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genere di discorso

“Il mutuo si paga da solo”. La fine del sogno veneto in un’osteria del Nordest

03/01/2016

di Plinio Vecchiato

La crisi bancaria e le reazioni dei risparmiatori viste e ascoltate da un’osteria del Nord Est. Con un suggerimento sempre buono di Luciano Bianciardi.

La settimana scorsa nella filiale di Veneto Banca qua dietro è entrato uno che voleva farsi dare indietro i soldi che gli avevano fatto mettere in azioni. Il direttore gli ha detto che non poteva perché, così Milvana Citter sul Corriere del Veneto, «la procedura burocratica è lunga e al momento non esiste un fondo ad hoc», cioè, se ho capito giusto, ci vuole tempo e, soprattutto, i soldi non ci sono più. «Allora lui si è messo ad urlare, a minacciarlo, ad avvicinarsi scontrosamente fino ad andare in escandescenze e a rompere una porta. Poi ha messo le mani nella cassa e ha preso del denaro», ha strattonato una cassiera, e lei e una sua collega impaurita hanno avuto un malore. Hanno chiamato il Suem per le cassiere col malore, e i carabinieri per quello che rivoleva i soldi, che prima di uscire dall’istituto di credito è riuscito a «ghermire del denaro».

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Cinque pezzi facili. Dai giornali dell’8 gennaio 2015

19/01/2015

di Michele Nani

Michele Nani ha risposto al nostro invito di intervenire su quanto accaduto a Parigi, proponendoci una breve raccolta di discorsi che si potevano leggere sui giornali dell’8 gennaio 2015.

Il vecchio Hegel riteneva la lettura dei giornali una “realistica benedizione mattutina”. Devo confessare che sempre più spesso mi sottraggo a quel rito: per mancanza di tempo, mi ripeto, giustificandomi; ma senz’altro la mia renitenza deriva dal ricorrente fastidio dinanzi ai luoghi comuni, alla pubblicità, alle strategie mediatiche. Sarà che studiare la storia porta a sprofondare nelle lunghe continuità, sarà che il “sempre-nuovo” rimanda al “sempre-uguale”, ma anche senza scomodare Braudel e Benjamin ci si stanca presto quando ogni evento viene descritto come esemplare o straordinario, dovendo incarnare lo spirito dei tempi o svolte epocali: a quel punto i giornali non servono più a “sapere come regolarsi”, come voleva Hegel. Forse anche per questo, sui recenti fatti parigini, alla Karl Kraus, “non mi viene in mente niente”. Avendo solo pensieri confusi e banali in testa, ho provato a vedere se si tratta di una condizione diffusa e ho sondato la risposta immediata alle stragi parigine delle prime pagine di alcuni fra i più venduti giornali italiani. 

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Radiorana. Calcando sulla a

14/05/2010

di Gigio Brunello

Gigio Brunello, burattinaio, attore e autore di testi teatrali, ha festeggiato il primo maggio 2010 regalando agli amici una sua interpretazione di conversazioni radiofoniche: «Radiorana. In principio era il Logo». Ne presentiamo alcuni brani, preceduti da una nota di Brunello, sperando di poter mettere presto a disposizione un file audio.

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“Baluba”, “magna crauti” e “impiantini”. Come si vende cosa a chi nel reparto audio-video di un centro commerciale del Nord Est

25/09/2007

di Alessandro Fantin

Un commesso del reparto audio-video di un centro commerciale del Nord Est racconta tecniche di esposizione e vendita della merce: i prodotti disponibili sono organizzati per diversi tipi di consumatori, l’offerta prevale sulla richiesta, i commessi adattano la loro retorica secondo la tipologia del cliente. Il venditore “efficace” deve riconoscere a occhio e a orecchio tipi umani, origini socioculturali e provenienza geografica.

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