di sAm
Proseguendo la discussione in corso dal 22 agosto scorso, riportiamo in evidenza una proposta sul museo del Novecento a Mestre e di Mestre che sAm pubblicò nel 1996 sul numero 4 della rivista “Altrochemestre. Documentazione e storia del tempo presente”. Al di là del suo contenuto specifico, ci sembra vadano sottolineate le idee di “museo diffuso”, di “città museo di se stessa”, e di rapporto tra museo e abitanti, idee che hanno continuato a orientare i progetti di sAm anche in seguito. Si tratta di una proposta di museo e allo stesso tempo di una proposta di città: una città dove tutti i luoghi sono centri e i cittadini – sia singoli sia riuniti in associazioni – partecipano non come semplici consumatori di svaghi organizzati dalle istituzioni, private o pubbliche. È una proposta che riflette: sui meccanismi delle decisioni – partecipazione contrapposta a centralizzazione; sull’urbanistica e sull’uso della città – nuove costruzioni o riuso, riempimento o alleggerimento del tessuto urbano, interventi “pesanti” o “leggeri”, impatto dei cantieri; sulla definizione di centro/centri e periferia/periferie. In altre parole, è una proposta avvertita anche sull’esito e l’utilità di ciò che oggi si usa chiamare “grandi opere” e “grandi investimenti”.