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Note mestrine

07/07/2022

Cose viste, interventi, ricerche

di Claudio Pasqual

Uscita: maggio 2022, 205 pp., ill., 14 euro

Il diciottesimo Quaderno di storiAmestre raccoglie una ventina di pezzi di Claudio Pasqual, scritti tra il 2004 e il 2021, che hanno per oggetto Mestre. Quasi tutti sono già stati pubblicati su storiamestre.it (uno è inedito), ma per l’occasione tutti sono stati rivisti e arricchiti da molte illustrazioni. Tre le sezioni: In città; Interventi; Ricerche. Scrive Claudio Pasqual:

La città in cui sono nato e vivo da sempre è stata, fin dalla tesi di laurea, costantemente al centro della mia attenzione. L’ho studiata da una prospettiva storiografica, con un interesse particolare per la sua genesi urbana antecedente all’avvento della grande industria di Porto Marghera e all’aggregazione amministrativa della terraferma a Venezia. Altro argomento di ricerca sono state le rappresentazioni collettive di Mestre, per esempio attraverso le cartoline illustrate, o facendo ricorso a impressioni e memorie personali. “Andare a vedere!” è un motto di storiAmestre: un invito che mi ha portato a scrivere resoconti della vita pubblica cittadina dei quali sono stato osservatore o partecipe in prima persona. 

Nelle pagine di storiAmestre che completano il Quaderno si torna sulla rubrica Oggetti ospitata da storiamestre.it, riproponendo su carta le caffettiere offerte da Walter Cocco.

Archiviato in:Claudio Pasqual, Quaderni Contrassegnato con: oggetti, Walter Cocco

Il laboratorio “Oggetti migranti” al museo Guggenheim. Venezia, 8 gennaio 2022

29/03/2022

di sAm voci fuori luogo, a cura di Maria Giovanna Lazzarin

Nel corso del 2021 all’interno di storiAmestre si è costituito un nuovo gruppo di lavoro, che si è denominato voci fuori luogo, con l’interesse di esplorare i cambiamenti del territorio legati alla presenza di cittadine e cittadini provenienti da altri luoghi. Riceviamo e pubblichiamo la relazione che il gruppo ha steso dopo aver partecipato al laboratorio “Oggetti migranti”, organizzata nell’ambito della mostra Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall’Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim, presso il museo Peggy Guggenheim di Venezia.

Museo

[…] C’è il ventaglio – e i rossori?

C’è la spada – dov’è l’ira?

E il liuto, non un suono all’imbrunire. […]

Wistawa Szimborska

Dal 6 ottobre 2021 al 10 gennaio 2022 presso il museo Peggy Guggenheim è rimasta aperta la mostra Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall’Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim. Sono state esposte trentacinque opere acquistate da Peggy Guggenheim tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento presso il gallerista Julius Carlebach di New York e lo scultore-mercante-esploratore Franco Monti di Milano. L’allestimento le metteva a confronto con opere di artisti europei del primo Novecento che si sono interessati e ispirati alle arti non occidentali, quali Picasso e Marx Ernst. 

Al nostro gruppo sAm voci fuori luogo interessava il titolo della mostra, ma in particolare eravamo attirati dal laboratorio di translanguaging1 che Michela Perrotta proponeva a partire da quegli oggetti. Ci sembrava un’occasione per contattare alcune “voci fuori luogo”, capire se qualcuno o qualcuna era interessata all’iniziativa e provare a lavorare insieme.

[Leggi di più…] infoIl laboratorio “Oggetti migranti” al museo Guggenheim. Venezia, 8 gennaio 2022

  1. Il translanguaging è una pratica linguistica in cui, con gruppi di diversa provenienza linguistica, viene incoraggiato l’uso della propria lingua madre per favorire la conoscenza e lo scambio culturale. Il laboratorio translanguaging Oggetti migranti nasce da una collaborazione tra la Collezione Peggy Guggenheim e il MILE (Museums and Innovation in Language Education) progetto di ricerca dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. [↩]

Archiviato in:Maria Giovanna Lazzarin, Voci fuori luogo Contrassegnato con: migranti, oggetti, relazione, voci fuori luogo

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