di Ettore Damini
Ettore Damini (1927-2000) nacque a Cavaso del Tomba (Tv) da “una famiglia agiata di media borghesia industriale”, come scrisse nelle sue memorie. Il padre produceva burro che vendeva in tutta Italia. La madre, maestra, veniva dall’Egitto, ma era nata in una famiglia originaria anch’essa di Cavaso. L’attività paterna fallì nel 1933. Dopo aver frequentato i primi anni di scuola in vari paesi della provincia di Padova, nell’ottobre 1940 Damini andò ad abitare presso lo zio Mario che lavorava alla società Cellina e viveva a pensione in una camera ammobiliata in via Gaspare Gozzi a Mestre. Lo zio lo iscrisse al ginnasio-liceo Franchetti, allora ancora circondato da campi. A quattordici anni fu richiamato dalla Questura per aver diffuso volantini contro la guerra. Dopo l’otto settembre decise di raggiungere gli Alleati al sud e si mise in viaggio con una carta geografica dell’Italia centro meridionale e poche lire in tasca. Aveva sedici anni.