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Renzo Rivis

Una risposta pubblica all’assessore del Comune di Venezia Renato Boraso. A proposito di “progetti di viabilità” 

27/05/2021

di Piero Brunello, Fabio Brusò, Renzo Rivis, Giorgio Sarto

L’assessore alla mobilità del Comune di Venezia ha rilasciato una intervista, pubblicata dal Gazzettino, in cui, riferendosi alle richiesta di una viabilità alternativa lungo i meandri del Rio Cimetto avanzata da 21 associazioni cittadine, parla di “pseudo-Comitati” e di “fiabe”. Di seguito la lettera pubblica di risposta, scritta da chi sta sostenendo la mobilitazione promossa da associazioni, cittadine e cittadini per una viabilità alternativa lungo i meandri del Rio Cimetto, con una difesa dei Comitati e delle loro controproposte concrete e fattibili, e una precisazione su che cosa significhi e “mobilità” e a chi dovrebbero essere tenuti a rispondere gli amministratori pubblici.

Egregio assessore Boraso,

le scriviamo dopo aver letto la sua intervista, pubblicata sul Gazzettino del 26 maggio. Cominciamo dalle ultime tra le sue parole riportate: che cosa direbbe se qualcuno la chiamasse “pseudo-assessore”? E allora perché si permette di chiamare “pseudo-comitati” gruppi di cittadini che da anni difendono i meandri del Rio Cimetto? Certo questi comitati non riscuotono la fiducia del sindaco, che ha affidato a lei l’incarico di assessore, ma hanno fatto ben di più: si sono associati liberamente per tutelare beni collettivi, non raccontano “fiabe”, come lei sostiene nell’intervista, ma esprimono la loro posizione in forma argomentata, avanzando controproposte concrete e fattibili. Quando avrà un po’ di tempo, si documenti con gli interventi pubblicati su storiamestre.it, sito dell'associazione storiAmestre. Altre venti associazioni, a partire dall’associazione I Sette Nani che ben conoscono la zona operando alla Cipressina, hanno fatto sentire la loro voce come dimostra l’ampio successo della manifestazione promossa il 24 aprile scorso da “Cittadinanza attiva Chirignago Zelarino”.

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La viabilità Brendole-Gazzera-Castellana e la salvaguardia dell’area di Rio Cimetto. Cronache dell’estate 2020 

12/09/2020

di Renzo Rivis e Giorgio Sarto

Continuiamo a documentare l’impegno per la salvaguardia dell’area dei meandri del Rio Cimetto all’interno del progetto del Parco Fluviale del Marzenego. Mentre fervono lavori (anche a ridosso della tangenziale) e inaugurazioni in fase pre-elettorale, ribadiamo le richieste avanzate con la Petizione firmata da 614 cittadine e cittadini e sostenuta da 21 associazioni, in vista di una viabilità Brendole-Gazzera-Castellana alternativa al progetto attuale, che conservi e valorizzi una preziosa area ambientale.

La vicenda delle attività e delle iniziative per la salvaguardia della preziosa area che comprende i meandri del Rio Cimetto, che abbiamo presentato su questo sito in marzo e in giugno, ha avuto un nuovo passaggio l’8 luglio 2020, con la riunione tra alcuni dei promotori e firmatari della Petizione per la realizzazione del Parco del Marzenego e l’Amministrazione Comunale, nella persona dell’Assessore Renato Boraso. Come è avvenuto per le cronache e resoconti precedenti, riportiamo qui i contenuti della riunione per la trasparenza e pubblicità che caratterizza tutta la iniziativa dal basso per il Parco Fluviale del Marzenego.

Meandri Rio Cimetto, anno 2007

Meandri Rio Cimetto, anno 2020

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La Petizione per il Parco fluviale. Secondo aggiornamento

14/06/2020

di Carlo Cappellari, Renzo Rivis, Giorgio Sarto

Ritorniamo sulle vicende della petizione perché il Parco fluviale del Marzenego sia varato con una viabilità alternativa a quella prevista al momento, evitando di alterare proprio il paesaggio creato dai meandri del rio Cimetto che si vuole salvaguardare. Promossa da quindici associazioni (tra cui storiAmestre) e firmata da 614 cittadini e cittadine, la petizione ha nel frattempo guadagnato altre adesioni: il coordinamento coinvolge ore 21 associazioni. Il 3 giugno, i promotori della petizione hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa le osservazioni alla variante urbanistica che hanno depositato in Comune. 

Dopo la delibera n. 18 del 5 marzo 2020 sulla realizzazione di un Parco fluviale del Marzenego, di cui abbiamo già riferito, l’attività del comitato che ha presentato la Petizione al Consiglio comunale per attuare il Parco e la proposta di viabilità alternativa nell’area dei meandri del Rio Cimetto non si è fermata.

Da un lato è continuata con l’incontro tecnico con l’assessore Boraso di cui pure abbiamo dato conto a fine marzo; dall’altro si è ottenuto che la Soprintendenza, dopo la nostra segnalazione e dopo avere effettuato un sopralluogo, inviasse una lettera al Comune (si può leggere cliccando qui) per indicare di “allontanare la nuova strada dai meandri e dall'area del Rio Cimetto”; in terzo luogo si è lavorato per l’estensione delle realtà associative coinvolgendone altre sei e arrivando, quindi, a un coordinamento di 21 associazioni.

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La Petizione per il Parco fluviale. Un aggiornamento

25/03/2020

di Giorgio Sarto e Renzo Rivis, a cura di Carlo Cappellari

Ritorniamo sulle vicende della petizione promossa da quindici associazioni (tra cui storiAmestre) e firmata da 614 cittadini e cittadine perché il Parco fluviale del Marzenego sia varato con una viabilità alternativa a quella prevista al momento, evitando di alterare proprio il paesaggio creato dai meandri del rio Cimetto che si vuole salvaguardare. Il 9 marzo, i portavoce Giorgio Sarto e Renzo Rivis hanno incontrato l’assessore del Comune di Venezia Renato Boraso. Ecco un loro resoconto sintetico.

Il 9 marzo 2020 Giorgio Sarto e Renzo Rivis incontrano come portavoce della Petizione per il Parco del Marzenego l’assessore Renato Boraso – come quest’ultimo aveva chiesto pubblicamente al primo firmatario Giorgio Sarto nel corso della riunione della V e IV commissione consigliare il 27 feb. – nei suoi uffici presso il Municipio di Mestre, per discutere della Petizione e in particolare per analizzare la compatibilità e le alternative della viabilità Brendole-Gazzera-Castellana nei poco più dei 600 metri afferenti alla pregevole area dei meandri del rio Cimetto.

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