di Claudio Pasqual
Estate. Città semideserta, parcheggi dei centri commerciali pieni; anche a Mestre fioriscono affitti turistici, B&B e airbnb? Scritte sui muri, murales e ritrovi di ragazzini. Pensieri per le vacanze. I cantieri dell’Umberto I. Vetrine di negozi e di scuole di ballo; tanghèri e testimoni di Geova. C’è chi resta arancioverde?
3 giugno 2016
Un amico che gestisce un alloggio turistico in città mi ha riferito le impressioni su Mestre, annotate sul libro degli ospiti, di un ingegnere newyorkese che ha soggiornato nel suo appartamento con la famiglia. Testualmente o quasi, a piazza Ferretto, visitata al calar della sera, “ci hanno lasciato il cuore”.
5 giugno 2016
Scorgo un adesivo incollato su un cartello stradale in piazzale Candiani: “Stella Rossa Venezia COMPAGNI di squadra”.
7 giugno 2016
Gli studenti del liceo artistico stanno restaurando il murale nel primo sottopasso della via Castellana, parecchio deteriorato perché la vernice si stava scrostando e sbiadendo.
28 giugno 2016
La colonna della Sortita è stata circondata con catene per impedire l’accesso al basamento; sul quale ora sta seduto, riunito in tranquilla conversazione, un gruppo di ragazzi e ragazze.
29 giugno 2016
Nella vetrina di un negozio di Galleria Teatro Vecchio compare un cartellino con la scritta “Pre-saldi” – i saldi cominceranno il prossimo 2 luglio.
30 giugno 2016
Mi capita di ascoltare la conversazione al cellulare di una donna davanti a me alla cassa del supermercato. È stata in visita a Parigi con i figli. Parla del rischio di attentati. “C’è stato a Istanbul, il prossimo succederà magari a Londra, potrebbe accadere a Parigi; se deve capitare capita, che cosa ci vuoi fare?”.
4 luglio 2016
Tre ragazzi si riparano dal sole cocente sotto a un ombrellino a spicchi multicolori, in mezzo agli erboni sull’argine sinistro del Marzenego sotto il muro di confine del vecchio ospedale. Stanno lì, fermi, non mi sembra che stiano pescando, come invece ho visto fare ad altri in precedenti occasioni.
5 luglio 2016
Il PD torna nelle strade. Un veicolo Ape Piaggio fermo davanti alla biblioteca VEZ monta nel cassone un tabellone sandwich a cui è affisso un manifesto con il seguente messaggio: “Zaia distrugge la sanità veneta” (in grande) “e taglia i servizi ai cittadini” (più in piccolo). L’avevo visto anche ieri, in sosta nel parcheggio di Mc Donald’s in zona Auchan.
I muri della città sono sempre stati un ottimo supporto scrittorio per chi volesse comunicare al mondo un suo messaggio; ma in Riviera Marco Polo una mano ignota ha approfittato di una foglia d’agave per lasciarvi un invito con la tecnica dell’incisione.
14 luglio 2016
In via Manin dietro la piazza ha aperto da poco il Bar Sport Curva Sud VMFC (acronimo che sta per Venezia Mestre Football Club), legato al tifo organizzato della Curva Sud, fedele, a discapito delle denominazioni ufficiali che si sono susseguite negli anni, al nome VeneziaMestre, frutto della fusione fra le vecchie società calcistiche Venezia e Mestre, realizzata nel 1987, e all’idea del club come compagine calcistica unica rappresentativa della città metropolitana. Sul tendone che ripara il locale dal sole, compare anche il simbolo del club con i colori arancioneroverdi – fusione degli antichi arancionero mestrino e del neroverde veneziano.
20 luglio 2016
Undici e venti del mattino. Sola, isolata in mezzo al pratone a fianco della Coop in zona Auchan, spicca una coloratissima tendina canadese. Quando esco, mezzora dopo, è scomparsa.
23 luglio 2016
Altri avvistamenti di animali in città. In via Lazzari a lato del Centro Le Barche, un gruppo di tre nutrie, incuranti della gente che transita sul marciapiede a un metro da loro, sosta vicino all’isola ecologica, al di qua della rete che chiude l’argine del Marzenego.
24 luglio 2016
Domenica. La mattina il cielo era un po’ annuvolato. Sei e mezza di sera: il parcheggio di Auchan è stracolmo, la ricerca di un posto richiede tempo. Rinunciamo.
28 luglio 2016
Hanno abbattuto la vecchia portineria e altre basse costruzioni all’entrata di servizio su via Einaudi dell’ex ospedale Umberto I, da dove adesso si accede al parcheggio. Hanno spianato il terreno lasciando gli alberi, steso ghiaia, battuto il fondo, insomma si preparano ad adibirlo alla sosta delle auto. Misura antiintrusioni per homeless e spacciatori, immagino: la rete metallica che prima recintava questo spazio era piegata e ho visto più di una persona oltrepassarla e sparire dall’altra parte. Intanto gli edifici superstiti del vecchio nosocomio, con le entrate murate per impedire l’accesso all’interno, lasciati nell’abbandono, stanno andando in rovina – il padiglione Pozzan sta perdendo il tetto. Dal parcheggio in ghiaino si sollevano a ogni movimento d’auto nugoli di polvere, che diventano vere tempeste quando tira vento forte, e imbiancano strade, terrazze e polmoni.
29 luglio 2016
Da poco un altro punto di ritrovo per i giovani mestrini è il muretto basso che delimita l’aiuola erbosa ai piedi della medievale Scoletta dei Battuti in via Poerio, sulla riva sinistra del Marzenego scoperchiato; vi conduce un passaggio pedonale, al quale si può accedere da est, venendo dal Centro Le Barche e da ovest, superato il nuovo portico aperto dov’erano l’emeroteca e l’entrata del centro civico – in precedenza qui passava la strada, c’era una frequentata fermata d’autobus e una cancellata chiudeva la Scoletta, con i suoi affreschi murali alquanto sbiaditi e poco intellegibili anche dopo il restauro.
Non ho avuto la prontezza di riflessi per immortalare in una foto la scena che mi si è parata davanti oggi: sette o otto ragazzi seduti in fila e tutti contemporaneamente che smanettavano sullo smartphone – però parlavano anche tra loro.
6 agosto 2016
A giudicare dalle rastrelliere sempre vuote o quasi, pensavo che il servizio di bike-sharing fosse un fallimento, che le bici proprio non ci fossero. Mi sbagliavo: sono vuote solo perché molti le usano. Adesso che è agosto, ci sono le ferie e c’è meno gente in città, le rastrelliere sono piene di biciclette.
9 agosto 2016
Resta qualche traccia murale del passato delle battaglie sociali nella nostra città. A Marghera, in piazza del Mercato, una scritta in rosso stinto recita: “la casa è un diritto proletario pagato con i furti sul salario”.
10 agosto 2016
Alle nove di sera, percorro in bicicletta via Castellana in direzione di Zelarino. Alla Cipressina, un negozio le cui due vetrine danno sulla strada ospita una scuola di tango. Quattro coppie stanno ferme, assolutamente immobili, allacciate, in attesa di muovere nel ballo, mentre la musica già si spande nell’aria. Un chilometro più avanti, sulla rotonda al secondo sottopasso ferroviario, la sala del tempio dei testimoni di Geova è affollata, un paio di fedeli siede fuori dalla porta laterale. Al ritorno, verso le dieci, la funzione è appena finita e le persone si allontanano; i ballerini invece sono ancora lì, che provano passi e figure.
12 agosto 2016
La donna musulmana velata di nero dalla testa ai piedi, scoperto solo il volto, ferma davanti a un negozio, vista dalla scala mobile del Centro Le Barche, confesso mi suscita un attimo di sconcerto.
14 agosto 2016
Mi accorgo adesso, ma forse è stato esposto di fresco, di un cartello in vetrina alla scuola di tango in via Castellana, “A.A.A. cercasi uomini”.
19 agosto 2016
Nell’attuale temperie di crisi economica e incertezze esistenziali, un altro caso di mozione degli affetti rivolta da un commerciante mestrino ai suoi concittadini, a suggerire che non si tratta di episodi isolati, ma di atteggiamenti diffusi: un negozio di calzature che chiude ringrazia i clienti per un ventennio di attività… che però non termina: con tanto di foto si invita a visitare d’ora in poi l’altro punto vendita a Favaro.