• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
storiAmestre

storiAmestre

storia e documentazione del tempo presente

  • Chi siamo
    • Informativa sulla privacy e l’utilizzo dei cookie
  • Rubriche
    • La città invisibile
    • Letture
    • Oggetti
    • Centro documentazione città contemporanea
    • Agenda
  • Quaderni
  • Autori e Autrici
  • Altrochemestre

politiche regionali

Come diventare padroni del Veneto, almeno per un po’. Spigolature da un libro di Renzo Mazzaro

10/02/2017

di Maria Giovanna Lazzarin

La nostra amica e socia Giovanna Lazzarin ha letto il libro di Renzo Mazzaro, I padroni del Veneto (Laterza, Roma-Bari 2012) e ne ha fatto una scheda per noi. È un contributo alla discussione avviata da Piero Brunello nel novembre scorso: gestione del denaro pubblico, uso privato della cosa pubblica, rapporto tra cittadini e istituzioni, stato di salute della democrazia.

È una pretesa così radicale quella di sapere come sono andate veramente le cose – direbbe Luigi Meneghello1 – che la prima difesa possibile è sottrarsi. Così ho fatto (per quattro anni, da quando è uscito) con il libro I padroni del Veneto di Renzo Mazzaro2 che prometteva per l’appunto di raccontare come erano andate veramente le cose nel Veneto degli ultimi 20 anni. Il testo mi incuriosiva, leggerlo è dovere civico, mi dicevo, ma poi che fare? E l’ombra dell’impotenza che vedevo calare su di me mi spingeva a distrarmi.

[Leggi di più…] infoCome diventare padroni del Veneto, almeno per un po’. Spigolature da un libro di Renzo Mazzaro

  1. Luigi Meneghello, Le Carte I. Anni Sessanta, Rizzoli, Milano 1999. [↩]
  2. Renzo Mazzaro, I padroni del Veneto, Laterza, Roma-Bari 2012. [↩]

Archiviato in:La città invisibile, Letture, Maria Giovanna Lazzarin Contrassegnato con: Giancarlo Galan, politiche pubbliche, politiche regionali, pubblico e privato, Roberto Mazzaro, Veneto

“Amo il veneto come lingua parlata”. Una lettera con una proposta

03/02/2017

di Davide Zotto

Il nostro amico Davide Zotto ci scrive pensando alle ultime discussioni sulle norme regionali che hanno proclamato “i veneti” “minoranza nazionale” e di conseguenza prevedono sviluppi relativi all’introduzione ufficiale di un bilinguismo, fatto di patentini e corsi di insegnamento a tutti i livelli. Con una proposta per il sito di storiAmestre: aprire una discussione come quella che fu fatta al momento dell’istituzione dell’assessorato regionale “all’Identità veneta” (oggi diventata una “competenza” dell’assessorato al territorio, cultura, sicurezza).

Il dialetto è stato il mio primo modo di esprimermi. In famiglia si è sempre parlato e si parla tuttora in dialetto. L’italiano l’ho appreso dopo. Però in italiano ho imparato a scrivere, mentre ogni volta che ho provato a scrivere in dialetto mi sono trovato in imbarazzo e pieno di dubbi sulla grafia. Come non riesco a leggere brani in dialetto, se non con grande difficoltà. In questi anni ho comprato dei dizionari di veneto e ho visto che i dubbi sulla grafia sono comuni, ognuno ha la sua versione: pure come si scrive la terza persona singolare dell’indicativo presente dell’ausiliare essere.

[Leggi di più…] info“Amo il veneto come lingua parlata”. Una lettera con una proposta

Archiviato in:Davide Zotto, La città invisibile Contrassegnato con: intervento, politiche regionali, Veneto

Barra laterale primaria

Per informazioni e per ricevere la newsletter scrivi a:

info@storiamestre.it

Cerca nel sito

Archivio

Ultimi commenti

  • Valentina Bertin su Giuseppe Bedin (1901-1939), un bandito tra Robin Hood e Dillinger
  • Patrizia su Breve storia della ditta Paolo Morassutti, affossata da manovre finanziarie. Una lettura
  • Fabio Bortoluzzi su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda
  • Agnese su «È possibile fare volontariato per accogliere i migranti?». Una settimana di luglio a Lampedusa
  • Valeria su “Per fortuna è durata poco”. Due settimane in un istituto professionale del trevigiano
  • Fabrizio su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda

Copyright storiAmestre © 2023

Il sito storiAmestre utilizza cookie tecnici ed analytics. Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra in linea con la nuova GDPR.Accetto Ulteriori informazioni
Aggiornamento privacy e cookie (GDPR)

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA