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Giulia Brunello

Alcune lezioni dall’Italia (degli anni Ottanta)

31/05/2018

di Colin Ward

In vista della giornata di studi organizzata da storiAmestre e Laboratorio Libertario (con la collaborazione della Società Italiana di Storia del Lavoro), che avrà luogo il 2 giugno, pubblichiamo un testo che lo studioso britannico Colin Ward (1924-2010) pubblicò alla fine degli anni Ottanta, sotto il titolo A Few Italian Lessons, a nostra conoscenza inedito in Italia. Ward riflette sulla crescita della disoccupazione provocata dalla crisi dell’industria britannica, e sulle possibili prospettive, in un contesto in cui “l’occupazione di massa cede il passo al lavoro autonomo”. Trova quindi un modello da discutere nell’Italia “delle piccole aziende” sbocciata in quegli anni. Ne viene fuori l’immagine ottimista di una cultura del lavoro autonomo, che, nel mondo della produzione, si traduce in capacità imprenditoriali e di adattamento che non hanno corrispettivi nella cultura del movimento operaio britannico. Ward peraltro era interessato anche alle forme della città che scaturiscono da una certa organizzazione sociale e del lavoro.

Riletto oggi, questo testo suscita alcuni interrogativi: in che modo l’autonomia delle piccole imprese si misura con la dipendenza dal credito e dai committenti notata dallo stesso Colin Ward? quali piccole aziende hanno retto al tempo e quali no, e a quali condizioni? Infine, in che modo la rivendicazione dell’autonomia, così importante per Colin Ward, può aiutarci a osservare e discutere le ulteriori trasformazioni delle forme di lavoro avvenute negli ultimi trent’anni?

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Archiviato in:Colin Ward, Giulia Brunello Contrassegnato con: autonomia, storia del lavoro, urbanistica

Un gruppo di donne che fonda un’associazione. Dallo “spunti-no” del 10 dicembre 2015

30/01/2016

di Giulia Brunello

Pubblichiamo il testo del discorso con cui Giulia Brunello ha introdotto lo “spunti-no storico” del 10 dicembre 2015, durante il quale Luisa Colio ha parlato dei cambiamenti della città metropolitana osservato dal Centro Internet di Marghera gestito dall’associazione “lecalamite”. Giulia Brunello è una delle socie de “lecalamite”, di cui Luisa Colio è presidente.

È una bella occasione poter presentare qui oggi l’associazione lecalamite, di cui faccio parte dal 2008. In questa breve introduzione dirò due parole sulla nostra storia, per raccontarvi un po’ di noi, immaginando che qualcuno di voi non ci conosca. Una precisazione: parlo sempre di “noi”, ma quando racconto dei primi anni di vita dell’associazione mi riferisco al gruppo “storico”, di otto-nove donne, mentre oggi siamo ufficialmente in quattordici. Qualcuna va, qualcuna viene, ci sono new entries o socie che si trasferiscono lontano e con cui ci si vede solo alle feste.

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Archiviato in:Giulia Brunello Contrassegnato con: intervento, lecalamite, Marghera, Mestre, spunti-ni storici

Forme di socialità del movimento operaio: le “serate” anarchiche a São Paulo (1900-1930)

27/12/2013

di Giulia Brunello

Pubblichiamo il testo dell’intervento tenuto da Giulia Brunello il 28 novembre 2013, in occasione del secondo “spunti-no storico” di storiAmestre, edizione autunno 2013.

1. Oggi il panorama del movimento anarchico a São Paulo è frammentato. Esistono vari gruppi che si dichiarano anarchici: quello che si interessa di ecologia, quello punk, quello che si occupa anche di questioni sociali, quello puramente teorico, e così via. Il più importante e antico è quello del Centro de Cultura Social (CCS). Fondato nel 1933, e ancora oggi attivo, promuove attività di divulgazione e impegno sociale; mette a disposizione di altri gruppi la propria sede per incontri e dibattiti, in cui si discute di svariati temi, anche non prettamente militanti; collabora con altri gruppi di São Paulo e Santos (la città portuale di São Paulo) come la Biblioteca Terra Livre, l’Ativismo ABC, il gruppo Carlo Aldegheri. 

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8 e 18 marzo festeggiati assieme. Notizie da San Paolo del Brasile

30/03/2012

di Giulia Brunello

Ancora su anniversari, modi di commemorare, di festeggiare, di ripensare ideali e pratiche rivoluzionarie: riceviamo da São Paulo, e pubblichiamo.

1. Sabato 17 marzo io e Matteo siamo andati assieme a tre compagni del Centro de Cultura Social di São Paulo, alla cinemateca di Santos, città portuale a 60 km di distanza, dove il Núcleo de estudos libertários Carlo Aldegheri aveva organizzato la proiezione del film Louise Michel: la rebelle. L’iniziativa si presentava come “un omaggio” ai 95 anni di “protagonismo femminile” a partire dalla prima Giornata internazionale della donna, e contemporaneamente ai 141 anni dalla Comune di Parigi: 8 marzo e 18 marzo festeggiati insieme.

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