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Andrea Lanza

Un regalo è per sempre. Le strenne di storiamestre.it

24/12/2022

di redazione storiamestre.it

Auguri da storiAmestre

Quest’anno porgiamo i nostri migliori auguri di buone feste di fine e inizio anno frugando in quel grande sacco pieno di pagine da leggere che è storiamestre.it. Nessuna novità, dunque, ma regali che sono rimasti, al di là dell’occasione. E le occasioni che ci siamo inventati di volta in volta sono state quelle di sannicolò, il 6 dicembre – trovate tutti i doni a questo link; quelle del ciclo 24 dicembre-6 gennaio – trovate tutto a questo link; e una volta è arrivata persino santa Lucia, un 13 dicembre.

Ci piace ricordare e ringraziare chi, di anno in anno, ci ha aiutato a fare i pacchetti:

Benjamin Arbel, Romano Banco, Giuliana Bertacchi, Giovanna Bison, Piero Brunello, Pergentino Burdizzo, Alberto Cavaglion, Gigi Corazzol, Giacomo Dall’Agnol, Vincenzo Antonio Formaleoni, Giuseppe Maria Galanti, Guido Gambaredo, Mario Infelise, Andrea Lanza, Giovanni Levi, Matteo Melchiorre, Clemente Miari, Reinhold Mueller, Ippolito Nievo, Sannicolò, Lucio Sponza, Mario Tonello, Maria Turchetto, Giannarosa Vivian, Enrico Zanette.

(fb, pb, al, ez)

Auguri da storiAmestre

Archiviato in:Andrea Lanza, Enrico Zanette, Filippo Benfante, Piero Brunello

Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda

23/12/2022

di Filippo Benfante, Piero Brunello, Andrea Lanza, Enrico Zanette

Insieme al 2022, questo 31 dicembre si chiude anche il nostro mandato come redattori di storiamestre.it. L’associazione ci ha accordato la sua fiducia per molti anni (il sito è in linea dalla fine del 2006 e alcuni di noi se ne sono occupati sin dall’inizio). Desideriamo ringraziare tutti e tutte coloro che nel corso del tempo hanno collaborato, in vario modo, a queste pagine. L’elenco delle autrici e degli autori conta più di 300 nomi: ci sono uomini e donne del passato con cui abbiamo dialogato a distanza, riconoscendoci in sintonia; ci sono amici e amiche che ci hanno offerto generosamente pensieri, osservazioni, pagine, anteprime, ricerche, esperimenti, ricordi, strenne, traduzioni, oggetti per il museo virtuale; ci sono amici e amiche che sono stati con noi e ora non sono più; ci sono pseudonimi e molte curatele redazionali, perché ci è piaciuto fare così, pensando a compagne e compagni del passato che, in stesso questo modo, riuscivano a confezionare i loro fogli da distribuire attraverso amici, compagni, simpatizzanti. Per anni – per alcuni tantissimi, per altri un po’ meno –, oltre a far conoscere le attività di storiAmestre, abbiamo prodotto e cercato contributi originali, e li abbiamo letti, discussi, a volte riscritti assieme all’autore o all’autrice, cercando di fare emergere, dall’insieme di pezzi molto diversi tra loro, una tonalità, una scrittura, il senso dell’importanza di una lettura onesta e di una discussione pubblica di un documento. Insomma, un gusto per la storiografia e per l’esercizio di uno sguardo storico sulla vita quotidiana, in tutti i suoi ambiti, e il piacere per un lavoro fatto come si deve. Grazie ancora a chi ha dialogato con noi e a chi ha seguito queste pagine in questi anni. A tutte e tutti i nostri migliori auguri di buone feste. 

Firenze, Mogliano Veneto, Toronto, Sacile, 22 dicembre 2022

Archiviato in:Andrea Lanza, Enrico Zanette, Filippo Benfante, Piero Brunello

“E se fosse uno scherzo?”. Note su una lettera di un parrucchiere socialista (Parigi, autunno 1848)

27/11/2021

di Andrea Lanza

Il nostro amico e socio Andrea Lanza è rimasto colpito da una lettera del novembre 1848 che di recente ha potuto leggere in un fondo degli Archivi Nazionali di Parigi. Cosa ci raccontano, oggi, le singolari caratteristiche di quel breve testo? Che cosa significavano allora? Immaginare quel che è stato seduti a un tavolo in archivio, fare ipotesi davanti a un bicchiere bevuto in compagnia, pensare alle nostre vite di oggi attraverso i compagni di ieri.

Una candidatura respinta

Ottobre 2021, sala di consultazione degli Archivi Nazionali francesi, sfollati dalla sede storica nel centro di Parigi all’avveniristico edificio della banlieue nord, al confine fra il comune di Saint-Denis e quello di Pierrefitte-sur-Seine. Inizio a esplorare una serie di faldoni che documentano un aspetto poco studiato della rivoluzione francese del 1848: un credito di tre milioni di franchi erogato dalla Repubblica alle cooperative di soli operai o di padroni disposti a distribuire parte dei dividendi con i propri lavoratori; per ottenere il credito bisognava presentare un progetto a un Consiglio che lo avrebbe valutato. Il provvedimento era stato approvato il 5 luglio 1848, all’indomani delle giornate di giugno, quelle della sollevazione delle classi popolari parigine in nome della repubblica democratica e sociale, mentre alla repressione delle armi succedevano le retate e una campagna stampa di totale delegittimazione degli insorti e dei “democratici socialisti”. La storiografia dei movimenti dei lavoratori ha spesso liquidato questo Consiglio come un’operazione volta a controllare o comprare parte delle classi lavoratrici, pronte a collaborare con i repubblicani moderati e, soprattutto, con l’eterogenea alleanza di conservatori e reazionari che stava ormai prendendo il controllo della giovane repubblica. 

[Leggi di più…] info“E se fosse uno scherzo?”. Note su una lettera di un parrucchiere socialista (Parigi, autunno 1848)

Archiviato in:Andrea Lanza, La città invisibile Contrassegnato con: 1848, archivi, documenti, Parigi, storia del movimento operaio, storiografia

Viaggio nello sfruttamento post-industriale. Leggere “L’ultimo miglio” di Angelo Mastrandrea

03/10/2021

di Andrea Lanza

Il nostro amico e socio Andrea Lanza ha letto L’ultimo miglio, il libro-inchiesta che Angelo Mastandrea ha dedicato alla logistica e alla distribuzione di prodotti venduti online. Tre le questioni che, secondo Lanza, attraversano il libro, rendendolo particolarmente interessante per chi vuole ragionare, oltre che sulla storia del lavoro, sulla storia della città e del territorio: come il commercio elettronico influenza e trasforma la geografia e le mappe mentali con cui interpretiamo lo spazio; quale l’impatto sull’organizzazione del lavoro; come si fanno sempre più sottili i confini tra legalità e illegalità. 

1. Il sottotitolo del libro, Viaggio nel mondo della logistica e dell’e-commerce in Italia, tra Amazon, rider, portacontainer, magazzinieri e criminalità (Manni, Lecce 2021), sintetizza l’argomento di questo libro uscito pochi mesi fa. L’autore, Angelo Mastrandrea, è un giornalista di quelli che si prendono il tempo per visitare, osservare, incontrare chi la realtà la vive o ne osserva i dettagli da anni e, infine, scrivere un reportage fatto per bene. Il libro si compone di cinque approfondimenti (alcuni dei quali anticipati in forma ridotta su Internazionale e Manifesto) dedicati a luoghi chiave della logistica italiana.

[Leggi di più…] infoViaggio nello sfruttamento post-industriale. Leggere “L’ultimo miglio” di Angelo Mastrandrea

Archiviato in:Andrea Lanza, Letture Contrassegnato con: Angelo Mastrandrea, e-commerce, grande distribizione, storia del lavoro

Fare o non fare i conti col passato. Il mausoleo comunista a Sofia e la sua distruzione

14/07/2021

Intervista con Tania Vladova, a cura di Andrea Lanza

Proseguiamo le riflessioni sui conflitti che scoppiano attorno ai monumenti, cominciate su queste pagine anni fa, a proposito della preservazione delle scritte murali fasciste, e riprese di recente con corrispondenze dall’America del Nord e dall’America del Sud. Lo facciamo con un’intervista a Tania Vladova. Nata e cresciuta a Sofia, ora studiosa in Francia, qualche anno fa Tania ha dedicato un articolo al più importante edificio monumentale dell’era comunista nel centro della capitale bulgara – il Mausoleo di Georgi Dimitrov, costruito nel 1949 – e alla sua distruzione avvenuta nel 1999. Con lei, ripercorriamo alcune tappe fondamentali dei dibattiti e dei conflitti che hanno preceduto l’abbattimento del Mausoleo per mettere in luce come la distruzione di un edificio monumentale possa nascondere la difficoltà di fare i conti col passato a causa di un’assenza di prospettive nel presente.

Che cos’era il Mausoleo di Dimitrov?

Iniziamo dalla sua posizione: si trovava nel centro di Sofia, in una zona in cui si concentrano, fra l’altro, resti romani, un’ex moschea quattrocentesca divenuta museo archeologico, un paio di importanti edifici ottocenteschi progettati da architetti austro-ungarici (il palazzo reale e il teatro nazionale) e un paio di edifici di architettura socialista (l’ex sede centrale del partito comunista e la presidenza del consiglio). In una piazza circondata da edifici storici di epoche diverse, il mausoleo si distingueva per il suo colore bianco.

[Leggi di più…] infoFare o non fare i conti col passato. Il mausoleo comunista a Sofia e la sua distruzione

Archiviato in:Andrea Lanza, La città invisibile, Tania Vladova Contrassegnato con: anticomunismo, comunismo, intervista, memoria, monumenti, storia, storiografia

La statua è stata abbattuta. Un aggiornamento da Toronto

13/06/2021

di Andrea Lanza

Il nostro Andrea Lanza ci ha mandato un breve aggiornamento sulle vicende della statua di Egerton Ryerson, collocata nel centro di Toronto, da cui era partito nel febbraio scorso per riflettere su memoria e storiografia, uso e ruolo sociale della storiografia, rapporti tra forme diverse di confronto con il passato. Cose scritte durante una quarantena prevista per chi rientra dal Canada in Europa.

Appena arrivato da questa parte dell’Oceano, leggo una notizia che in fondo non mi sorprende: la statua di Egerton Ryerson di cui vi avevo scritto in febbraio è stata abbattuta. Quattro mesi fa era già stata colorata di verde. Le mani imbrattate di rosso e diverse scritte ricordavano il ruolo svolto da Ryerson nell’istituzione delle scuole residenziali dove, in nome del diritto universale allo studio e dell’assimilazione, migliaia di bambine e bambini Inuit e delle Prime Nazioni furono inseriti a forza, sottratti alle famiglie, fra gli anni Venti dell’Ottocento e gli anni Novanta del Novecento.

[Leggi di più…] infoLa statua è stata abbattuta. Un aggiornamento da Toronto

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