di Giacomo Bonan
Pubblichiamo la lettera-cartolina che Giacomo Bonan ci ha scritto dalla piazza Garibaldi di Sofia, la capitale della Bulgaria, dove si trova in questi mesi per lavoro, per augurare buon venticinquesimo compleanno a storiAmestre.
Le occasioni sono due: partecipare, pur solo idealmente, ai festeggiamenti per i 25 anni di storiAmestre e fare una postilla d’attualità alla proposta di ricerca di Giovanni Colle sull’emigrazione dal Bellunese. Avevo letto l’intervista sull’armata perduta di Cambise quand’era stata pubblicata, lo scorso autunno, mentre mi trovavo a Edimburgo a lavorare per alcuni mesi. Ricordo che i temi affrontati mi avevano colpito, anche per la mia contingente situazione di “emigrante” bellunese trasferito nel Regno Unito per migliorare il proprio inglese e cameriere occasionale in un’agenzia di catering per sopravvivenza. Comunque, la mia condizione era volontaria e temporanea, non certo paragonabile a quella delle persone incontrate da Giovanni Colle nelle fabbriche di Mestre e Marghera.
Più che altro mi ero fermato a riflettere sulle motivazioni che hanno spinto quelle persone a emigrare e quelle che spingono la gente oggi, almeno quella piccola porzione di “gente” che conosco, a fare la stessa cosa. Già allora avevo promesso agli amici di storiAmestre che avrei scritto qualcosa, ma l’argomento era ostico e non combinai nulla. L’idea mi è tornata in mente in questi giorni, a oltre 3.000 km di distanza a Sofia, capitale della Bulgaria.