a cura della redazione del sito di storiAmestre
Per i consueti auguri di buon Primo Maggio quest’anno presentiamo alcuni brani di interviste a ex lavoratori che, tra gli anni Cinquanta e Novanta, ogni giorno raggiungevano Porto Marghera in treno, quando non in bicicletta, da Meolo, uno dei paesi di reclutamento operaio. Riprendiamo proprio il tema del viaggio quotidiano di andata e ritorno, che emerge in tutte le interviste come una questione cruciale e un peso insopportabile per chi l’ha vissuto, persino peggiore del lavoro e dell’ambiente malsano in cui lavorava. A conferma del fatto che non basta guardare alle ore di fabbrica per capire com’era (e com’è) la giornata di un operaio e della sua famiglia.
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