di Carlo Cappellari
Le escursioni alla scoperta della città metropolitana del nostro amico e socio Carlo Cappellari si incrociano questa volta con una nuova pratica di ricerca: i grandi progetti europei, gestiti da università o altre istituzioni, fanno appello ai cittadini e alle cittadine già impegnati in gruppi e associazioni, perché diventino rilevatori di dati e notizie sul campo per ricerche che prevedono la supervisione di progettisti, formatori, scienziati o altri studiosi. La trasformazione da attivisti a “citizen scientists” diventerà un argomento di discussione all’interno delle associazioni?
La dura vita del cittadino scienziato ai tempi del covid
Carissima Compagnia Gongolante,
il 3 dicembre 2019 si è svolto a Noale un incontro per presentare il progetto MICS (acronimo di Measuring Impact of Citizen Science), finanziato dall’Unione Europea e organizzato dall’Autorità di Bacino del Distretto idrografico delle Alpi Orientali. L’iniziativa si presentava come un “Percorso partecipato per il Fiume Marzenego – MICS” con sottotitolo “Co-designing delle attività di Citizen Science nel fiume Marzenego”.
Il gruppo di storiAmestre che negli anni scorsi ha lavorato sul Marzenego vi ha partecipato, così come molte altre associazioni che hanno collaborato dal Contratto di fiume.
Dopo la presentazione generale del progetto, gli interventi di Paolo Cornelio del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e della prof.ssa Bruna Gumiero dell’Università di Bologna sono entrati più nello specifico della ricerca e del ruolo che avremmo potuto avere.
Cornelio ci ha spiegato che il progetto non riguardava propriamente il fiume Marzenego, ma il suo affluente rio Draganziolo che alimenta e attraversa le ex cave di Noale per le quali il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive ha pronto un progetto di ampliamento, già finanziato, che attende solo di essere attuato.
Bruna Gumiero ci ha detto che il progetto MICS intendeva valutare l’impatto dei “cittadini scienziati” sui progetti come quello del Consorzio di Bonifica.
I cittadini scienziati, in questo caso, saremo stati proprio noi, qualora avessimo voluto diventarlo, dedicando voglia e tempo a prelievi di acqua dai fiumi e al censimento della vegetazione riparia.
Il progetto MICS offriva anche un percorso di formazione, cosa che ci era mancata un anno fa, quando già ci eravamo dedicati a prelievi di acqua nell’ambito di un’iniziativa dell’Università di Delft dal titolo “Drinkable Rivers”. Ci siamo, quindi, rimessi metaforicamente il grembiule e, dopo aver fatto una apprezzatissima merenda, divisi in piccoli gruppi di lavoro abbiamo iniziato a elaborare domande e risposte guidati dagli organizzatori.
L’appuntamento successivo però non è più arrivato perché, invece, è arrivato il COVID che ha reso impossibile ritrovarci per proseguire nella formazione.
Il 31 agosto ci siamo potuti rivedere di nuovo con la prof.ssa Bruna Gumiero e Paolo Cornelio per quella che doveva essere una esercitazione teorico-pratica alle ex cave di Noale. Ma un diluvio d’acqua ha bloccato la pratica, e allora abbiamo proseguito la parte teorica, all’asciutto nella sala comunale, distanziati e mascherati.
La prof.ssa Gumiero ci ha spiegato le modalità sia dei prelievi che del monitoraggio della vegetazione riparia, illustrando il kit a disposizione e un ingegnoso quanto casereccio dispositivo per attingere l’acqua dal fiume.
Infine, la prova pratica è poi stata fatta a Martellago il 19 settembre con una nutrita partecipazione di aspiranti “citizen science”.
Il 2 ottobre, in occasione del convegno-seminario sulla “salvaguardia idraulica e tutela ambientale” tenutosi in sala San Giorgio a Noale, sono riuscito ad avere il kit per il gruppo Mestre-Trivignano-Zelarino-Cipressina. In possesso dell’attrezzatura, abbiamo fatto la nostra prima uscita il 9 ottobre alle 15,00 alla passerella che collega via Wolf Ferrari a via Olimpia con vista sulla stazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SMFR) di Mestre via Olimpia che un giorno speriamo possa chiamarsi SFMR Mestre Rio Cimetto.
La squadra era composta da Carla Dalla Costa e Renzo Rivis dalla Cipressina, Dario Cestaro da Trivignano (al centro) e il sottoscritto.
La Carla ha assunto il compito di segreteria-registrazione dati, Renzo quello di procacciatore d’acqua che, travasata nel tubo dal fondo bicolore, ha consentito di rilevare il dato della torbidità.
Dario, invece si è assunto il delicato compito di tecnico en plein air manipolando le pipette dei reagenti ai nitrati e ai fosfati, mentre nel confronto con le tabelle dei colori è stato coinvolto tutto il team compreso me che non ho avuto cuore di confessare d’essere daltonico.
La Carla ha curato anche la rilevazione della vegetazione e della fauna riparia segnalando che abbiamo un po’ di tutto a eccezione di rane e rospi non rilevati, ma con la partecipazione straordinaria di un grosso esemplare di nutria e di un inusuale terzetto di germani composto da una femmina e due maschi.
L’ultima operazione è stata quella di rilevare latitudine e longitudine del luogo di campionamento concludendo le operazioni alle ore 15,56.
L’ora non consentiva di concedersi in premio uno spritz, ma mi sono ripromesso, nella mia qualità di coordinatore, di ritardare la prossima uscita di almeno un’ora in modo tale da finire giusti giusti in tempo per l’aperitivo. Sì, perché dovete sapere che questi prelievi si ripeteranno mensilmente, con l’aggravante che verranno tendenzialmente fatti dopo le precipitazioni, quando si muovono i fosfati che se ne stanno nel fango, per cui in futuro patiremo anche freddo e umidità e necessiteremo di sostanze di conforto.
I dati che abbiamo raccolto e che raccoglieremo sono stati e verranno caricati su un sito che si chiama FreshWater Watch dove formeranno una banca dati per monitorare la presenza di fosfati e nitrati nelle acque del Marzenego e di molti altri fiumi europei.
Per la vegetazione riparia, dopo questa prima rilevazione, bisognerà aspettare la primavera per censire mensilmente il risveglio, la fioritura e la crescita di alberi, cespugli, carici, canneti e alghe.
Basi grandi
Carletto da Camisan diventato venexian metropolitan
PS Anche il progetto di ritrovarci ogni mese è stato ostacolato dal covid. Il 9 novembre è arrivata questa comunicazione:
Carissimi,
alla luce dei recenti sviluppi dell’emergenza COVID vi informiamo che le attività del progetto sono state sospese e riprenderanno appena la situazione epidemiologica lo permetterà. Ciò significa che sono sospesi in particolare gli incontri e le attività sul campo che prevedano il coinvolgimento di gruppi di persone, studenti ecc.
Quanto alle attività individuali (misure e rilevazioni della vegetazione) è fortemente raccomandato che qualora vengano comunque eseguite, siano rispettati tutti i protocolli e le disposizioni governative in materia.
Ringraziandovi per la comprensione
Porgiamo
Cordiali saluti
Il team di MICS
PS2 Il progetto MICS è finanziato dal Programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’UE (Agreement n. 824711). Ha una pagina ufficiale facebook e un canale youtube (Marzenego River).