• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
storiAmestre

storiAmestre

storia e documentazione del tempo presente

  • Chi siamo
    • Informativa sulla privacy e l’utilizzo dei cookie
  • Rubriche
    • La città invisibile
    • Letture
    • Oggetti
    • Centro documentazione città contemporanea
    • Agenda
  • Quaderni
  • Autori e Autrici
  • Altrochemestre

movimento operaio

“Alzare la voce in nome di istanze morali”. Da un libro di Luciano Gallino

22/12/2020

di Piero Brunello

Su consiglio del nostro socio e amico Giacomo Bonan, Piero Brunello ha letto un libro-intervista di Luciano Gallino. Prosegue così la discussione sui temi del libro di Marco D’Eramo, Dominio, aperta da Sannicolò e ripresa da Mario Tonello e Maria Turchetto. 

1. La letterina con cui Sannicolò ci ha presentato il libro di Marco D’Eramo ha avuto l’effetto di far discutere tra noi soci e amici. Quando ne ho parlato con lui, Giacomo Bonan mi ha subito consigliato di dare un occhio a La lotta di classe dopo la lotta di classe (intervista a cura di Paola Borgna, Laterza, Roma-Bari 2013, prima ed. 2012), perché Luciano Gallino, intervistato da Paola Borgna, si occupa degli stessi temi del libro consigliato da Sannicolò.

[Leggi di più…] info“Alzare la voce in nome di istanze morali”. Da un libro di Luciano Gallino

Archiviato in:Letture, Piero Brunello Contrassegnato con: Luciano Gallino, Marco D'Eramo, movimento operaio, neoliberismo, socialdemocrazia

“E noi che volevamo almeno un consigliere comunale…” Ancora sull’ultimo libro di Marco D’Eramo

08/12/2020

di Mario Tonello

Il nostro amico e socio Mario Tonello ci ha scritto dopo aver notato la lettera che Sannicolò ci ha spedito qualche giorno fa. Altre considerazioni su Dominio di Marco D’Eramo.

Care amiche e cari amici di storiAmestre,

mentre Sannicolò tirava il fiato prima di mettersi in cammino, e si abbandonava alla frivola lettura di Marco D’Eramo sul Dominio, indicandone i passaggi più illuminanti per i lettori e le lettrici di storiAmestre, io finivo di godermi le sempre più rare parole “di sinistra” rintracciabili sul mercato (D’Eramo ci spiega che i due termini “sinistra” e “mercato” non sono incompatibili: ma mentre la sinistra osteggia il mercato, la destra neoliberista ingloba nel mercato anche la sinistra, pp. 190 e ss.).

[Leggi di più…] info“E noi che volevamo almeno un consigliere comunale…” Ancora sull’ultimo libro di Marco D’Eramo

Archiviato in:Letture, Mario Tonello Contrassegnato con: Marco D'Eramo, movimento operaio, neoliberismo, san Nicola

“Migrante: imprenditore di sé che affronta spese per ottenere un miglioramento”. Parole da tradurre, da un libro di Marco D’Eramo 

05/12/2020

di Sannicolò

Il nostro santo favorito si è regalato un libro, e ha deciso di raccontarcelo mentre si sta mettendo in strada per portare i suoi doni. Buon 6 dicembre a chi lo festeggia, anche nel 2020.

Care amiche e amici di storiAmestre, 

abituato a portare in giro regali la notte del 5 dicembre, quest’anno ho deciso di farmi un regalo da me: il libro di Marco D’Eramo, Dominio. La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi (Feltrinelli, Milano 2020, pp. 252). Costa 19 €, vi assicuro che sono spesi bene, e per convincervi a comperarlo scrivo due righe per illustrarvene il contenuto. Oppure potrete leggerlo in una biblioteca, che dove vivo io sono aperte con orari comodi; so che le vostre sono chiuse o lo sono state a lungo, ma forse presto riapriranno, magari alle regole dei parrucchieri, o almeno dei ristoranti o dei centri commerciali. Nessuna recensione come si deve, non troverei il tempo, immerso come ogni anno nei preparativi prima di  mettermi in strada in compagnia del mio asino, che tra l’altro comincia anche lui, come me, a sentire l’età.

[Leggi di più…] info“Migrante: imprenditore di sé che affronta spese per ottenere un miglioramento”. Parole da tradurre, da un libro di Marco D’Eramo 

Archiviato in:Letture, Sannicolò Contrassegnato con: Marco D'Eramo, movimento operaio, san Nicola

Treni per Porto Marghera. Turnisti pendolari raccontano

30/04/2017

a cura della redazione del sito di storiAmestre

Per i consueti auguri di buon Primo Maggio quest’anno presentiamo alcuni brani di interviste a ex lavoratori che, tra gli anni Cinquanta e Novanta, ogni giorno raggiungevano Porto Marghera in treno, quando non in bicicletta, da Meolo, uno dei paesi di reclutamento operaio. Riprendiamo proprio il tema del viaggio quotidiano di andata e ritorno, che emerge in tutte le interviste come una questione cruciale e un peso insopportabile per chi l’ha vissuto, persino peggiore del lavoro e dell’ambiente malsano in cui lavorava. A conferma del fatto che non basta guardare alle ore di fabbrica per capire com’era (e com’è) la giornata di un operaio e della sua famiglia.

[Leggi di più…] infoTreni per Porto Marghera. Turnisti pendolari raccontano

Archiviato in:La città invisibile, redazione sito sAm Contrassegnato con: intervista, Mario Davanzo, Meolo, movimento operaio, Piero Brunello, Porto Marghera, Primo Maggio

Anarchici a Londra. Una lettera

08/02/2014

di Pietro Di Paola

Pubblichiamo un commento dal nostro amico Pietro Di Paola relativo al recente articolo di Giulia Brunello sulle “forme di socialità del movimento operaio” a San Paolo del Brasile (testo della relazione presentata al secondo degli spunti-ni storici di sAm edizione autunno 2013). La lettera di Di Paola raccoglie l’invito a uno studio comparato e ci lascia con ulteriori spunti di discussione e qualche interrogativo.

Londra, 6 febbraio 2014

Cari amici e amiche,

ho letto con molto interesse l’intervento di Giulia Brunello Forme di socialità del movimento operaio: le “serate” anarchiche a São Paulo (1900-1930) che avete pubblicato qualche tempo fa. Credo che lo studio della produzione culturale e della sociabilità degli anarchici in esilio sia un aspetto fondamentale per studiare l’anarchismo come un movimento transnazionale ed è stimolante poter sviluppare delle comparazioni tra diverse località. Da parte mia, ho potuto vedere che ci sono molte affinità, ma anche alcune sostanziali differenze con le serate organizzate dagli anarchici italiani e non rifugiati a Londra tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale, che ho studiato negli ultimi anni. 

[Leggi di più…] infoAnarchici a Londra. Una lettera

Archiviato in:La città invisibile, Pietro Di Paola Contrassegnato con: anarchismo, emigrazione, movimento operaio, spunti-ni storici, storiografia

8. Un cardellino in gabbia

27/06/2008

Fabbrica e lavoro nei primi anni Cinquanta a Porto Marghera

di Omar Favaro, prefazione di Rolf Petri

estate 2008, 104 pp., 8 euro

«Il reparto era nocivo per le innumerevoli perdite e per i materiali impregnati di gas. Succedeva spesso che gli operai si lamentassero per i continui dolori alla testa. Alla Vetrocoke-Azotati, avevamo messo una gabbietta con un cardellino. Quando il cardellino moriva per via di questo gas, scappavamo via tutti, come nelle miniere».

Andare a lavorare in una grande azienda a Porto Marghera, nei primi anni Cinquanta, significava assunzione temporanea. Centrale era il sistema del subappalto. Chi era assunto da ditte appaltatrici o da cooperative lavorava spalla a spalla e schiena a schiena con gli altri operai dell’azienda, svolgeva le stesse mansioni, viveva negli stessi luoghi, ma non aveva diritto alla mensa, al vestiario, all’indennità di lavorazione nociva e di turno. Il breve periodo delle Conferenze di Produzione all’inizio degli anni Cinquanta, di cui si parla nel libro, dimostra la consapevolezza politica e sindacale dei lavoratori nei confronti dell’organizzazione dei tempi, dell’incolumità e della salute.

E testimonia che la storia è un processo ricco di tante possibilità che, quando vengono sconfitte, tendono a essere dimenticate.

Archiviato in:Omar Favaro, Quaderni, Rolf Petri Contrassegnato con: Marghera, movimento operaio, storiografia

  • Vai alla pagina 1
  • Vai alla pagina 2
  • Vai alla pagina successiva »

Barra laterale primaria

Per informazioni e per ricevere la newsletter scrivi a:

info@storiamestre.it

Cerca nel sito

Archivio

Ultimi commenti

  • Valentina Bertin su Giuseppe Bedin (1901-1939), un bandito tra Robin Hood e Dillinger
  • Patrizia su Breve storia della ditta Paolo Morassutti, affossata da manovre finanziarie. Una lettura
  • Fabio Bortoluzzi su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda
  • Agnese su «È possibile fare volontariato per accogliere i migranti?». Una settimana di luglio a Lampedusa
  • Valeria su “Per fortuna è durata poco”. Due settimane in un istituto professionale del trevigiano
  • Fabrizio su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda

Copyright storiAmestre © 2023

Il sito storiAmestre utilizza cookie tecnici ed analytics. Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra in linea con la nuova GDPR.Accetto Ulteriori informazioni
Aggiornamento privacy e cookie (GDPR)

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA