di Maria Giovanna Lazzarin
Spostamenti in città che diventano esplorazioni: dopo le note a piedi di Claudio Pasqual, ecco Maria Giovanna Lazzarin che osserva pedalando. Le difficoltà di un ciclista a Mestre, l’assurdo tracciato delle piste ciclabili, l’ostacolo del tram. Graffiti, usi imprevisti di spazi urbani, nuovi abitanti, parchi e boschi cittadini, ricordi di campagna in città. Ritrovare il quartiere in cui si è abitato per anni: cose rimaste e cose che sono cambiate. La prima immagine che illustra l’articolo è tratta dal blog “Capasoblog”, le altre due foto sono dell’autrice.
Lunedì 1 ottobre 2012, ore 10
Le piste ciclabili mestrine sono come un grande domino: inizi una pista in via Cappuccina e a un certo punto la pista sparisce… anzi no, non sparisce, se ti guardi intorno scopri che prosegue ad angolo retto in via Fusinato per posizionarsi nella parallela via Dante. E se uno deve andare alle scuole di via Cappuccina, che stanno più avanti? Deve imboccare dopo un po’ la via Cavallotti che si pone di traverso tra via Dante e via Cappuccina e tornare indietro. Le deviazioni mi hanno sempre irritato, così proseguo più lentamente sul marciapiede di via Cappuccina attirandomi le ire dei passanti. [Leggi di più…] infoAndare per Mestre in bicicletta