto all’interno del progetto del Parco Fluviale del Marzenego. Mentre fervono lavori (anche a ridosso della tangenziale) e inaugurazioni in fase pre-elettorale, ribadiamo le richieste avanzate con la Petizione firmata da 614 cittadine e cittadini e sostenuta da 21 associazioni, in vista di una viabilità Brendole-Gazzera-Castellana alternativa al progetto attuale, che conservi e valorizzi una preziosa area ambientale.

La vicenda delle attività e delle iniziative per la salvaguardia della preziosa area che comprende i meandri del Rio Cimetto, che abbiamo presentato su questo sito in marzo e in giugno, ha avuto un nuovo passaggio l’8 luglio 2020, con la riunione tra alcuni dei promotori e firmatari della Petizione per la realizzazione del Parco del Marzenego e l’Amministrazione Comunale, nella persona dell’Assessore Renato Boraso. Come è avvenuto per le cronache e resoconti precedenti, riportiamo qui i contenuti della riunione per la trasparenza e pubblicità che caratterizza tutta la iniziativa dal basso per il Parco Fluviale del Marzenego.

Meandri Rio Cimetto, anno 2007

Meandri Rio Cimetto, anno 2020

[Leggi di più…] infoLa viabilità Brendole-Gazzera-Castellana e la salvaguardia dell’area di Rio Cimetto. Cronache dell’estate 2020 

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La Petizione per il Parco fluviale. Secondo aggiornamento

14/06/2020

di Carlo Cappellari, Renzo Rivis, Giorgio Sarto

Ritorniamo sulle vicende della petizione perché il Parco fluviale del Marzenego sia varato con una viabilità alternativa a quella prevista al momento, evitando di alterare proprio il paesaggio creato dai meandri del rio Cimetto che si vuole salvaguardare. Promossa da quindici associazioni (tra cui storiAmestre) e firmata da 614 cittadini e cittadine, la petizione ha nel frattempo guadagnato altre adesioni: il coordinamento coinvolge ore 21 associazioni. Il 3 giugno, i promotori della petizione hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa le osservazioni alla variante urbanistica che hanno depositato in Comune. 

Dopo la delibera n. 18 del 5 marzo 2020 sulla realizzazione di un Parco fluviale del Marzenego, di cui abbiamo già riferito, l’attività del comitato che ha presentato la Petizione al Consiglio comunale per attuare il Parco e la proposta di viabilità alternativa nell’area dei meandri del Rio Cimetto non si è fermata.

Da un lato è continuata con l’incontro tecnico con l’assessore Boraso di cui pure abbiamo dato conto a fine marzo; dall’altro si è ottenuto che la Soprintendenza, dopo la nostra segnalazione e dopo avere effettuato un sopralluogo, inviasse una lettera al Comune (si può leggere cliccando qui) per indicare di “allontanare la nuova strada dai meandri e dall'area del Rio Cimetto”; in terzo luogo si è lavorato per l’estensione delle realtà associative coinvolgendone altre sei e arrivando, quindi, a un coordinamento di 21 associazioni.

[Leggi di più…] infoLa Petizione per il Parco fluviale. Secondo aggiornamento

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