• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
storiAmestre

storiAmestre

storia e documentazione del tempo presente

  • Chi siamo
    • Informativa sulla privacy e l’utilizzo dei cookie
  • Rubriche
    • La città invisibile
    • Letture
    • Oggetti
    • Centro documentazione città contemporanea
    • Agenda
  • Quaderni
  • Autori e Autrici
  • Altrochemestre

femminismo

Apologia del padre. Un incontro a Marghera

14/03/2018

di sAm

Il Laboratorio Libertario e storiAmestre invitano alla presentazione del libro di Luisa Accati

Apologia del padre. Per una riabilitazione del personaggio reale (Meltemi, Milano 2017)

Appuntamento sabato 17 marzo, alle 17.30, presso l’Ateneo degli Imperfetti (via Bottenigo 209, Marghera): la discussione sarà aperta da Piero Brunello (storiAmestre), sarà presente Luisa Accati.

Per leggere alcune pagine e una presentazione del libro di Luisa Accati, cliccare qui.

Per scaricare la locandina con tutte le informazioni, cliccare qui.

 

Archiviato in:Agenda, sAm Contrassegnato con: antropologia, femminismo, Luisa Accati, Piero Brunello, storiografia

Dai bagni e dai salari alla pace e al disarmo. Autobiografie di donne proletarie

07/03/2018

di Virginia Woolf

Nel 1931 la Lega cooperativa delle donne (Co-operative Women’s Guild), fondata a Londra nel 1883, pubblicò alcune autobiografie di donne proletarie inglesi. Era un progetto che risaliva a molti anni prima, a lungo rimandato per molte ragioni, compresa la prima guerra mondiale.

Invitata a scrivere una Prefazione alla raccolta, Virginia Woolf lo fece, vincendo una certa riluttanza, sotto forma di una lettera a Margaret Llewelyn Davies, segretaria della Lega. Vi rievocava un congresso della Lega del 1913, a cui aveva assistito, e una discussione avvenuta qualche mese dopo presso l’ufficio centrale dell’organizzazione, dove per la prima volta aveva potuto vedere le lettere che alcune donne avevano indirizzato alla Lega, raccontando le proprie vite. In quei testi trovò “qualcosa della minuziosità e della chiarezza di una descrizione di Defoe”.

Dopo aver affrontato il tema dei rapporti tra donne borghesi e proletarie, Virginia Woolf osservava che quelle autobiografie, scritte “in cucina, nei ritagli di tempo libero, in mezzo a ogni sorta di distrazioni e ostacoli” rappresentavano un documento della “stupefacente vitalità dello spirito umano”, di quella “innata energia che nessuna sequela di parti e di bucati era riuscita a spegnere”.

Lettera introduttiva a Margaret Llewelyn Davies

Quando mi chiese una prefazione per una raccolta da lei curata di lettere di donne proletarie, le risposi che avrei preferito annegare piuttosto che scrivere una prefazione a qualsiasi libro del genere. Il mio ragionamento – e credo si tratti di un ragionamento corretto – era che i libri debbono reggersi sulle proprie gambe: se hanno bisogno di essere puntellati da una prefazione di qua e da introduzione di là, non hanno diritto di esistere più di un tavolino che non stia dritto se non gli si infila un pezzo di carta sotto una gamba. Ma lei mi lasciò quelle lettere e sfogliandole mi accorsi che in questo caso il mio ragionamento non funzionava: questo libro non è un libro. Voltando le pagine, cominciai a chiedermi: che cos’è allora questo libro, se non è un libro? Quali qualità possiede? Quali idee fa venire in mente? Quali antichi ragionamenti e ricordi suscita in me? E poiché tutto ciò non aveva nulla a che fare con una introduzione e una prefazione, bensì mi riportava alla memoria lei e talune immagini del passato, ho allungato la mano per prendere un foglio di carta e ho scritto questa lettera, che è diretta non al pubblico, ma a lei.

[Leggi di più…] infoDai bagni e dai salari alla pace e al disarmo. Autobiografie di donne proletarie

Archiviato in:Virginia Woolf Contrassegnato con: 8 marzo, autobiografia, condizione femminile, femminismo, Gran Bretagna

Diritti politici e diritti civili. Una discussione sul voto alle donne nel 1848 a Padova e a Parigi

07/03/2016

a cura di Piero Brunello e Filippo Benfante

Il 27 maggio 1848, nel settimanale padovano Il Caffé Pedrocchi. Foglio politico letterario, uscì un Dialogo fra un cittadino ed una cittadina che qui riproponiamo con una nota di Piero Brunello. L’autore del dialogo era un uomo, Cesare Magarotto, che si firmava con la sigla C.M. e che naturalmente parlava anche a nome della donna. Il tema della discussione era l’estensione del diritto di voto alle donne. Magarotto aveva sei sorelle. Un mese prima, anche a Parigi si discuteva di che cosa doveva significare “universale” quando si parlava di diritti e di suffragio. Tra le stesse donne, come ricorda una nota di Filippo Benfante, le opinioni divergevano.

[Leggi di più…] infoDiritti politici e diritti civili. Una discussione sul voto alle donne nel 1848 a Padova e a Parigi

Archiviato in:Filippo Benfante, La città invisibile, Letture, Piero Brunello Contrassegnato con: 1848, 8 marzo, Cesare Magarotto, Désirée Gay, documenti, Eugénie Noboyet, femminismo, George Sand, Jeanne Deroin, Michèle Riot-Sarcey, Padova, pagine scelte, Parigi, storia delle donne, storiografia, suffragio, Venezia

Il femminismo pacifista e la Prima guerra mondiale

12/05/2015

di Giannarosa Vivian

Pubblichiamo il testo dell’intervento che Giannarosa Vivian ha tenuto all’incontro pubblico Mai in nome della guerra, organizzato dall’associazione culturale “I Sette Nani” in collaborazione con la Municipalità di Chirignago Zelarino il 15 marzo 2015. Segnaliamo che il testo del discorso di Jane Addams, alla presidenza del Congresso Internazionale delle Donne per la Pace del 1915, sarà pubblicato nelle “pagine di storiAmestre” del prossimo Quaderno dell’associazione, in uscita a fine maggio: seguiranno presto ulteriori informazioni.

Il Congresso dell’Aja

Dal 28 aprile al 1 maggio 1915 si svolse all’Aja il Congresso Internazionale delle Donne per la Pace. L’Europa era in guerra da poco meno di un anno, e di lì a un mese sarebbe entrata in guerra anche l’Italia. Il Congresso, organizzato da donne provenienti tanto da Paesi belligeranti quanto da Paesi neutrali, rappresenta un momento importante della storia del femminismo pacifista – e del pacifismo in generale –, perché fu il primo a essere organizzato a livello internazionale con la guerra in corso, e dopo che i partiti socialisti – tranne quello italiano – si erano schierati a fianco dei rispettivi governi. Benché fosse un momento di angoscia, e per molte delle donne presenti di profondo dolore personale, l’incontro portò un segnale di speranza in un futuro in cui le guerre sarebbero state messe al bando: espresse la convinzione che la barbarie poteva essere contrastata dall’impegno di donne e uomini di pace, e ribadì la fiducia che alla fine la violenza e l’ingiustizia non l’avrebbero avuta vinta sull’umanità e sulla civiltà. 

[Leggi di più…] infoIl femminismo pacifista e la Prima guerra mondiale

Archiviato in:Giannarosa Vivian, La città invisibile Contrassegnato con: donne, femminismo, pacifismo, prima guerra mondiale

Mai in nome della guerra. Domenica 15 marzo 2015

12/03/2015

di sAm

L’associazione storiAmestre partecipa all’incontro pubblico Mai in nome della guerra, organizzato dall’associazione culturale “I Sette Nani” in collaborazione con la Municipalità di Chirignago Zelarino. Interverrà Giannarosa Vivian, nostra socia, nonché ex presidente e componente del direttivo in carica, con la relazione Il femminismo pacifista e la prima guerra mondiale.

L’appuntamento è per domenica 15 marzo presso l’auditorium Lippiello, alla Cipressina, a partire dalle ore 16.

Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito del Comune di Venezia.

Per scaricare la locandina con il programma completo, cliccare qui.

Archiviato in:Agenda Contrassegnato con: femminismo, guerra, pacifismo, prima guerra mondiale

Avvisi per i posteri. Dalla Prima guerra mondiale. 5

02/06/2014

di Marco Toscano

Quinto appuntamento con le letture del nostro amico Marco Toscano intorno alla prima guerra mondiale, e alla guerra in generale.

Cari di storiAmestre,

questa volta è da un piccolo opuscolo di 14 pagine dal titolo Women ad War; il frontespizio non riporta la data (il 1915), ma indica il prezzo, di un penny, segno che era destinato a una grande diffusione. L’editore, The Union of Democratic Control, era un’associazione inglese, finanziata in larga misura da ambienti quaccheri, che durante la guerra si mobilitò in difesa delle libertà civili all’interno e per domandare la fine del conflitto mediante negoziati. Tra i nomi più noti, Bertrand Russel e Leonard Woolf. Ora l’opuscolo è consultabile online e, sempre online, si trova una traduzione italiana, da cui citerò.

[Leggi di più…] infoAvvisi per i posteri. Dalla Prima guerra mondiale. 5

Archiviato in:Helena M. Swanwick, Letture, Marco Toscano Contrassegnato con: antimilitarismo, Avvisi per i posteri, femminismo, guerra, prima guerra mondiale

Barra laterale primaria

Per informazioni e per ricevere la newsletter scrivi a:

info@storiamestre.it

Cerca nel sito

Archivio

Ultimi commenti

  • Valentina Bertin su Giuseppe Bedin (1901-1939), un bandito tra Robin Hood e Dillinger
  • Patrizia su Breve storia della ditta Paolo Morassutti, affossata da manovre finanziarie. Una lettura
  • Fabio Bortoluzzi su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda
  • Agnese su «È possibile fare volontariato per accogliere i migranti?». Una settimana di luglio a Lampedusa
  • Valeria su “Per fortuna è durata poco”. Due settimane in un istituto professionale del trevigiano
  • Fabrizio su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda

Copyright storiAmestre © 2023

Il sito storiAmestre utilizza cookie tecnici ed analytics. Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra in linea con la nuova GDPR.Accetto Ulteriori informazioni
Aggiornamento privacy e cookie (GDPR)

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA