Antichi orologi pubblici a Venezia
di Francesco Zane
Uscita: giugno 2017, 166 pp., 14 euro
Stando ai libri, nel 1601 a Venezia c’erano ventisette orologi pubblici. Quanti ne saranno sopravvissuti fino ai giorni nostri?
Il mestiere di maestro elementare lascia poco tempo a disposizione, ma una volta andato in pensione Francesco Zane, appassionato di orologeria, ha potuto dedicarsi alla ricerca. Ha iniziato ad andare in giro per Venezia e per le isole con un’attenzione in più, col desiderio di rendere omaggio a oggetti quasi sempre dimenticati, ma che ancora oggi possono evocare storie di persone, luoghi, epoche.
Per uno nato e sempre vissuto a Venezia, girare per la città col naso per aria, carta e penna in tasca e macchina fotografica sotto mano, è anche un modo diverso di percorrere le solite strade. E talvolta l’occasione per ritrovare ricordi d’infanzia: la bisnonna e il mercato di Rialto negli anni Cinquanta, i cimbani tirati sotto la statua del Colleoni…
L’autore ha controllato finora poco più di un centinaio di campanili, trovando una quindicina di orologi visibili, o comunque tracce della loro esistenza. Qui ne presenta cinque, un buon punto di partenza per affrontare la storia dell’orologeria delle origini.
Il Quaderno è completato dalle pagine di storiAmestre, che ospitano due articoli: 1) Maria Giovanna Lazzarin presenta il lavoro di storiAmestre all’interno del Contratto di fiume riguardante il bacino del Marzenego, che tra le altre cose ha previsto la costruzione del sito ilfiumemarzenego.it; 2) Mario Tonello illustra uno dei progetti legati a questo impegno, già presentato a voce nel corso del convegno tenutosi a Venezia nel febbraio 2017.
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