di Mirella Vedovetto
Scatola in latta per caramelle, poi usata da mia mamma per contenere strumenti per il cucito. Prima mia mamma ne aveva un’altra tonda, sempre di latta, di colore verde con un disegno di fiori sul coperchio, che in origine doveva essere stata una scatola di biscotti. Un giorno decise di trasferire il contenuto da quella prima scatola a questa (occupava meno spazio, era più nuova).
La prima scatola doveva risalire agli anni Settanta e ha girato per casa per tanti anni, non so dire di preciso quando sia stata sostituita con questa, ma più o meno a fine anni Novanta. All'interno si possono trovare fili di vari colori, girati intorno alle spolette fatte per essere utilizzate anche con la macchina da cucire, aghi di diverse misure, spilli, ditali, filo da imbastire, forbici (anche queste cambiate negli anni), gessetto e tutto ciò che serve per rammendare o per fare veri e propri lavori di cucito.
Ho conservato questa scatola perché era parte della quotidianità di mia mamma. Era sempre presente in cucina, girava da un ripiano all'altro (dalla macchina da cucire, alla credenza, al tavolo). Era sempre pronta all'uso, sia per riparare un buco sui calzini o attaccare un bottone, sia per disegnare, imbastire e tagliare abiti femminili (camicie, pantaloni, giacche). Mia mamma aveva lavorato, da ragazza, in casa da una sarta ma a quel tempo si occupava solo di lavori minori – e noiosi a suo dire. Quando smise, dopo essersi sposata e aver avuto la prima figlia, imparò a fare vestiti per le mie sorelle e per me (da quando eravamo bambine fino a quando ci è riuscita; ho ancora un cappotto non finito, solo imbastito). Non ha mai voluto dedicarsi a lavori per altre persone perché riteneva di non essere abbastanza brava e perfetta nel confezionamento. Le ho chiesto di insegnare anche a me a cucire, ma mi diceva che si impara guardando e provando. So cucire bottoni e rammendare qualcosa, ma non lo faccio, infatti questa scatola la conservo nel cassetto del comodino in camera e negli ultimi anni, da quando l'ho portata con me da casa di mia mamma, non l'ho mai utilizzata.