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Claudio Pasqual

Contro la Vallenari bis. 13 agosto: i comitati dall’assessore

10/09/2015

di Claudio Pasqual

Cronaca di una mattina d’agosto al municipio di Mestre: il comitato VivereMestre che si oppone alla costruzione di una nuova strada urbana incontra l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia.

Verso le dieci del 13 agosto mi telefona Giovanna di storiAmestre e mi chiede se stamattina alle dodici posso andare al municipio di via Palazzo, dove il comitato VivereMestre ha indetto una conferenza stampa sulla faccenda della strada “Vallenari bis”. Lei lo ha saputo passando in bici davanti al liceo Stefanini dove ha visto uno striscione e ha chiesto informazioni a Elisa di VivereMestre che era seduta sul marciapiede lì vicino insieme a due ragazzi del Coordinamento studenti medi. Altre persone si trovavano dentro il bosco per impedire l’abbattimento degli alberi da parte della ditta impegnata nella costruzione della strada. Nel settembre 2014, storiAmestre aveva firmato insieme a molte altre associazioni una lettera inviata dall’associazione La Salsola all’allora commissario del Comune di Venezia Zappalorto in cui si rilevavano le gravi conseguenze urbanistiche e ambientali del progetto, i costi esorbitanti che indebitavano il Comune per anni, l’infondatezza delle previsioni demografiche su cui si basava. C’era quindi interesse a seguire le iniziative dei cittadini contro i lavori iniziati nel caldo ferragostano.

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In città. Marzo-maggio 2015

04/07/2015

di Claudio Pasqual

Con la primavera aumenta il traffico, comincia la pratica di sport all’aperto e arriva la campagna elettorale. I candidati, con le loro sedi provvisorie, muovono il mercato degli affitti commerciali. I negozi vuoti possono diventare anche “parcheggi per bambini”. Comunicazione politica a forza di cartelloni stradali e sulle carrozzerie degli autobus. Proteste in strada e sui muri. Luoghi di ritrovo accessibili e inaccessibili. Cantieri che finiscono e cantieri che proseguono. Al Pacinotti quel che resta dei macchinari della centrale Enel di Marghera.

10 marzo 2015

Da quando il prezzo della benzina è andato tanto giù, ho la sensazione che il traffico automobilistico in città sia aumentato.

14 marzo

Il Candiani ormai è come un fortino assediato. Grate e cancelli sono stati apposti anche alla scala ponte sul retro del centro, quella che dà sul giardino. Era diventata il ritrovo di gruppi di ragazzi, evidentemente a chi di competenza la loro presenza non era gradita.

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Come si diventa mestrini? Discorso di antropologia urbana

10/06/2015

di Claudio Pasqual

Pubblichiamo il testo della relazione tenuta dal nostro amico e socio Claudio Pasqual all’incontro di studi Uno sguardo psicoanalitico. La città di Mestre negli anni ’50 e ’60, che si è tenuto l’8 maggio scorso presso il Centro culturale Santa Maria delle Grazie di Mestre.

1. Avendo accolto l’invito a essere fra i relatori in un incontro dal titolo tanto insolito e originale, “Uno sguardo psicanalitico. La città di Mestre negli anni ’50-’60”, allo storico trovo che sia richiesto di cimentarsi su un terreno che non è propriamente il suo, vale a dire quello dell’antropologia urbana. Da qui il rischio di schematizzazioni e approssimazioni, per le quali mi scuso anticipatamente.

Quello che mi propongo di fare è gettare uno sguardo su una collettività cittadina che si verrà, dagli anni Cinquanta-Sessanta, lentamente costruendo, sui percorsi di integrazione sociale di una numerosa popolazione di nuovo insediamento, dal particolare angolo visuale degli atteggiamenti mentali, delle psicologie individuali e collettive, da cui conseguono scelte e comportamenti diffusi e osservabili.

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In città. Dicembre 2014-febbraio 2015

03/04/2015

di Claudio Pasqual

Inverno in città. Girovagare per le strade: negozi che aprono e che chiudono; arredi urbani installati, smantellati e in attesa d’essere completati; altarini e devozioni popolari. I giorni prima delle feste: in coda per pagare i regali; cappelli da Babbo Natale; tentativi di proselitismo cristiano. Una serata al liceo Franchetti e una al cineforum: “il dibattito no”. Una turbina in via Caneve: un museo all’aperto in attesa del museo del Novecento? Fontane e fontanelle. Passeggiate mano nella mano. I luoghi di ritrovo dei ragazzi. Le primarie del PD annunciano la primavera elettorale.

2 dicembre 2014

Piazzale Donatori di Sangue in centro a Mestre è considerato dall’opinione pubblica un luogo difficile: durante il giorno vi stazionano numerosi senzatetto, che convergono qui perché in una strada vicina funziona la mensa dei poveri di Ca’ Letizia. In piazzale Donatori di Sangue c’è il negozio di elettrodomestici Mercurio dei Ghegin, storica famiglia di commercianti di casalinghi. Ora ha cambiato ragione sociale aggregandosi a Expert Group. Il manifesto pubblicitario che pubblicizzava l’inaugurazione, il 14 novembre scorso, e che ancora era affisso sul retro di un autobus, mostra un grande albero in primo piano, circonfuso di luce, al centro di una piazza buia. Lo slogan è “contro il degrado… io ci vado!”. Un caso di uso dell’attualità politica e sociale a scopo pubblicitario?

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In città. Il 7 gennaio visto tra casa e scuola

24/01/2015

di Claudio Pasqual

Le note di Claudio Pasqual questa volta sono dedicate alle  reazioni registrate in città a quanto è accaduto in Francia a inizio anno, in particolare alle discussioni “in uno spazio pubblico ma chiuso”, cioè la scuola: circolari e proclami politici, mail tra genitori, discussioni e “microconferenze” di studenti; e per il giorno della memoria?

La risposta della città ai fatti luttuosi di Parigi mi pare che sia stata piuttosto contenuta. A Venezia c’è stata la manifestazione dell’11 gennaio, in campo Manin, organizzata dall’Alliance Française, ma apparentemente nulla più. Girando per Mestre non ho riscontrato segni tangibili di una qualche reazione. In realtà, una reazione collettiva c’è stata in uno spazio pubblico ma chiuso, il mondo della scuola.

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In città. Settembre-novembre 2014

17/12/2014

di Claudio Pasqual

Dalle ultime settimane d’estate all’autunno. Anche Mestre fa il cambio di stagione. La natura selvatica in città. Festival ed eventi in centro: pubblico di età media elevata, lo sguardo e i ricordi di Sergio Staino. Città motorizzate in cui si riesce a camminare, e città pedonali in cui non è più possibile farlo. Scritte e disegni. Un compleanno di bimbi al parco. Libri da salvare. Perché un cacerolazo alla Cipressina?

1 settembre 2014

Mestre in estate, anche in un’estate come questa, piovosa e freddina, sonnecchia, immersa in un letargico torpore. Non che nel presente momento di regressione e stanchezza la città mostri nel resto dell’anno particolare vivacità; ma insomma, come sempre in questa stagione rallenta il ritmo, svuota le vie, dirada le frequenze. Si trovano, è vero, isole dove pulsa un po’di vita, Forte Marghera o San Giuliano con i loro locali e spettacoli, e i centri commerciali della cintura, dove oziosi e famiglie si rinchiudono in cerca soprattutto del fresco dell’aria condizionata; i due mercati settimanali aggrumano per qualche ora in centro una folla di compratori; ma sono soltanto brevi accensioni, o nicchie da cui non promana energia. 

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