di Renzo Rivis e Giorgio Sarto
Continuiamo a documentare l’impegno per la salvaguardia dell’area dei meandri del Rio Cimetto all’interno del progetto del Parco Fluviale del Marzenego. Mentre fervono lavori (anche a ridosso della tangenziale) e inaugurazioni in fase pre-elettorale, ribadiamo le richieste avanzate con la Petizione firmata da 614 cittadine e cittadini e sostenuta da 21 associazioni, in vista di una viabilità Brendole-Gazzera-Castellana alternativa al progetto attuale, che conservi e valorizzi una preziosa area ambientale.
La vicenda delle attività e delle iniziative per la salvaguardia della preziosa area che comprende i meandri del Rio Cimetto, che abbiamo presentato su questo sito in marzo e in giugno, ha avuto un nuovo passaggio l’8 luglio 2020, con la riunione tra alcuni dei promotori e firmatari della Petizione per la realizzazione del Parco del Marzenego e l’Amministrazione Comunale, nella persona dell’Assessore Renato Boraso. Come è avvenuto per le cronache e resoconti precedenti, riportiamo qui i contenuti della riunione per la trasparenza e pubblicità che caratterizza tutta la iniziativa dal basso per il Parco Fluviale del Marzenego.
Meandri Rio Cimetto, anno 2007
Meandri Rio Cimetto, anno 2020
Promemoria
Come abbiamo riportato a fine marzo, c’era stato un primo incontro sollecitato dallo stesso Boraso il 9 marzo 2020; si era concluso con la promessa dell’Assessore di un successivo “incontro tecnico” nel quale trovare il punto di accordo per la nuova viabilità, da prevedere sicuramente su un tracciato diverso e indicato dalla Petizione rispetto all’attuale tracciato di progetto.
Ai primi di aprile è stata pubblicata la Variante n. 52 al Piano degli interventi, che per quanto riguarda la nuova viabilità nel tratto Gazzera-Castellana riporta, nel testo del deliberato, il contenuto dell’emendamento – approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale – che dice “di impegnare in fase di progettazione esecutiva la Giunta a verificare un tracciato viario il più possibile compatibile con l’area e i meandri del Cimetto senza compromettere complessivamente il progetto”.
Nel frattempo anche la Soprintendenza, da noi interessata e dopo adeguato sopralluogo, aveva parzialmente riformulato il suo precedente nullaosta, chiedendo al Comune (e citando a tale riguardo “la proposta alternativa per la nuova viabilità Brendole-Castellana avanzata dalla Petizione popolare”) di valutare “la possibilità di allontanare il più possibile la viabilità in argomento dal prato umido a ridosso degli antichi meandri del Rio Cimetto al fine di salvaguardare i valori paesaggistico-ambientali presenti nell’area”.
Il primo giugno vengono inviate alla Amministrazione Comunale le Osservazioni (organizzate in venti punti) alla Variante n. 52 al Piano degli Interventi. Le Osservazioni predisposte da Giorgio Sarto dopo varie consultazioni e sostenute da ventuno Associazioni sono state illustrate il 3 giugno nel corso di una conferenza stampa di cui abbiamo pubblicato un resoconto su questo sito, insieme a tutta la documentazione. In particolare, la prima delle venti Osservazioni riguarda la proposta di viabilità alternativa Brendole-Gazzera-Castellana, studiata per garantire la salvaguardia dei meandri e dell’ambito del Rio Cimetto (si tratta della stessa proposta già contenuta nella Petizione al Consiglio Comunale di ottobre 2019, e pubblicata nel marzo 2020 su questo sito.
Gli aggiornamenti di luglio
Il 2 luglio, sul sito web del Comune di Venezia, compare la notizia che la Giunta “ha dato il via libera alla delibera di Consiglio comunale per l’approvazione definitiva della Variante n. 52 al Piano degli interventi con la definizione degli indirizzi per la realizzazione del Parco Fluviale del Marzenego”.
Ciò significa che gli uffici hanno elaborato le Controdeduzioni alle Osservazioni presentate, e che la Giunta le ha adottate (con Proposta di Delibera 62/2020). Ma quali sono queste Controdeduzioni? Non è dato di sapere. A una nostra PEC di richiesta chiarimenti in questo senso, l’Amministrazione risponde affermando che le Controdeduzioni saranno rese pubbliche solo dopo che il provvedimento sarà licenziato dal Consiglio Comunale.
Peraltro, durante la conferenza stampa della Giunta viene presentato con grande enfasi un video (una elaborazione virtuale 3D di sorvolo della zona del Parco Fluviale del Marzenego, dagli impianti sportivi di Zelarino fino all’ex ospedale Umberto I) nel quale la nuova viabilità della zona Cimetto è sempre esattamente quella di progetto della vecchia lottizzazione (accordo di programma) decaduta nel 2014.
Tracciato viario Brendole-Gazzera-Castellana, Viabilità di progetto (2004)
Comunque, fonti interne all’Amministrazione fanno trapelare che per tutte le Osservazioni da noi presentate le Controdeduzioni hanno formulato parere negativo, cosa che in effetti potremo appurare in seguito.
Arriviamo finalmente all’incontro del giorno 8 luglio, presso gli uffici comunali di viale Ancona: da una parte, assieme all’Assessore Boraso, il tecnico Dirigente ing. Di Bussolo; dall’altra Renzo Rivis, Giorgio Sarto, Franco Schenkel.
Nonostante le nostre iniziali aspettative non siano ottimistiche (viste le premesse sopra ricordate), l’incontro parte bene in quanto Boraso, presentando all’ing. Di Bussolo i convenuti, premette subito che c’è un suo precedente impegno a favorire la ricerca di una soluzione alternativa anche sotto il profilo tecnico.
Boraso dà subito la parola a Giorgio Sarto, che ha modo di illustrare la proposta alternativa di viabilità motivandola sotto tutti i diversi punti di vista: ambientale, tecnico, di politica dei beni comuni.
- La viabilità di progetto è invasivamente a ridosso dei meandri del Cimetto unicamente in quanto viabilità di servizio al previsto albergo di nove piani di cui all’accordo di programma decaduto nel 2014: mantenere tale tracciato non ha alcun senso. Anche la Soprintendenza ha parzialmente cambiato il suo precedente nullaosta, chiedendo formalmente alla Amministrazione Comunale di rivedere il tracciato viario nel senso indicato dai proponenti della Petizione al Consiglio Comunale dell’ottobre 2019.
- Spostare la viabilità a ridosso e parallelamente alla tangenziale consente di recuperare ambientalmente l’errore di Concessioni Autostradali Venete (CAV) di aver sostituito l’antico cariceto in sponda destra del Cimetto con alberi: infatti contribuendo alla ricrescita (in parte già suggerita dalla crescita spontanea di oltre 80 metri lineari di canneto nella bassura umida) di un cariceto in sponda sinistra, si otterrebbe – in successione da est verso ovest – un ambiente costituito da bosco, tracciato subfossile meandriforme del Cimetto, cariceto di ampie dimensioni, e infine il tratto della strada di collegamento Brendole-Gazzera-Castellana a ridosso della tangenziale; il paesaggio dei meandri verrebbe così valorizzato dal bosco in riva destra e dal nuovo ampio cariceto in riva sinistra.
Canneto spontaneo ricresciuto nella bassura in sponda sinistra del Rio Cimetto
- Gli spazi consentono il posizionamento della nuova strada, comprensiva di viabilità automobilistica e ciclopedonale, occupando l’attuale strada di servizio di CAV (di 4,5 m) e parte della siepe alberata (larga 10 m) che affianca lo scolmatore di levante. La nuova strada assorbirebbe anche il ruolo di servizio CAV come già avviene in altre parti della tangenziale, e se CAV avesse reale necessità anche di una strada di servizio in esclusiva la può agevolmente ricavare nel bordo ovest della tangenziale.
- Nel progettare il nuovo tracciato viario immediatamente a valle del sottopasso alla tangenziale (lato est) è opportuno disegnare i raggi di curvatura al fine di garantire – in futuro – la realizzazione della rampa di accesso alla tangenziale, opera fondamentale per la trasformazione della tangenziale a servizio della mobilità urbana e per contribuire a decongestionare, oltre che il nucleo storico di Gazzera, il traffico sul nodo dei Quattro Cantoni e della Miranese.
- Infine non va dimenticato che la zona del Cimetto sarà la porta di ingresso, da Mestre, del nuovo Parco Fluviale del Marzenego, sia verso Zelarino che verso l’area verde sul Marzenego nella zona dell’ex ospedale Umberto I: realizzare tale accesso attraverso un ambiente prezioso “a misura di natura e di storia” costituisce un imperativo culturale irrinunciabile. Peraltro, conclude Giorgio Sarto, stiamo parlando di 600 metri di strada, strada che la città di Venezia – capoluogo del Veneto – può ben pretendere di realizzare a ridosso della tangenziale garantendo in questo modo la preservazione di un paesaggio unico all’interno del Parco Fluviale del Marzenego.
Rio Cimetto porta d’ingresso da Mestre del futuro Parco Fluviale del Marzenego
L’ing. Di Bussolo commenta positivamente l’ampia esposizione, concordando sui punti esposti da Sarto. Un commento tecnico è quello che realizzare questa proposta alternativa di viabilità risulterebbe meno costoso che attuare la viabilità dell’attuale nonché vecchio progetto: con il risparmio ottenuto si potrebbe, per esempio, realizzare il passaggio ciclopedonale sotto la tangenziale e nei pressi del ponte sul Marzenego dalla zona Cimetto verso Zelarino. Altro commento tecnico positivo è relativo alla prospettiva (futura) di connessione mediante due rampe con la tangenziale, per i benefici sul centro storico della Gazzera e sul decongestionamento del nodo dei Quattro Cantoni e della Miranese.
Boraso riassume l’incontro dicendo che:
- al Comune compete la progettazione esecutiva dell’opera e quindi anche la gestione delle eventuali varianti: perciò si tratta di eseguire la progettazione esecutiva inserendovi l’opportuna modifica;
- le motivazioni “politiche” per l’alternativa del tracciato (anche nei confronti di CAV) sono: la petizione di 614 cittadini e 21 associazioni; la richiesta della Soprintendenza; l’emendamento unanime del Consiglio Comunale; la modifica proposta è tecnicamente possibile e fa probabilmente anche risparmiare sul costo complessivo.
Boraso conclude dando mandato all’ing. Di Bussolo (al quale abbiamo lasciato copia di tutta la documentazione da noi prodotta) di attivarsi per le analisi di fattibilità e accennando che la progettazione esecutiva verrà affidata a studio professionale, e dicendo che ci darà notizie a stretto giro.
Nuova viabilità Brendole-Gazzera-Castellana
Proposta di tracciato viario alternativo (in rosso) compatibile con l’area e i meandri del Rio Cimetto
Dalla riunione al 10 settembre
Dopo l’incontro del giorno 8 luglio, non c’è stata nessuna nuova comunicazione da parte dell’Assessore Boraso o da parte dei suoi uffici.
Restiamo però attenti a come prosegue l’iter della pratica, e infatti riusciamo a partecipare (in modalità videoconferenza) alla riunione della V Commissione, che esamina le controdeduzioni e la connessa proposta di delibera di Giunta (PD 62/2020). Durante la seduta interviene Rivis, che stigmatizza molto duramente: sia il fatto che per tutte le Osservazioni presentate dalle 21 associazioni le relative controdeduzioni sono sempre negative (“Osservazione non accolta”) anche laddove contenuto della Osservazione e contenuto della proposta di Delibera sono compatibili; sia il fatto che la Giunta non ha voluto cogliere – nemmeno parzialmente – quanto suggerito nelle Osservazioni, che hanno tutte l’obiettivo di migliorare il progetto del nuovo Parco Fluviale del Marzenego.
Pochi giorni dopo, il 20 luglio, la V Commissione licenzia la PD 62/2020 per la successiva discussione in Consiglio Comunale. Durante le dichiarazioni, l’Assessore De Martin, riferendosi al mancato accoglimento delle Osservazioni presentate dalle 21 associazioni, annuncia un emendamento di Giunta chiarificatore.
Il 22 luglio, durante la riunione di Consiglio Comunale, in sede di approvazione della delibera PD 62/2020 relativa alla Variante n. 52 al P.I. l’Assessore De Martin propone un emendamento di Giunta che dà mandato “alla Direzione Sviluppo del Territorio e Città Sostenibile […] di attivare un percorso partecipato finalizzato a raccogliere contributi che consentano di arricchire e dettagliare le scelte progettuali del Parco Fluviale”: l’emendamento viene approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale.
Lo stesso 22 luglio, sul sito web del Comune viene pubblicata la notizia relativa all’approvazione della Variante n. 52 al P.I.
Nel frattempo si ha notizia che sempre a luglio cinque Sindaci della Unione dei Comuni del Miranese (Spinea, Mirano, Noale, Salzano, Martellago), inviano una lettera al Sindaco della Città Metropolitana di Venezia, nella quale condividono l’obiettivo per l’estensione intercomunale del Parco Fluviale del Marzenego verso i comuni ad ovest di Venezia, richiedendo a questo fine un incontro al sindaco metropolitano.
Sembra che a oggi, inizio di settembre, il Sindaco Brugnaro non abbia ancora risposto.
Infine, il 22 agosto, sul sito web del Comune viene pubblicata la notizia relativa alla approvazione da parte della Giunta del “progetto definitivo per i lavori di eliminazione dei passaggi a livello alla Gazzera”.
La notizia pubblicata il 22 agosto, anche se non dice nulla di nuovo relativamente alle opere viarie da realizzare, lascia ancora completamente inevase tutte le contestazioni e le positive proposte integrative e alternative espresse nella Petizione e nelle Osservazioni da 614 cittadine e cittadini e dalle 21 associazioni, espressione di un movimento democratico attivo per realizzare dopo oltre mezzo secolo l’obiettivo di interesse comune del Parco fluviale, essenziale per il completamento dell'infrastruttura verde della città metropolitana, il beneficio della popolazione e della laguna, il contrasto al cambiamento climatico.
Ultima notazione (al 10 settembre): nel fervore di lavori e inaugurazioni in fase pre-elettorale abbiamo constatato che a ridosso della tangenziale il Comune sta compiendo lavori vari e di allargamento e asfaltatura sui 600 metri della strada CAV, evidentemente in accordo con la concessionaria autostradale. Oltre all’obiettivo elettorale di rendere subito transitabile la strada con gli interventi indispensabili, ci si accorgerà che è questo il tracciato definitivo, utile e sostenibile, richiesto dalla cittadinanza e che va consolidato, nel nuovo paesaggio dei meandri del Cimetto, ingresso prezioso al nuovo Parco fluviale del Marzenego? Ci sembra che sia difficile, anzi impossibile, tornare indietro sul vecchio progetto, e che non sia temerario sperare che la petizione popolare e le altre iniziative messe in atto, e che continueranno, possano conseguire i primi obiettivi rivendicati.
Tracciato viario Brendole-Gazzera-Castellana. Lavori di allargamento strada CAV (settembre 2020)