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storiAmestre invita alla presentazione dell’ultimo libro di Paul Ginsborg, Famiglia Novecento. Vita familiare, rivoluzione e dittature, 1900-1950 (Einaudi, Torino 2013).
Appuntamento per sabato 12 aprile 2014, alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Candiani di Mestre (sala conferenze, quarto piano).
Introduce Carlo Miclet (storiAmestre), intervengono Laura Cerasi (Università di Genova) e Lucio Sponza (storiAmestre).
Sarà presente l’autore.
Per scaricare la locandina, cliccare qui. Qui seguito, una breve presentazione del libro.
Paul Ginsborg, Famiglia Novecento. Vita familiare, rivoluzione e dittature, 1900-1950 (Torino, Einaudi, 2013).
Sulle strutture familiari e, più in generale, sulla storia della famiglia in epoca moderna e contemporanea si sono cimentati studiosi di varie discipline (demografi, sociologi, antropologi, storici e giuristi). L’ambito sociale, economico e culturale ne ha sempre costituito lo sfondo. In questo libro, invece, il rapporto è invertito: sono innanzitutto considerati i grandi e tragici sconvolgimenti politici del primo cinquantennio del secolo scorso, ma essi sono visti “attraverso la lente della vita delle famiglie” (nelle parole dello stesso Ginsborg). Si guarda ai sommovimenti culminati in regimi dittatoriali in Russia/Unione Sovietica, Turchia, Italia, Spagna e Germania.
Anche solo l’inclusione e il confronto con il caso della Turchia renderebbe il libro originale e stimolante, ma (almeno) altri due sono i suoi notevoli pregi. Primo: le riflessioni sul rapporto tra le politiche della famiglia pilotate dai diversi regimi e la reazione delle famiglie stesse, che non subirono passivamente quelle decisioni. Secondo: l’intreccio fra casi di famiglie particolari e le strutture e i valori familiari in diverse classi sociali.
Per l’Italia sono esaminate le famiglie di Marinetti, Mussolini, Gramsci e Sironi; ma non si pensi che si tratti di una lettura al maschile. Ginsborg è uno studioso molto sensibile alla posizione della donna nella storia, e fra le pagine più interessanti sono quelle dedicate ad Aleksandra Kollontaj, Halide Hedib e Margarita Nelken. Ognuna di loro si sforzò, anche nelle circostanze meno favorevoli, di contribuire con determinazione, coraggio e vivacità intellettuale alla questione della famiglia nel contesto dei movimenti rivoluzionari che le coinvolgevano – rispettivamente: russo, turco e spagnolo. Infine, è il caso di sottolineare che nonostante la complessità della materia, l’approccio comparato di Ginsborg avvince anche per l’esposizione chiara e l’argomentazione appassionata. Il lavoro è basato su un grande apparato bibliografico e documentario; un’utile appendice di statistiche demografiche ed economiche completa il volume.