di Reinhold Mueller
Il nostro amico Reinhold Mueller ha pensato a noi e al nostro santo favorito durante una sua passeggiata a Venezia.
Care amiche e cari amici di storiAmestre,
qualche giorno fa ho visitato la chiesa di Sant’Elena a Venezia con un amico olandese, un medievista, per provare a trovare (ancora una volta) le tombe dei banchieri Borromei della filiale veneziana.
Niente da fare, ma ci ho trovato una sorpresa che mi ha fatto pensare a voi, a un discorsetto tenuto a una festa natalizia al Dipartimento di studi umanistici dell’Università Ca’ Foscari, e a un altro articolo che ho pubblicato sul sito di storiAmestre.
C’è voluto un prete (o forse un monaco olivetano?) che me lo segnalasse, perché a me era sempre sfuggito, ma ecco a venti metri d’altezza il nostro San Nicolò. Per farlo riconoscere dal basso era importante metterci l’icona più nota, e cioè le tre palle d’oro, che sono ben visibili anche nella foto che ho scattato: data la distanza non è venuta granché, ma ve la mando ugualmente per gli auguri.
Il prete diceva che quel san Nicolò è stato messo lì perché patrono dei marinai. Niente di più facile, essendo che Sant’Elena era un’isola. Tra l’altro, in chiesa si è conservata meglio l’icona della patrona degli archeologi: anche in questo caso il suo attributo, la croce, è ben evidenziato, e anche in questo caso la foto è venuta così così.
La prossima volta mi porterò una buona macchina fotografica.
Un caro saluto, Reiny Mueller