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Mario Infelise

“La libre communication des pensées et des opinions…”. Dopo il 7 gennaio 2015

14/01/2015

di Mario Infelise

Dopo quanto accaduto a Parigi e in Francia il 7 e 9 gennaio, abbiamo chiesto ad alcuni amici di mandarci un loro contributo, in segno di condanna degli attentati, di solidarietà per le vittime, e allo stesso tempo per superare i sentimenti di paura e isolamento che questi tragici avvenimenti provocano e cercare di scambiare idee su quel che sta accadendo e sulle conseguenze che ne deriveranno. Mario Infelise è stato il primo a raccogliere il nostro invito, riflettendo storicamente su uno degli aspetti della vicenda, e cioè sul tema della libertà di espressione.

Ancora a caldo è difficile comprendere tutte le implicazioni di quanto è successo. Emerge invece a pieno la sgradevolezza di un insieme, in cui tende ad assumere evidenza soprattutto il peggio. Basta leggere i commenti dei lettori ai giornali on-line, da qualsiasi parte provengano, per non riuscire a vedervi niente di buono. E anche quando si evitano i luoghi comuni più truci, è difficile uscire dalla retorica. Sì, d’accordo: “Je suis Charlie”, ma di fatto la sensazione prevalente è che abbiano vinto gli altri. Dove gli altri sono i fautori della guerra santa o della crociata, ovvero dell’intolleranza da una parte e dall’altra. Oppure – ed è questo forse l’aspetto più problematico – quelli che invocano la misura e che la satira va bene, ma più di tutto conta il rispetto.

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Archiviato in:La città invisibile, Mario Infelise Contrassegnato con: Charlie Hebdo, intervento, libertà di stampa, Parigi

Discorso di fine anno. Sull’Italia del Settecento

31/12/2013

Un testo di Giuseppe Maria Galanti che era piaciuto a Vincenzo Antonio Formaleoni tanto da farlo suo, a cura di Mario Infelise

Ecco la nostra strenna di fine anno, con tanti auguri per quello nuovo. Pubblichiamo un testo dell’illuminista napoletano Giuseppe Maria Galanti che ebbe la ventura di finire nelle mani del veneziano Vincenzo Antonio Formaleoni. Nella sua introduzione, Mario Infelise ne ricostruisce le vicende editoriali e ne mette in luce alcuni degli aspetti più interessanti. Data la lunghezza del testo, rendiamo disponibile qui di seguito l'introduzione di Infelise e alcuni brani di Galanti (tratti dal capitolo dedicato a Carattere, arti, letteratura, religione, lingua, usi e costumi degli italiani); chi volesse leggere la versione integrale, può scaricare il testo in formato pdf cliccando qui.

Uno sguardo di fine Settecento sull’Italia, di Mario Infelise

Con Internet capitano curiose sorprese. Conoscevo lo scritto che qui si propone come opera di Vincenzo Antonio Formaleoni (1752-1797), romanziere ed editore veneziano di origine piacentina con ampi interessi geografici, che l’aveva anteposta con il titolo enciclopedico di Discorso preliminare sopra l’Italia alla sua Topografia veneta, una dettagliata descrizione geografica dello stato veneto pubblicata nel 1787 a Venezia.

[Leggi di più…] infoDiscorso di fine anno. Sull’Italia del Settecento

Archiviato in:Giuseppe Maria Galanti, La città invisibile, Mario Infelise, Vincenzo Antonio Formaleoni Contrassegnato con: costumi degli italiani, editoria, geografia, Illuminismo, intervento, storiografia, strenna

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