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Maria Giovanna Lazzarin

“Ben servio de fossi de fontane…”. Dal convegno di Castelfranco Veneto

14/11/2019

di Maria Giovanna Lazzarin

Pubblichiamo il testo dell’introduzione fatta dalla nostra amica e socia Maria Giovanna Lazzarin alla sessione pomeridiana del convegno L’acqua è finita. Il futuro delle risorgive e dei fiumi di risorgiva (Castelfranco Veneto 26 ottobre 2019), che era intitolata “Dal dire al fare: agricoltura e pratiche per risparmiare l’acqua”.

Premessa

Vi chiederete come mai un’associazione di storici e appassionati di storia si occupi di un tema così legato al presente e al futuro come è quello dell’acqua. Noi pensiamo che in questo momento storico in cui la realtà è sempre più artificiale e virtuale sia indispensabile l’andare a vedere.

Sorgente del Marzenego Coriolo a Resana, foto di Mario Tonello

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Archiviato in:Acque alte a Mestre e dintorni, Centro documentazione città contemporanea, Maria Giovanna Lazzarin Contrassegnato con: convegno, intervento, L'acqua è finita

La scuola del Sessantotto, così lontana, così vicina

19/10/2019

di Maria Giovanna Lazzarin

Pubblichiamo l’intervento che la nostra amica e socia Giovanna Lazzarin ha tenuto durante l’incontro Quel vento soffia ancora? Cinquant’anni di cambiamenti nella scuola organizzato da storiAmestre, Movimento di Cooperazione Educativa e Gruppo di lavoro Via Piave 67 l’8 ottobre 2019.

1. Comincerò il mio intervento raccontando un mistero che mi portavo insoluto da quasi sessant’anni. Allora frequentavo la prima media (anno scolastico 1961-62) e verso la fine dell’anno l’insegnante di lettere ci presenta una signorina che doveva farci dei quiz: si trattava di rispondere a delle domande, ricordo anche delle figure geometriche che dovevamo confrontare. Volevo fare bella figura e mi impegnai molto. Mi aspettavo che questa signorina ci portasse i risultati e rimasi molto delusa quando capii che l’attesa era vana. Ma l’anno successivo tre ragazzi della nostra classe, quelli più divertenti e simpatici che mi aiutavano a sopportare la noia della scuola, scomparvero dalla classe. Sentii dire che erano stati spostati in un’altra. 

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Breve storia della ditta Paolo Morassutti, affossata da manovre finanziarie. Una lettura

25/05/2019

di Maria Giovanna Lazzarin

Sulla scia dell’intervista ad Aldo Antole, Maria Giovanna Lazzarin ha rinfrescato alcuni ricordi di bambina e preso in mano un libro che ripercorre la storia dell’impresa commerciale della famiglia Morassutti per capire meglio com’era nata e come era finita la ditta, e in che modo Michele Sindona era entrato in queste vicende.

La mia nonna paterna aveva un grande motivo di orgoglio: essere stata tra le due guerre la sarta della signora Morassutti. Questo la collocava tra le migliori sarte di Belluno. Solo lei poteva tagliare le stoffe, le sue lavoranti, compresa mia mamma, no. A me disse subito: “Ti si ciompa, no sta tocar a forfe!” [”Sei mancina, non toccare la forbice!”].

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«Una pentola a pressione» ad «alta professionalità». Gli ultimi anni della ditta Paolo Morassutti

18/05/2019

Maria Giovanna Lazzarin intervista Aldo Antole

Il 9 marzo 2019 Maria Giovanna Lazzarin ha intervistato ancora Aldo Antole a proposito della sua esperienza di lavoro presso la ditta Paolo Morassutti, nei primi anni Ottanta, quando l’azienda attraversava un periodo di crisi e si avviava alla chiusura. Scoprendo che questo esito fu legato a uno dei più grandi scandali della storia della repubblica italiana: le manovre del faccendiere Michele Sindona.

Le insegne dei negozi Morassutti, specializzati in ferramenta e oggetti per la casa, fanno parte dei paesaggi urbani che ricordo. Per decenni spiccarono in molte città e cittadine, soprattutto in Veneto, ma anche in molti altre regioni italiane. Sapevo che Aldo Antole aveva lavorato per quella ditta nei primi anni Ottanta, e l’ho intervistato mossa da due curiosità: che cos’era la Paolo Morassutti a Belluno, nel Veneto e oltre; perché a un certo punto, invece di sviluppare i suoi bei negozi, scomparve. Oggi la Morassutti è ricordata come una impresa all’avanguardia e una capostipite degli attuali grandi “centri bricolage”.

(mgl)

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“Andare dal prete a procurarsi i dati”. Un’intervista sulle trasformazioni del commercio negli ultimi quarant’anni (seconda parte)

17/02/2019

Maria Giovanna Lazzarin intervista Aldo Antole

Seconda parte dell’intervista che la nostra amica e socia Maria Giovanna Lazzarin ha fatto ad Aldo Antole, che a partire dai primi anni Ottanta seguì l’ingresso della società di commercio all’ingrosso M. Guarnier spa nel settore del commercio al dettaglio.

Dal discount al  supermercato al centro commerciale con l’ipermercato, scegliere il luogo dove aprire, category manager per sceglire l’assortimento e marketing mix per guadagnare, “occupare la piazza”, rapporti con i concorrenti: scontrarsi o mettersi d’accordo… (Per leggere la prima puntata, cliccare qui.)

Dal discount al supermercato

MGL: Voi avete fatto il salto verso il dettaglio e poi?

AA: Nel giro di una decina d’anni, una volta raggiunta una certa quantità, fra 15-20 punti vendita, e quindi un certo tipo di fatturato abbiamo detto: “OK, questo fatturato ci permette di sopravvivere e sviluppare la catena”. E abbiamo cominciato a pensare al supermercato, un passo merceologicamente complicato, perché un conto è gestire 1000 prodotti, di cui 3-400 a rotazione – il panettone si vende solo a Natale – un conto 3000/4000 come nel supermercato di allora.

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“Metalmeccanici, no casolini”. Un’intervista sulle trasformazioni del commercio alla fine del Novecento (prima parte)

10/02/2019

Maria Giovanna Lazzarin intervista Aldo Antole

La nostra amica e socia Maria Giovanna Lazzarin ha intervistato Aldo Antole che a partire dai primi anni Ottanta seguì l’ingresso della società di commercio all’ingrosso M. Guarnier spa di Belluno nel settore del commercio al dettaglio. La trascrizione dell’intervista è molto lunga, ne presentiamo qui la prima parte, appuntamento tra qualche giorno per la seconda.

Logiche di prezzo, organizzazione e tecniche di vendita, dall’ingrosso al dettaglio sotto forma di  discount: impiegare qualcuno che non sappia niente del lavoro che fa… Un contributo a una ricerca collettiva in corso.

La M. Guarnier spa è stata ed è un’azienda leader nel commercio all’ingrosso e una delle principali realtà aziendali bellunesi. Fondata il 31 agosto del 1920 da Marino Guarnier e Francesco Terribile, l’impresa ha sviluppato una forte presenza nell’ambito della distribuzione organizzata, in una dimensione commerciale e organizzativa che abbraccia diverse province del Veneto e del Trentino, con un forte radicamento su Belluno.

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