di Mirella Vedovetto
Ore 9.20. Arrivando in bicicletta in stazione a Mogliano Veneto sento dall'altoparlante annunciare la partenza dal binario 1 del treno per Venezia, la voce continua dicendo che subito in coda arriverà un altro regionale per Venezia. Capisco che ci dev'essere stato qualche ritardo. Parcheggio la bici in uno spazio tra un intrico di altre biciclette, e corro per il sottopassaggio pedonale, timbro il biglietto che per fortuna avevo già in borsa. Tolgo gli auricolari del lettore mp3 e mi preparo a godermi la scena. Infatti mi avvicino a un gruppetto di uomini e donne, 6 o 7, lavoratori sui 40 anni, tutti volti già visti nei molti anni da pendolare, che affrontano a viso aperto un paio di poliziotti ferroviari.