di Fabio Brusò
Questa è una foto del marzo 1961. Ritrae la mia famiglia, con mio padre Mario alla guida della nuova Lambretta e mia mamma Emma con me di pochi mesi in braccio.
[Leggi di più…] infoFoto di famiglia con Lambretta (1961-1997)
di Fabio Brusò
Questa è una foto del marzo 1961. Ritrae la mia famiglia, con mio padre Mario alla guida della nuova Lambretta e mia mamma Emma con me di pochi mesi in braccio.
[Leggi di più…] infoFoto di famiglia con Lambretta (1961-1997)
di Carlo Cappellari
Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione dal nostro amico, socio, nonché segretario di storiAmestre in carica per il biennio .
Care amiche e cari amici del sito di storiAmestre,
vi scrivo per segnalarvi il video AREA DEL CIMETTO la preziosa porta del Parco di Mestre, visibile a questo link. È stato realizzato dal nostro socio Giorgio Sarto, da Carla Dalla Costa, dell’associazione I Sette Nani e socia di storiAmestre, e da Renzo Rivis, presidente dell’associazione I Sette Nani.
Nei mesi scorsi, Giorgio Sarto e Renzo Rivis hanno documento la petizione e tutta la battaglia per la salvaguardia dei meandri del rio Cimetto, che potrebbero diventare – come ribadisce Sarto nel video – la cerniera fra il parco del Marzenego a ponente e l'area dell'ex ospedale Umberto I° a levante.
Il video è una mezz’ora di piacevole immersione in una natura bellissima vicina e poco conosciuta, portati a spasso da Sarto, Dalla Costa e Rivis. Le riprese e il montaggio sono di Roberta Vasselli e Francesco “Chico” Brunello.
Buona visione.
Carlo Cappellari
di Giovanna Bison
Giovanna Bison ci offre alcune pagine e alcune foto tratte dalla sua tesi di laurea, che ha discusso nel 2017, dedicata al cimitero di Mestre.
1. Qualche anno fa ho discusso una tesi di laurea in Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica. Spesso, chi studia antropologia, studia i popoli, persone tendenzialmente vive. E va lontano, via dalla propria città, via dalla propria nazione. Io invece non mi sono allontanata nemmeno dal mio quartiere: vivo a Carpenedo da otto anni, a dieci minuti dal Cimitero di Mestre, argomento della mia ricerca. Una tesi a chilometro zero.
Nel mio lavoro ho portato anche la mia passione per la fotografia e per luoghi che definisco “di confine” o – sulla scia di Gilles Clément – del “terzo paesaggio”, luoghi abbandonati dove nulla sembra accadere, mentre è potuto accadere in passato e potenzialmente tornerà ad accadere in futuro.
Quanto stiamo vivendo nel 2020 mi ha per forza di cose portato spesso a ripensare alla ricerca che avevo fatto. Con il pretesto della commemorazione dei morti, sono andata a ripescare tra le pagine e le immagini della mia tesi.
di Renzo Rivis e Giorgio Sarto
Continuiamo a documentare l’impegno per la salvaguardia dell’area dei meandri del Rio Cimetto all’interno del progetto del Parco Fluviale del Marzenego. Mentre fervono lavori (anche a ridosso della tangenziale) e inaugurazioni in fase pre-elettorale, ribadiamo le richieste avanzate con la Petizione firmata da 614 cittadine e cittadini e sostenuta da 21 associazioni, in vista di una viabilità Brendole-Gazzera-Castellana alternativa al progetto attuale, che conservi e valorizzi una preziosa area ambientale.
La vicenda delle attività e delle iniziative per la salvaguardia della preziosa area che comprende i meandri del Rio Cimetto, che abbiamo presentato su questo sito in marzo e in giugno, ha avuto un nuovo passaggio l’8 luglio 2020, con la riunione tra alcuni dei promotori e firmatari della Petizione per la realizzazione del Parco del Marzenego e l’Amministrazione Comunale, nella persona dell’Assessore Renato Boraso. Come è avvenuto per le cronache e resoconti precedenti, riportiamo qui i contenuti della riunione per la trasparenza e pubblicità che caratterizza tutta la iniziativa dal basso per il Parco Fluviale del Marzenego.
Meandri Rio Cimetto, anno 2007
Meandri Rio Cimetto, anno 2020
di Carlo Cappellari, Renzo Rivis, Giorgio Sarto
Ritorniamo sulle vicende della petizione perché il Parco fluviale del Marzenego sia varato con una viabilità alternativa a quella prevista al momento, evitando di alterare proprio il paesaggio creato dai meandri del rio Cimetto che si vuole salvaguardare. Promossa da quindici associazioni (tra cui storiAmestre) e firmata da 614 cittadini e cittadine, la petizione ha nel frattempo guadagnato altre adesioni: il coordinamento coinvolge ore 21 associazioni. Il 3 giugno, i promotori della petizione hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa le osservazioni alla variante urbanistica che hanno depositato in Comune.
Dopo la delibera n. 18 del 5 marzo 2020 sulla realizzazione di un Parco fluviale del Marzenego, di cui abbiamo già riferito, l’attività del comitato che ha presentato la Petizione al Consiglio comunale per attuare il Parco e la proposta di viabilità alternativa nell’area dei meandri del Rio Cimetto non si è fermata.
Da un lato è continuata con l’incontro tecnico con l’assessore Boraso di cui pure abbiamo dato conto a fine marzo; dall’altro si è ottenuto che la Soprintendenza, dopo la nostra segnalazione e dopo avere effettuato un sopralluogo, inviasse una lettera al Comune (si può leggere cliccando qui) per indicare di “allontanare la nuova strada dai meandri e dall'area del Rio Cimetto”; in terzo luogo si è lavorato per l’estensione delle realtà associative coinvolgendone altre sei e arrivando, quindi, a un coordinamento di 21 associazioni.
[Leggi di più…] infoLa Petizione per il Parco fluviale. Secondo aggiornamento
di Claudio Pasqual
Quinto appuntamento con le cose viste in città, mentre si stava passando dalla fase 1 alla fase 2 (o, a seconda dei luoghi e dei punti di vista, mentre in Veneto si passava alla 1.1 in attesa della “vera” 2, o forse 2.1) delle misure di contenimento dell’epidemia.
Oggi è lunedì 27 aprile, la fase due si avvicina. Noto più auto del solito nel parcheggio dell’ex Umberto I, e più gente in giro per strada.
*
Dialoghi tra cielo e terra. Dopo tanti arcobaleni di carta appesi su portoni, balconi e terrazzi, per dirci che “andrà tutto bene”, un arcobaleno vero, spuntato dopo un breve acquazzone il pomeriggio del 29 aprile. Mai visto così bello, nitido, luminoso, e durare così a lungo. Sceso in strada, l’ho fotografato e ho visto anche altri farlo. Più tardi in whatsapp qualcuno mi ha inoltrato una serie di bellissimi scatti del cielo sopra Venezia. Da un ragazzo, mi è capitato di sentire per via, detto a un amico, un discorso del tipo: “ti sembrerà strano, ma non riesco a staccare gli occhi da una simile meraviglia!”.
[Leggi di più…] infoIn città. Nei giorni della quarantena. 5
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