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Giannarosa Vivian

Con le pinne (fucile) ed occhiali. No al Pat, 15 ottobre 2011

07/01/2012

di Giannarosa Vivian

Giannarosa Vivian ha partecipato alla manifestazione del 15 ottobre 2011 per protestare contro il Pat del Comune di Venezia organizzata da cittadini e associazioni locali. Qui di seguito la cronaca di quella mattina.

1. Portare con sé ciambelle salvagente di plastica, pinne colorate e maschere da sub. Oggetti che di solito tiriamo fuori a inizio estate e alla fine delle vacanze tornano in ripostiglio, e che invece in un prossimo futuro dovranno essere tenuti a portata di mano. Oggetti simbolici – ma neanche poi tanto – della realtà che si prospetta a chi andrà ad abitare nell’area compresa tra l’aeroporto Marco Polo di Tessera, il fiume Dese, e la bretella che collega la zona di Marcon-Dese alla via Triestina: cioè ai futuri abitanti di Tessera City. Oltre che agli attuali abitanti della zona.

Il volantino che riporto (cliccare qui per visualizzarlo) è stato scritto da Fabrizio Zabeo, portavoce del Comitato Allagati di Favaro Veneto, una delle zone del territorio veneziano regolarmente colpite dagli allagamenti. La manifestazione di oggi è promossa da più di trenta tra associazioni ambientaliste e comitati attivi a Venezia, Mestre, terraferma ed estuario.

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Quel giorno era festa. Un ricordo del 4 novembre 1966

24/11/2011

di Francesco Zane, a cura di Giannarosa Vivian

Domenica 20 novembre 2011 Giannarosa Vivian ha incontrato Francesco Zane a Mirano, e ha raccolto il suo ricordo dell’alluvione. Zane abitava, e abita tuttora, a Venezia. Le tre foto che illustrano il testo sono state scattate da Zane in quegli stessi giorni subito dopo l’alluvione.

1. Il 4 novembre del 1966 era festa nazionale. Quel giorno sarei dovuto andare al collegio navale “Morosini” a una manifestazione per l’anniversario della vittoria della prima guerra mondiale. Nel 1966 frequentavo la seconda magistrale all’istituto “Niccolò Tommaseo”, a Venezia, nella zona che si trova tra San Giovanni e Paolo e San Lorenzo. Il professore di ginnastica ci teneva molto che ci fosse una rappresentanza di studenti della mia scuola, una trentina in tutto. A questa cerimonia dell’alzabandiera avrei dovuto andarci con mio fratello, che ha un anno meno di me. Lui era in prima magistrale, io in seconda.

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Come fosse ieri. Elisabetta De Poli ricorda il 4 novembre 1966

12/11/2011

di Elisabetta De Poli, a cura di Giannarosa Vivian

Elisabetta “Lisetta” De Poli racconta alla nipote Giannarosa l’alluvione del 4 novembre 1966. All’epoca abitava a Pellestrina, sestiere Zennari, località Capitello. La redazione ribadisce l’invito già lanciato dal Centro di documentazione sulla città contemporanea sin dal 2007: mandateci ricordi, testimonianze, immagini e riflessioni relative agli eventi del 1966 e in generale a alluvioni e "acque alte".

1. Sono passati tanti anni dal 4 novembre del 1966 ma ricordo come fosse ieri, sono cose che non si dimenticano. Il giorno prima era sempre piovuto de longo. Era venuta su l’acqua, ma dopo si era abbassata. Non sembrava peggio del solito, era un’acqua alta come sempre. Per noi era una cosa talmente normale che ormai non ci si spaventava più perché, si sa, l’acqua sei ore cresce e sei ore la cala. Solo che poi è piovuto anche per tutta la notte. Quando ci siamo alzati (la mattina del 4 novembre) nel cortile di casa vicino alla càneva vediamo che c’è una grande pozzanghera. Perfino mio suocero Ménego che aveva sempre abitato in quella casa, ci era nato e era il più vecchio di tutti noi, diceva che una pozzanghera così non l’aveva mai vista in vita sua. Però non si impressiona, e dice “Sarà perché stanotte è piovuto tantissimo… ”.

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Se non ora, quando? Venezia, 13 febbraio 2011

20/04/2011

di Giannarosa Vivian

Cose viste e sentite nella manifestazione in campo Santa Margherita, a Venezia, il 13 febbraio 2011.

1. La prima foto l’ho scattata dal ponte prima di arrivare dove una volta c’era la libreria Utopia, diventata poi Patagonia: gente che cammina lungo la fondamenta dei Tre Ponti, la coda si perde tra il verde degli alberi. Non è un corteo, ma l’insieme delle persone che arrivate a piazzale Roma con mezzi di trasporto pubblici si stanno dirigendo verso il luogo dell’appuntamento.

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Paroni a casa nostra, schiavi in fabbrica

28/06/2010

di Giannarosa Vivian

Cronaca della manifestazione regionale di Mestre, in occasione dello sciopero generale contro la crisi e per la difesa di occupazione e salari, indetto dalla CGIL, 25 giugno 2010.

Mestre, 25 giugno 2010

La cronaca della manifestazione di questa mattina segue più o meno la traccia oramai consueta: concentramento in rampa cavalcavia, corteo lungo corso del Popolo, giro di boa alla rotonda di piazza Barche, strettoia di via Poerio e infine arrivo in piazza Ferretto dalla parte del duomo. Qui, comizi dal palco, gazebo con raccolta di firme a favore o contro qualche iniziativa, coda al bar meno affollato per bere un caffè, qualche giro in piazza alla ricerca di amici con cui scambiare le impressioni, applausi conclusivi, una musica d’addio e il ritorno a casa.

Oggi però qualche novità.

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Una decisione istintiva. Mogliano, 9 novembre 2009

25/02/2010

A cura di Giannarosa Vivian

Dopo averla incontrata per caso alla manifestazione di protesta contro la scelta del Comune di Mogliano Veneto di patrocinare la presentazione della biografia di Giancarlo Gentilini, Giannarosa Vivian intervista via e-mail Beatrice Bortolozzo.

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