• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
storiAmestre

storiAmestre

storia e documentazione del tempo presente

  • Chi siamo
    • Informativa sulla privacy e l’utilizzo dei cookie
  • Rubriche
    • La città invisibile
    • Letture
    • Oggetti
    • Centro documentazione città contemporanea
    • Agenda
  • Quaderni
  • Autori e Autrici
  • Altrochemestre

Stefano Petrungaro

Lavoro, non-lavoro e marginalità sociale. Con due esempi dalla Jugoslavia tra le due guerre

07/10/2018

di Stefano Petrungaro

Pubblichiamo il testo della relazione che Stefano Petrungaro ha tenuto al primo incontro del ciclo “Fondata sul lavoro”, che si è tenuto presso la sede di storiAmestre il 26 settembre 2018.

Il dovere di avere un lavoro “normale”

Il punto di partenza di questa riflessione è quel lungo processo storico che nel corso degli ultimi duecento anni ha portato a due sviluppi: al tentativo di definire alcuni lavori “normali”, e altri no; all’imposizione del lavoro come dovere, al fine di ricevere pieni diritti sociali e in parte anche politici (per i “falliti” e chi è in carcere, per esempio, è prevista la sospensione dei diritti politici).

[Leggi di più…] infoLavoro, non-lavoro e marginalità sociale. Con due esempi dalla Jugoslavia tra le due guerre

Archiviato in:La città invisibile, Stefano Petrungaro Contrassegnato con: Jugoslavia, lavoro, non-lavoro, storia del lavoro, storiografia

Gavrilo Princip e l’attentato di Sarajevo nei manuali di storia croati

25/03/2014

di Stefano Petrungaro

Riprendiamo sul sito il tema affrontato nei due recenti incontri organizzati da storiAmestre, in collaborazione con gli Itinerari educativi del Comune di Venezia: “Guerra mondiale, racconti nazionali. La prima guerra mondiale nei libri di scuola”. Pubblichiamo alcune pagine dal volume di Stefano Petrungaro, Riscrivere la storia. Il caso della manualistica croata (1918-2004), uscito nel 2006 in una collana promossa dalla Fondazione Federico Chabod di Aosta, dove si presenta l’evoluzione del racconto dell’attentato di Sarajevo (e dell’identità dell’attentatore Princip) dall’immediato dopoguerra agli anni Novanta del Novecento.

A essere rigorosi, l’evento in questione non appartiene alla storia nazionale croata in senso stretto, poiché si svolge al di fuori dei confini nazionali, l’attentatore non è croato, come non sono croati i principi d’Asburgo vittime dell’attentato; tuttavia, è indubbio il suo ruolo decisivo per la storia della Croazia, confermato infatti dal largo spazio dedicatogli nei manuali esaminati.

[Leggi di più…] infoGavrilo Princip e l’attentato di Sarajevo nei manuali di storia croati

Archiviato in:La città invisibile, Stefano Petrungaro Contrassegnato con: Gavrilo Princip, Jugoslavia, libri di scuola, prima guerra mondiale, scuola, storiografia

Quando le scienze sociali parlano di “non lavoro”

06/03/2014

di Stefano Petrungaro

All’epoca in cui storiAmestre organizzò il convegno “Movimento operaio: storiografia e nuove prospettive”, avevamo discusso di un progetto di ricerca, poi mai avviato, anche con il nostro amico Stefano Petrungaro, che oggi ci manda una sua riflessione a proposito di un dibattito in corso in alcuni ambiti disciplinari sulle categorie di “non-lavoro” o “multiverso dei lavoratori”: sono pensate per analizzare l’attività umana slegandola da quella categoria “lavoro” che in realtà corrisponde al lavoro maschile salariato in fabbrica diffuso nel mondo occidentale per non più di un secolo.

– Tu nella vita che fai?

– Io? Mah, studio storia, indago quel ch’è successo nel passato.

– Bello. Ma intendevo “di lavoro”, che fai?

Avvertenza

Negli ultimi tempi, in certi studi sociologici e interdisciplinari, si parla sempre più di una categoria chiamata “non-lavoro”… Già, non è che i confini tra quel che è considerato “lavoro” e quel che non lo è siano chiari. Il pittore sdraiato sull’erba sta riposando, o sta studiando l’azzurro del cielo? E anche la “pausa” in sé, quanto va scissa dal lavoro, o non va invece intesa come una sua parte integrante? E allora, dove finisce il “lavoro”? 

[Leggi di più…] infoQuando le scienze sociali parlano di “non lavoro”

Archiviato in:La città invisibile, Stefano Petrungaro Contrassegnato con: storia del lavoro, storia del movimento operaio, storiografia

Balcani, Stati e violenza. Pagine da un libro appena pubblicato

16/04/2012

di Stefano Petrungaro

È uscito da pochi giorni Balcani. Una storia di violenza?, il nuovo libro del nostro amico Stefano Petrungaro. Ne presentiamo un breve estratto, per gentile concessione dell’autore e dell’editore Carocci, che ha fatto coincidere l’uscita del libro con il doppio anniversario della liberazione di Sarajevo nel 1945 e dell’inizio dell’assedio di Sarajevo nel 1992.

Titolo e sottotitolo parlano da soli: l’autore studia i fenomeni violenti avvenuti nei Balcani tra Otto e Novecento, interrogandosi sulle tradizionali interpretazioni dei fatti, smontando gli stereotipi, ricollocando questi avvenimenti nel loro preciso contesto: niente “caratteri psicologi” o “tradizioni”, ma storia, istituzioni e società. I lettori del sito e dei Quaderni hanno già apprezzato questo modo di procedere in un altro saggio di Petrungaro che abbiamo pubblicato di recente. E ci pare che questo altro contributo prosegua proprio la discussione avviata con il Quaderno numero 12.

Le pagine che presentiamo qui di seguito sono tratte dal capitolo secondo di Balcani. Una storia di violenza?: “Violenza di Stato”.

Le maggiori forme di violenza di massa, nei Balcani come altrove, sono legate alla costruzione e alla distruzione di strutture statuali. Mettere in piedi uno Stato significa conquistare un territorio, in genere combattere un avversario, sottomettere una popolazione. E la rimodulazione degli Stati, attraverso i “vuoti di potere” e i loro riempimenti, attraverso il crollo di uno Stato e la sua sostituzione con uno nuovo, travasa fiotti di violenza istituzionalizzata da un contesto statuale all’altro. Se questo è quanto è avvenuto e tuttora avviene in tutto il mondo, in cosa si differenziano i Balcani?

È quanto cercheremo di vedere nelle prossime pagine. Prima però di avviare il cammino, possiamo già fare una sosta. L’angolo visuale scelto non è di poco conto. Si pensi alle letture che […] ricercano la fonte dei fenomeni violenti balcanici nei caratteri psicologici oppure nelle tradizioni culturali di quelle popolazioni. Più in generale ancora, la violenza, quand’è balcanica, sembra sempre anormale, abnorme, apparentemente collocandosi, proprio per via di quel suo anomalo eccesso, al di fuori della sfera occidentale, che avrebbe preso forma attraverso la costruzione, tra l’altro, di Stati moderni e civili. Rispetto a quella norma, i violenti Balcani sarebbero un’escrescenza purulenta, un sommovimento dal basso, al di fuori dell’ordine imposto dall’alto.

E invece, una buona parte della violenza balcanica è tutt’altro che furore popolare. Non è il passato che torna, ma è il progresso che avanza, è agìta da chi guarda fiducioso al futuro. E si lega proprio alla costruzione degli Stati. Di imperi prima, di Stati nazionali poi.

[Leggi di più…] infoBalcani, Stati e violenza. Pagine da un libro appena pubblicato

Archiviato in:La città invisibile, Stefano Petrungaro Contrassegnato con: nazionalismo, pagine scelte, storiografia, violenza

OvEst. Risorgimenti a confronto

28/12/2011

di Stefano Petrungaro

Mentre sembra sfumare il dibattito (e l’uso) pubblico del Risorgimento – anche perché dominano la crisi economica e un’altra cronaca politica –, chiudiamo il 2011, anno delle celebrazioni del centocinquantesimo dell’Unità, con un intervento che ragiona sul nazionalismo e il modo in cui la storiografia europea ha in genere affrontato questo tema. Per il nostro sito, Stefano Petrungaro ha ripreso la relazione che ha presentato al convegno “Immaginando l’Italia: la costruzione della nazione” (Zagabria, 10 giugno 2011).

Il problema è questo: ci sono momenti, in cui torna molto utile individuare nettamente i buoni e i cattivi. Gli uni da una parte, gli altri dall’altra. Qualcosa del genere è avvenuto con lo studio dei nazionalismi. Alcuni ritenuti figli dell’Illuminismo e sostanzialmente positivi, altri pesantemente legati alla terra e al sangue ed essenzialmente ritenuti negativi e pericolosi. Francesi e inglesi, neanche a dirlo, si davano degli ottimi voti; i tedeschi, invece, piuttosto complessati e frustrati dopo l’esperienza del nazismo, si interrogavano proprio sulle ragioni storiche di quella tragedia. E gli altri? Gli italiani, ad esempio, da sempre pieni di dubbi e incertezze, lo sono anche in questo ambito.

Il tono ironico serve ad alleggerire quello che altrimenti è un tema assai complesso e dalle profonde implicazioni non solo storiografiche, ma anche politiche. Proverò a illustrarne qualcuna.

[Leggi di più…] infoOvEst. Risorgimenti a confronto

Archiviato in:La città invisibile, Stefano Petrungaro Contrassegnato con: nazionalismo, storiografia

Ricostruzioni

05/05/2008

di Stefano Petrungaro

Stefano Petrungaro ci invia una sua breve riflessione, stimolata da dall’intervento di Piero Brunello «Note sul primo numero della rivista S-nodi…» pubblicato su questo sito nel marzo 2008.

C’è un oggetto, tra i tanti inventariati da Perec in La vita. Istruzioni per l’uso1, che ha attirato la mia attenzione, perché ho avuto, fin dalla prima volta in cui ho letto il passaggio in cui compare, la netta sensazione che avesse molto a che fare con il lavoro dello storico e gli scopi della storiografia. 

[Leggi di più…] infoRicostruzioni

Archiviato in:La città invisibile, Stefano Petrungaro Contrassegnato con: intervento, recensione, storiografia

Barra laterale primaria

Per informazioni e per ricevere la newsletter scrivi a:

info@storiamestre.it

Cerca nel sito

Archivio

Ultimi commenti

  • Valentina Bertin su Giuseppe Bedin (1901-1939), un bandito tra Robin Hood e Dillinger
  • Patrizia su Breve storia della ditta Paolo Morassutti, affossata da manovre finanziarie. Una lettura
  • Fabio Bortoluzzi su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda
  • Agnese su «È possibile fare volontariato per accogliere i migranti?». Una settimana di luglio a Lampedusa
  • Valeria su “Per fortuna è durata poco”. Due settimane in un istituto professionale del trevigiano
  • Fabrizio su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda

Copyright storiAmestre © 2023

Il sito storiAmestre utilizza cookie tecnici ed analytics. Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra in linea con la nuova GDPR.Accetto Ulteriori informazioni
Aggiornamento privacy e cookie (GDPR)

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA