di Matteo Melchiorre
Buone feste di fine anno da storiAmestre. All’interno di un racconto, il nostro amico Matteo Melchiorre riprende un discorso tenuto durante un incontro al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto il 10 novembre 2017. L’occasione veniva da una domanda: “A cosa servono gli archivi?”. Si capisce che le risposte sono più d’una, ma “il sugo della questione” è che “le vicende umane sono indocili, complesse e non sempre pienamente comprensibili alla luce dei residui che esse ci hanno lasciato in mano”. Per questo abbiamo bisogno di strumenti che ci facciano “captare delle luci lontane, che vengono da una Lapponia a noi ignota e che proprio per questo, sissignori, ci emozionano”. Chi volesse leggere più comodamente, può scaricare il testo – arricchito da alcune illustrazioni – cliccando qui.
Giorni corti e neve ghiacciata
Proprio oggi, 13 dicembre, Santa Lucia, dovrebbe essere il giorno più corto che ci sia. Dicono gli esperti del cielo e degli astri che le cose non stanno esattamente a questo modo, dato che il giorno più corto dell’anno cade nel solstizio d’inverno, il 21 o 22 dicembre. Ma è pur vero che a Santa Lucia la notte cala con circa tre minuti d’anticipo rispetto al solstizio. Il che significa che oggi, Santa Lucia, è il giorno nel quale l’oscurità è più impaziente di arrivare e la luce ha più fretta di andarsene.
E poi c’è anche questa neve che è venuta il 10 dicembre, ed era una neve che cadeva minutissima e leggera, la quale poi, il giorno 11, ha buttato in pioggia; pioggia che a sua volta si è come vaporizzata in una nebbia densa il giorno 12. E oggi, che è il 13, la nebbia si è un poco alzata e ha svelato una giornata cruda sottozero; la nevaglia sfatta dalla pioggia è perciò divenuta stamattina una placca di ghiaccio antipaticissima.