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Mestre

Un quartiere che fa sentire le proprie ragioni. Dall’assemblea pubblica di viale San Marco, Mestre, 3 maggio 2021

05/05/2021

Lunedì 3 maggio 2021, nello spazio verde davanti all’ex cinema San Marco, lungo il viale San Marco a Mestre, si è svolta una assemblea pubblica, molto partecipata, per far sentire le ragioni dell’opposizione al progetto di una torre di oltre 70 metri, incluso un ennesimo centro commerciale, nell’ex campo da calcio del Real San Marco. Che cosa dobbiamo intendere quando sentiamo parlare di “rilevante interesse pubblico”, “degrado”, “riqualificazione”, “restituzione alla cittadinanza”? Pubblichiamo gli interventi di Gian Pietro Francescon, che ha aperto l’assemblea, di Lucio Brunello e di Adriano Beraldo.

Il “beneficio pubblico” e l’interesse privato, il ruolo dell’amministrazione comunale e le proposte alternative dei residenti, di Gian Pietro Francescon

Ragionare attorno a un tema complesso quale lo sviluppo di un’area della città a cui il piano regolatore aveva attribuito destinazione a verde urbano attrezzato, e che ora su iniziativa di un privato s’intende far edificare, favorendo residenza e un’area commerciale, impegna a considerazioni da più punti di vista. Un dato però alla fine li riassume: chiediamoci quale sia il “beneficio pubblico” derivante dall’operazione, dato richiesto dalla legge per render possibile detto cambio di destinazione. 

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Archiviato in:Adriano Beraldo, Gian Pietro Francescon, La città invisibile, Lucio Brunello Contrassegnato con: assemblea pubblica, interventi, Mestre, protesta, torre di viale San Marco, urbanistica, Villaggio San Marco

All’improvviso un bosco di venti piani. Una lettera sbalordita, 22 aprile 2021

22/04/2021

di Lucia Gianolla

La nostra amica Lucia Gianolla – che anni fa ha contribuito al sito con ricordi e oggetti – ci ha scritto subito dopo aver appreso dai giornali del 22 aprile 2021 che la Giunta comunale di Venezia ha approvato la costruzione di una torre di oltre venti piani, lungo viale San Marco, a Mestre. Lo sbalordimento sta nel fatto che finora nessuno ne sapeva niente – nessuna discussione pubblica in merito. Con la richiesta a storiAmestre di seguire la vicenda, dalla storia dell’area – inquinata dai fanghi di Porto Marghera come tutto il Villaggio San Marco –, all’iter amministrativo che ha portato all’annuncio a sorpresa di oggi, all’uso di eufemismi per camuffare la realtà che si ha sotto gli occhi.

Care amiche e amici di storiAmestre,

vi scrivo dopo aver saputo – notizia di oggi 22 aprile 2021 – che la Giunta comunale di Venezia ha approvato la costruzione di una torre di 70 metri lungo il viale San Marco, a Mestre, poco prima della chiesa di San Giuseppe per chi viene da Venezia, su di un’area a cui da anni (come avviene per molte altre nel quartiere) è interdetto l'accesso, perché inquinata. Per chi non lo sapesse, il Villaggio San Marco fu costruito nei primi anni Cinquanta del Novecento, nell'ambito del progetto INA Casa, in una zona acquitrinosa, ai margini della laguna; allora fu “bonificata” utilizzando fanghi provenienti da Porto Marghera. 

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Archiviato in:La città invisibile, Lucia Gianolla Contrassegnato con: Mestre, torre di viale San Marco, urbanistica, Villaggio San Marco

Foto di famiglia con Lambretta (1961-1997)

12/12/2020

di Fabio Brusò

Questa è una foto del marzo 1961. Ritrae la mia famiglia, con mio padre Mario alla guida della nuova Lambretta e mia mamma Emma con me di pochi mesi in braccio.

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Archiviato in:Fabio Brusò, Oggetti Contrassegnato con: generazioni, Mestre, miracolo economico, museo a Mestre, rapporti di genere

La porta del Parco di Mestre. Un video sull’area del rio Cimetto

08/11/2020

di Carlo Cappellari

Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione dal nostro amico, socio, nonché segretario di storiAmestre in carica.

Care amiche e cari amici del sito di storiAmestre,

vi scrivo per segnalarvi il video AREA DEL CIMETTO la preziosa porta del Parco di Mestre, visibile a questo link. È stato realizzato dal nostro socio Giorgio Sarto, da Carla Dalla Costa, dell’associazione I Sette Nani e socia di storiAmestre, e da Renzo Rivis, presidente dell’associazione I Sette Nani. 

Nei mesi scorsi, Giorgio Sarto e Renzo Rivis hanno documento la petizione e tutta la battaglia per la salvaguardia dei meandri del rio Cimetto, che potrebbero diventare – come ribadisce Sarto nel video – la cerniera fra il parco del Marzenego a ponente e l'area dell'ex ospedale Umberto I° a levante.

Il video è una mezz’ora di piacevole immersione in una natura bellissima vicina e poco conosciuta, portati a spasso da Sarto, Dalla Costa e Rivis. Le riprese e il montaggio sono di Roberta Vasselli e Francesco “Chico” Brunello.

Buona visione.

Carlo Cappellari

Archiviato in:Acque alte a Mestre e dintorni, Carlo Cappellari Contrassegnato con: Carla Dalla Costa, Francesco Brunello, Giorgio Sarto, Marzenego, Mestre, Parco fluviale, Renzo Rivis, Rio Cimetto, Roberta Vasselli, video

Con quaderno e macchina fotografica nel cimitero di Mestre. Pagine da una tesi di laurea “a chilometro zero” (2017)

08/11/2020

di Giovanna Bison

Giovanna Bison ci offre alcune pagine e alcune foto tratte dalla sua tesi di laurea, che ha discusso nel 2017, dedicata al cimitero di Mestre. 

1. Qualche anno fa ho discusso una tesi di laurea in Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica. Spesso, chi studia antropologia, studia i popoli, persone tendenzialmente vive. E va lontano, via dalla propria città, via dalla propria nazione. Io invece non mi sono allontanata nemmeno dal mio quartiere: vivo a Carpenedo da otto anni, a dieci minuti dal Cimitero di Mestre, argomento della mia ricerca. Una tesi a chilometro zero.

Nel mio lavoro ho portato anche la mia passione per la fotografia e per luoghi che definisco “di confine” o – sulla scia di Gilles Clément – del “terzo paesaggio”, luoghi abbandonati dove nulla sembra accadere, mentre è potuto accadere in passato e potenzialmente tornerà ad accadere in futuro.

Quanto stiamo vivendo nel 2020 mi ha per forza di cose portato spesso a ripensare alla ricerca che avevo fatto. Con il pretesto della commemorazione dei morti, sono andata a ripescare tra le pagine e le immagini della mia tesi. 

[Leggi di più…] infoCon quaderno e macchina fotografica nel cimitero di Mestre. Pagine da una tesi di laurea “a chilometro zero” (2017)

Archiviato in:Giovanna Bison, La città invisibile Contrassegnato con: camminare, cimitero, descrizione, escursione, fotografare, Mestre

La viabilità Brendole-Gazzera-Castellana e la salvaguardia dell’area di Rio Cimetto. Cronache dell’estate 2020 

12/09/2020

di Renzo Rivis e Giorgio Sarto

Continuiamo a documentare l’impegno per la salvaguardia dell’area dei meandri del Rio Cimetto all’interno del progetto del Parco Fluviale del Marzenego. Mentre fervono lavori (anche a ridosso della tangenziale) e inaugurazioni in fase pre-elettorale, ribadiamo le richieste avanzate con la Petizione firmata da 614 cittadine e cittadini e sostenuta da 21 associazioni, in vista di una viabilità Brendole-Gazzera-Castellana alternativa al progetto attuale, che conservi e valorizzi una preziosa area ambientale.

La vicenda delle attività e delle iniziative per la salvaguardia della preziosa area che comprende i meandri del Rio Cimetto, che abbiamo presentato su questo sito in marzo e in giugno, ha avuto un nuovo passaggio l’8 luglio 2020, con la riunione tra alcuni dei promotori e firmatari della Petizione per la realizzazione del Parco del Marzenego e l’Amministrazione Comunale, nella persona dell’Assessore Renato Boraso. Come è avvenuto per le cronache e resoconti precedenti, riportiamo qui i contenuti della riunione per la trasparenza e pubblicità che caratterizza tutta la iniziativa dal basso per il Parco Fluviale del Marzenego.

Meandri Rio Cimetto, anno 2007

Meandri Rio Cimetto, anno 2020

[Leggi di più…] infoLa viabilità Brendole-Gazzera-Castellana e la salvaguardia dell’area di Rio Cimetto. Cronache dell’estate 2020 

Archiviato in:Giorgio Sarto, La città invisibile, Renzo Rivis Contrassegnato con: cronaca, Marzenego, Mestre, Parco fluviale, petizione, Rio Cimetto

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