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Luca Pes

Beni comuni. Storia e presente: 9 ottobre 2015

08/10/2015

di sAm

Ricordiamo il primo incontro del ciclo Beni comuni. Storia e presente presentando gli abstract delle relazioni di Giacomo Bonan e Lucio Sponza. L’appuntamento è per venerdì 9 ottobre, presso la biblioteca di Marghera, dalle ore 16,30.

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Archiviato in:Agenda, Giacomo Bonan, La città invisibile, Luca Pes, Lucio Sponza Contrassegnato con: beni comuni, storiografia

Orologi, binari e telefoni: come scoppia una guerra mondiale

24/05/2015

di Luca Pes

Pubblichiamo uno dei saggi di Luca Pes contenuti nel volume Guerra mondiale, racconti nazionali. La prima guerra mondiale nei libri di scuola in Europa, con suggerimenti di letture e di film, a cura di Piero Brunello e Luca Pes, Comune di Venezia, Venezia 2015, frutto dell’iniziativa per il centenario della prima guerra mondiale promossa da storiAmestre e Itinerari educativi del Comune di Venezia nel marzo 2014. Scopo del saggio di Pes è offrire una “visione laterale” della guerra: rivedere il racconto dello scoppio del conflitto, sulla base della storiografia esistente, sottolineando il ruolo giocato da innovazioni come la ferrovia, il fuso orario, il telefono… Tutte novità che sembravano dover contribuire alla pace e invece ebbero un ruolo cruciale nello strutturare gli eventi e preparare una “macchina” di distruzione inarrestabile.

La cronistoria della crisi del 1914 – dall’assassinio di Sarajevo, alla dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia, all’allargamento del conflitto – rivela la rapidità con cui una serie di decisioni hanno portato allo scoppio di una guerra mondiale. I protagonisti sono imprigionati in una logica perversa. È una guerra che scoppia anche per cause tecniche. La maggior parte delle potenze aveva preparato nei dettagli una macchina militare, basata su previsioni pessimistiche e sul sospetto, che una volta azionata non potesse essere fermata. È un contesto in cui la tecnologia e le potenti nuove forme di comunicazione hanno certo contribuito a strutturare l’evento, sottraendo agli uomini un controllo pieno.

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Archiviato in:La città invisibile, Luca Pes Contrassegnato con: guerra, prima guerra mondiale, storiografia

Venezia salvata da due ungaro-austriaci? Pagine dal Quaderno 12

06/04/2014

di Luca Pes

In occasione della presentazione del Quaderno 12 del 7 aprile 2014, riprendiamo alcune pagine del saggio di Luca Pes che chiude il libro: Venezia salvata da due ungaro-austriaci? Il Quarantotto tra ammutinamento e resa. Nel suo saggio, Pes riflette sulle scelte compiute dai protagonisti austriaci degli eventi del marzo 1848, in particolare quelle del governatore militare Zichy, che accettò di ritirare le truppe e per questo in seguito sarebbe stato accusato e condannato per tradimento. Le testimonianze di parte austriaca lasciate da Anton von Steinbüchel, Georges de Pimodan e dal tenente Gustav citate da Pes sono pubblicate (in traduzione italiana) nel Quaderno stesso. Già nel marzo 2012 avevamo presentato sul nostro sito alcune pagine del Quaderno, che si possono vedere cliccando qui.

In questo saggio, tentiamo di costruire un racconto della rivoluzione veneziana da un punto di vista austriaco. È una storia di marinai, arsenalotti, soldati, principesse, governatori e comandanti. A questi ultimi, in genere, viene attribuito un ruolo importante, ma più per la facilità con cui hanno ceduto, spiegata in termini di debolezza, fungendo spesso solo da contraltare all’abilità di iniziativa dei rivoluzionari italiani. Qui, invece, abbiamo cercato di restituire a questi personaggi capacità di visione e di scelta, all’interno delle contraddizioni dell’impero di allora, travolto da eventi straordinari. I due governatori, Alois Palffy e Ferdinand Zichy, austriaci di nazionalità ungherese, diventano protagonisti nel salvare Venezia dai bombardamenti e dalla repressione militare che la logica alla Joseph Radetzky avrebbe voluto imporre. […]

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Archiviato in:Luca Pes, Quaderni Contrassegnato con: 1848, pagine scelte, storiografia, Venezia

13. Acque alte a Mestre e dintorni

09/03/2013

Storie, luoghi, persone (2006-2011)

a cura di M. Luciana Granzotto e M. Giovanna Lazzarin

con contributi di: Giuseppe Baldo, Piero Brunello, Luigi D'Alpaos, Lorenzo Del Rizzo, Andrea Ferialdi, Claudio Pasqual, Alessandro Pattaro, Luca Pes, Pino Sartori, Francesco Vallerani, Giannarosa Vivian, Michele Zanetti, Claudio Zanlorenzi e numerose testimonianze raccolte dalle curatrici.

Uscita: marzo 2013, 184 pagine, 14 euro

Le alluvioni di terraferma che fin dall’Ottocento coinvolgevano ampie zone della terraferma veneziana sono un fenomeno conosciuto. Ma dal settembre 2006 e 2007 si sono verificati così estesi allagamenti e danni tanto ingenti ai quartieri urbani e alla zona industriale, da mobilitare persone e istituzioni. Dal 2008 storiAmestre ha cominciato a riflettere su ciò che era accaduto in quei giorni ai quartieri della terraferma veneziana e ai comuni di cintura investiti, con tempi e intensità diverse, dalla stessa emergenza. C’era inizialmente la curiosità di capire come un evento straordinario fosse riuscito ad attivare l’energia delle persone, in un momento storico in cui sembra esserci una forte disaffezione verso la cosa pubblica.

Tante erano le domande: Quali ne sono le cause? Quali forme di sapere del territorio vengono messe in gioco? Come agiscono le persone di fronte a un evento straordinario? Quale ruolo svolgono le istituzioni? Quale sviluppo si può pensare per un futuro sostenibile del territorio e delle sue acque?

Le risposte sono raccolte nei sei capitoli del libro, opera di studiosi di diversa esperienza: geografi come Francesco Vallerani, geologi come Aldino Bondesan, ambientalisti come Michele Zanetti, storici come Piero Brunello e Luca Pes, ingegneri idraulici come Luigi D’Alpaos, oltre a tecnici dei Consorzi di bonifica e agli esponenti dei diversi Comitati. Le curatrici hanno poi raccolto notizie ed esperienze di altre venticinque persone che in questi anni sono state alle prese con le conseguenze di alluvioni.

Archiviato in:Acque alte a Mestre e dintorni, Alessandro Pattaro, Andrea Ferialdi, Centro documentazione città contemporanea, Claudio Zanlorenzi, Francesco Vallerani, Giannarosa Vivian, Giuseppe Baldo, Lorenzo Del Rizzo, Luca Pes, Luigi D'Alpaos, Maria Giovanna Lazzarin, Maria Luciana Granzotto, Michele Zanetti, Piero Brunello, Pino Sartori, Quaderni Contrassegnato con: alluvione, intervento, intervista, ricordi, storiografia

Rivolta, tradimento e racconto. Pagine dal Quaderno 12

28/03/2012

a cura di sAm

Alla vigilia della prima presentazione pubblica del Quaderno 12 “Rivolta e tradimento. Sudditi fedeli all’imperatore raccontano il Quarantotto veneziano”, presentiamo alcune pagine tratte dall’introduzione di Piero Brunello, dai testi di Anton von Steinbüchel, di  Ferdinand von Zichy e di Georges de Pimodan, e dal saggio di Luca Pes.

L’Ungaro voleva esser libero, ma oppressore dello Slavo e del Valacco. Il Viennese voleva esser libero, ma opprimere e lo Slavo e il Valacco, e l’Ungaro stesso e l’Italiano.

Carlo Cattaneo, Dell’insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra. Memorie (edizione a cura di M. Meriggi, Feltrinelli, Milano 2011, p. 240).

1. Dall’Introduzione, di Piero Brunello

Tre racconti

La caduta del governo austriaco a Venezia nel marzo del 1848 fu inaspettata. La sera della domenica, dal suo ufficio nelle Procuratie nuove, il governatore civile conte Palffy si affacciò a una finestra che dava su piazza San Marco e annunciò la costituzione. Tre giorni dopo, la mattina del mercoledì, l’Arsenale era in mano alla Guardia civica e dopo poche ore il conte Zichy, governatore militare della città, sottoscrisse la capitolazione.

Fin da subito si formarono almeno tre racconti. Il primo diceva che era stato un miracolo della Madonna. Il secondo, che si trattava di una rivoluzione politica. Il terzo denunciava il tradimento dei funzionari e degli ufficiali asburgici.

[Leggi di più…] infoRivolta, tradimento e racconto. Pagine dal Quaderno 12

Archiviato in:Luca Pes, Piero Brunello, Quaderni, sAm Contrassegnato con: 18 marzo, 1848, Venezia

12. Rivolta e tradimento

22/03/2012

Sudditi fedeli all'imperatore raccontano il Quarantotto veneziano

a cura di Piero Brunello, con un saggio di Luca Pes

Testi di: Gabriel Buday, Tenente Gustav, Georges de Pimodan, Anton von Steinbüchel, Ferdinand von Zichy

Uscita: marzo 2012, 160 pp., 14 euro

La caduta del governo austriaco a Venezia nel marzo del 1848 fu improvvisa. Fin da subito si formarono almeno tre racconti. Il primo diceva che era stato un miracolo della Madonna. Il secondo che si trattava di una rivoluzione politica. Il terzo denunciava il tradimento dei funzionari e degli ufficiali asburgici. Presentando i diversi punti di vista sulle giornate di marzo 1848, questo libro vuole sperimentare modi di raccontare il Risorgimento a un pubblico di cittadini europei e a un’Italia sempre più multiculturale, mettendo al centro dell’osservazione i conflitti di valori, gli individui e le loro relazioni sociali e famigliari, le complesse e intrecciate appartenenze linguistiche, culturali e nazionali.

La prima presentazione pubblica si terrà il 31 marzo, a Mestre, presso il Centro Culturale Candiani.

[Leggi di più…] info12. Rivolta e tradimento

Archiviato in:Luca Pes, Piero Brunello, Quaderni Contrassegnato con: 1848, Anton von Steinbüchel, Ferdinand von Zichy, Gabriel Buday, Georges de Pimodan, Tenente Gustav, Venezia

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