di Giovanni Levi
Il nostro amico Giovanni Levi ha scritto una mail a Piero Brunello, dopo aver letto il testo del suo intervento alla festa di storiAmestre del 25 maggio scorso. Abbiamo avuto il suo permesso di renderla pubblica.
Caro Piero,
anche io non ho firmato l’appello sulla storia lanciato da Giardina e da Repubblica, un po’ per pigrizia e per diffidenza per gli appelli corporativi, un po’ perché mi pare che la storia sia mal insegnata, pericolosamente semplificata, fattuale, lineare ecc., mentre dovrebbe essere concentrata su punti specifici per insegnare la complessità, cioè a pensare. Così com’è insegnata oggi è certamente magistra dell’idea del progresso, della vittoria dei “meritevoli”, del prevalere delle élites intellettuali, dell’importanza solo dei vincitori e della dimenticanza degli sconfitti.