di Claudio Pasqual
Terzo appuntamento con le cose viste e sentite a Mestre e dintorni dal nostro amico e socio Claudio Pasqual: cantieri che procedono, edifici abbandonati, cassonetti e sopravvivenza, luoghi di ritrovo, uso di spazi pubblici e usanze di gruppo, curriculum sui muri e davanti alle scuole, festival della politica e fiera della decrescita, visite ufficiali, pompe funebri rosso fiammante, chiese e oratori chiusi ad agosto,
19 luglio 2012
Mentre torno dal bancomat vedo un ragazzo nero, un tipo ben piantato, con un accenno di pinguedine, scarpe da tennis scure, pantaloncini rossi e t-shirt gialla, fermare la bicicletta vicino a un cassonetto. Lo apre, ci guarda dentro infilandoci la testa. Mi incuriosisco e mi fermo a osservarlo da dentro la macchina. Gira attorno al cassonetto e ne rispunta con un ramo d’albero in mano. Lo sfronda, lo accorcia, risolleva il coperchio e lo usa per tirar fuori una borsa, di quelle rettangolari di plastica robusta con manici lunghi, a righe verticali multicolori. Ci fruga dentro, ne tira fuori vari oggetti che non distinguo per via della distanza, poi li dispone in ordine sull’asfalto. Qualcosa scarta, qualcosa prende, poi se ne va.