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In città. Settembre-novembre 2014

17/12/2014

di Claudio Pasqual

Dalle ultime settimane d’estate all’autunno. Anche Mestre fa il cambio di stagione. La natura selvatica in città. Festival ed eventi in centro: pubblico di età media elevata, lo sguardo e i ricordi di Sergio Staino. Città motorizzate in cui si riesce a camminare, e città pedonali in cui non è più possibile farlo. Scritte e disegni. Un compleanno di bimbi al parco. Libri da salvare. Perché un cacerolazo alla Cipressina?

1 settembre 2014

Mestre in estate, anche in un’estate come questa, piovosa e freddina, sonnecchia, immersa in un letargico torpore. Non che nel presente momento di regressione e stanchezza la città mostri nel resto dell’anno particolare vivacità; ma insomma, come sempre in questa stagione rallenta il ritmo, svuota le vie, dirada le frequenze. Si trovano, è vero, isole dove pulsa un po’di vita, Forte Marghera o San Giuliano con i loro locali e spettacoli, e i centri commerciali della cintura, dove oziosi e famiglie si rinchiudono in cerca soprattutto del fresco dell’aria condizionata; i due mercati settimanali aggrumano per qualche ora in centro una folla di compratori; ma sono soltanto brevi accensioni, o nicchie da cui non promana energia. 

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Questa non è una panchina. Una passeggiata a Padova, quartiere Sacra famiglia

17/11/2014

di Enrico Zanette

Osservazioni fatte a Padova, nel corso di una passeggiata.

Cammino lentamente lungo il marciapiede. Parallelepipedi con facce bianche e grigie e infissi colorati di verde, giallo o rosso compongono il paesaggio. Pare di stare in uno qualunque di quei quartieri residenziali anni Settanta, asettici e uniformi: Italia o banlieue parigina.

M’infilo in portico moderno lastricato in porfido a spacco di cava, quello con le fughe grigie, rigate a mano.

Sulla destra, la vetrina di un supermercato ricoperta con una pellicola adesiva fa da sfondo al logo e alla scritta arancione “QUALITÀ AL MIGLIOR PREZZO!”. Le colonne squadrate aprono su un piccolo parcheggio semivuoto; in fondo, la vetrina di una farmacia illumina il selciato irregolare. 

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In città. Mestre, giugno-agosto 2014

09/09/2014

di Claudio Pasqual

L’estate in città. La crisi politica del Comune è uno scambio di battute con l’edicolante. Negozi chiusi, che stanno chiudendo, che non sono sicuri di riaprire dopo le ferie. Cantieri che non chiudono o riconvertiti a parcheggi. Spazi abbandonati in pieno centro. Manifestini affissi sui muri e sulle porte: proteste e richieste avanzate da singoli o da gruppi. Biblioteche e uno spazio per scambiarsi i libri (con gestione affidata a una cooperativa). Quale skyline e quali landmarks per la Mestre degli anni Duemila?

3 giugno 2014

Passo da piazzale Candiani e scopro che il caffè Romeo ha chiuso e stanno sbaraccando. È durato sei mesi, era stato aperto a dicembre in contemporanea con il multisala Img e sbandierato come simbolo del rilancio del piazzale. Concezione moderna, vetrate per pareti, stavi dentro ma eri fuori; vendita di prodotti Eataly. Però era sempre semideserto, metteva un po’ tristezza e non veniva voglia di entrarci. Intanto il ristorante “di prossima apertura” accanto al vecchio ingresso al centro culturale, nei locali di un precedente esercizio chiuso per fallimento, non ha mai aperto. [Leggi di più…] infoIn città. Mestre, giugno-agosto 2014

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In città. Mestre, febbraio-maggio 2014

11/06/2014

di Claudio Pasqual

Note tra inverno e primavera: ospedali, navi e cantieri; gesti e abitudini da imparare; cambia la topografia dei negozi, delle sedi delle associazioni, dei quartieri; murales, inaspettate decorazioni urbane e scritte fasciste; ambulanti “occasionali”; vita di vicinato e vite ai margini.

10 febbraio 2014

L’ospedale dell’Angelo visto dall’auto in corsa lungo la strada che passa sul retro, dalla parte di Zelarino, in un crepuscolo grigio di pioggia battente. Cosa mi ricorda il profilo trapezoidale dell’edificio, le file di finestre con le luci accese dei vari piani, le forme rese liquide e cangianti dal velo d’acqua che scende lungo il finestrino? Ecco, la grande nave da crociera, con il corpo centrale a più ordini sovrapposti di cabine, gli oblò illuminati, vista tempo fa, ormai quasi terminata, una sera alla Fincantieri. Ma questo è bastimento saldamente piantato al suolo, in una landa verde al margine tra la campagna e la città; e carico non di vacanzieri ma di ammalati, concentrato di sofferenza e non di spensieratezza festaiola. Dicono che sia un buon ospedale, l’impiegato del centro prenotazioni mi spiegava che i tempi di attesa per un esame o una visita sono molto lunghi, di mesi e mesi, perché qui prenotano e vengono da ogni parte d’Italia, anche dal Sud.

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In città. Mestre, novembre 2013-gennaio 2014

11/02/2014

di Claudio Pasqual

Note tra autunno e inverno: uomini e donne che chiedono la carità, dormono nei parchi e sotto i ponti, alcuni non si vedono più (brutto segno); scritte sui muri e capannelli di giovani; negozi che chiudono, ristoranti che aprono; anche a Mestre “modernità” e “forconi”.

7 novembre 2013

Via Gozzi, ore otto e un quarto. Mi avvicina un giovane, un bastardino al guinzaglio. Mi chiede un euro, “sa, è per un caffe, sono disoccupato”.

11 novembre 2013

Alle otto e mezza una piccola folla staziona davanti all’hotel Venezia in via del Teatro Vecchio: Non hanno bagagli, ci sono neri e bianchi, dall’aspetto e dall’atteggiamento non sembrerebbero ospiti dell’albergo. Forse sono là per un’assunzione di personale. 

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In città. Mestre, ottobre-novembre 2013 (con un antefatto)

03/12/2013

di Claudio Pasqual

Le stagioni in città: l’autunno, con animali domestici e animali “urbanizzati”. Gatti in casa e “gatti neri” a teatro. Iniziative politiche, verso un nuovo referendum per la separazione di Venezia e Mestre? Modi di chiedere la carità. Scritte e manifestini sui muri. Solidarietà ai carcerati. Ma si comincia con un salto all'indietro: all'estate scorsa.

Estate 2013, a mo’ di antefatto

Quest’estate, mi ero segnato che il 30 luglio è stata presentata al pubblico una nuova associazione, l’Associazione culturale “Città di Mestre”, presieduta da un avvocato mestrino. In settembre ho trovato in distribuzione un loro volantino che pubblicizzava un’iniziativa per il 27 settembre, “Mestre mia alla scoperta della città di ieri”, con proiezione di un filmato storico in municipio, stand gastronomici con “piatti della tradizione”, “proiezione architetturale foto storiche”, “costumi d’epoca”, “atmosfere poetiche” e “accompagnamento musicale” in piazzetta Coin. Quel giorno sono passato davanti al municipio e ho notato alcuni figuranti in abbigliamento di fine Ottocento. Il pieghevole ricordava anche gli scopi dell’associazione: “cercare un nuovo spirito cittadino, traendo ispirazione dall’antica Communitas Mestrensis. Perché Mestre ha bisogno di ritrovare la sua anima e il suo spirito di comunità andato perduto nel tempo con il ruolo secondario vissuto da Mestre”. Vi compaiono anche foto della città d’inizio Novecento e la nota citazione da La cameriera brillante di Carlo Goldoni (“Mestre xè deventà una Versaglies in piccolo…”). 

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