di Maria Luigia Guaita
In occasione del settantesimo anniversario, riprendiamo il ricordo dell’8 settembre 1943 di Maria Luigia Guaita (1912-2007), partigiana a Firenze, nelle fila del Partito d’Azione. Fu lei, all’alba dell’11 agosto 1944, a percorrere il centro della città per portare gli ordini e le comunicazioni relative all’inizio dell’insurrezione e all’avvio del governo del CLN toscano in città. I suoi ricordi relativi al periodo 8 settembre 1943-11 agosto 1944 furono pubblicati per la prima volta nel 1957, quindi ebbero una seconda edizione ampliata nel 1975 (sempre per l’editore Nuova Italia).
Ricordo confusamente l’otto settembre.
Una giornata d’attesa come tante altre, poi la radio alle diciannove e quarantacinque trasmise il comunicato di Badoglio. Attraverso le finestre aperte nella sera estiva le voci della radio si sommavano creando una sonorità ovattata che sembrava non aver limiti.
Apparecchiavo la tavola per la cena. Le prime parole che la voce di Badoglio pronunciò mi trattennero incerta: «Il Governo Italiano, riconosciuta l’impossibilità di continuare l’impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta».