di Federico Boldini
Come promesso, il nostro corrispondente da Parigi ci invia una cronaca e altre osservazioni sulla manifestazione del 26 maggio e sugli ultimi del mese di contestazioni. Anche le foto di questo articolo sono di Federico Boldini che, concluso il suo stage presso il Musée de l’Histoire Vivante di Montreuil, resterà ancora qualche tempo a Parigi per un tirocinio presso la redazione dell’Humanité, lo storico quotidiano del Partito comunista francese.
I preparativi
La manifestazione del 26 maggio era stata annunciata come “pot-au-feu réchauffé” dopo il corteo del 5 maggio (“minestrone riscaldato”, lasciando intendere la convergenza dei diversi gruppi militanti per una seconda volta), ma poi è stata ribattezzata “marée populaire” (la marea popolare). Ferma restando l’idea di far convergere i vari movimenti sociali che si sono mobilitati negli ultimi mesi, questo evento è stato organizzato in contemporanea in molte città francesi, al contrario di quello che l’ha preceduto, che ha avuto luogo unicamente a Parigi.
[Leggi di più…] info“La marée populaire”. Altre osservazioni da Parigi, maggio 2018