• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
storiAmestre

storiAmestre

storia e documentazione del tempo presente

  • Chi siamo
    • Informativa sulla privacy e l’utilizzo dei cookie
  • Rubriche
    • La città invisibile
    • Letture
    • Oggetti
    • Centro documentazione città contemporanea
    • Agenda
  • Quaderni
  • Autori e Autrici
  • Altrochemestre

Alberto Cavaglion

“’Na ssciacquata de bbocca”. I sonetti romaneschi di Belli in Primo Levi

31/03/2018

di Alberto Cavaglion

Una sorpresa nell’uovo, ovvero una strenna che si chiude evocando una primavera della vita: Alberto Cavaglion, partendo da una riflessione sul rapporto tra vero e verosimile nel travestimento letterario di fatti e persone reali, presenta un Primo Levi lettore e «parodista» di Gioacchino Belli. (Questo breve saggio è già apparso nel 2014 su una rivista di italianistica pubblicata in Catalogna.)

per Elio Di Michele

Tutti i grandi personaggi di Se questo è un uomo, da Pikolo a Henri, hanno faticato a riconoscersi nella loro trasposizione libresca. Cesare, il personaggio che compare già nel primo libro, e poi si espande ne La tregua, non si è sottratto al dilemma del vero e del verosimile: anzi, è stato il personaggio che più ha alzato la voce quando ha visto la sua immagine riflessa e deformata nella pagina.

[Leggi di più…] info“’Na ssciacquata de bbocca”. I sonetti romaneschi di Belli in Primo Levi

Archiviato in:Alberto Cavaglion, La città invisibile Contrassegnato con: critica letteraria, Giuseppe Gioacchino Belli, Primo Levi

Giorgio Bassani, la storia e il paesaggio

02/06/2017

di Alberto Cavaglion

Nell’ottobre 2016, per un imprevisto, Alberto Cavaglion non è riuscito a venire a Mestre a presentarci la sua lettura di Giorgio Bassani come storico del fascismo, dell’antifascismo e dell’ebraismo italiano del Novecento. Ci fa piacere che questo incontro si realizzi sul nostro sito, per di più un 2 giugno. Come sempre quando i saggi sono lunghi, presentiamo qui di seguito solo le prime pagine, omettendo alcune note; per leggere la versione integrale del testo, cliccare qui.

Intendevo essere uno storico, uno storicista, non già un raccontatore di balle.

Giorgio Bassani

Premessa

Pur senza arrivare ad aggredire il “raccontatore di balle”, molto si è tuonato contro Bassani. Lecito chiedersi, celebrandosi il centenario della nascita, se la responsabilità sia da ascrivere tutta – com’è d’uso – agli unici imputati finora portati in giudizio, i letterati del gruppo 63, e non anche agli storici. Il discorso non riguarda naturalmente soltanto Bassani. Ci si è soffermati in genere poco, troppo poco, per esempio, su Calvino e Meneghello storici della Resistenza, su Elsa Morante e Carlo Levi per la storia di Roma prima e dopo l’occupazione tedesca. Lo stesso Primo Levi è stato indagato in quanto testimone della politica di sterminio del Terzo Reich, piuttosto che non come osservatore del carattere dell’italiano e delle peculiarità paradossali dell’antisemitismo fascista. […]

[Leggi di più…] infoGiorgio Bassani, la storia e il paesaggio

Archiviato in:Alberto Cavaglion, La città invisibile Contrassegnato con: antifascismo, fascismo, Giorgio Bassani, Resistenza, storiografia

“Pio bove un corno”. Primo Levi, la parodia e la parodia sacra

05/12/2016

di Alberto Cavaglion

Il 6 dicembre, con san Nicolò, arriva la prima strenna di fine 2016. Pubblichiamo il testo della relazione che il nostro amico Alberto Cavaglion ha tenuto a Firenze, il 9 novembre scorso, nel corso del convegno Gli intellettuali/scrittori ebrei e il dovere della testimonianza. Come in altre occasioni, presentiamo di seguito le prime pagine di questo saggio lungo, il cui titolo d’autore è Il sistema parodico. Parodie sacre in «Se questo è un uomo»; per la versione integrale, cliccare qui.

Premessa

Nella ormai sterminata bibliografia su Primo Levi salta agli occhi la carenza di studi intorno al tema del sacro. Non esistono, nella letteratura ebraico-italiana, testi in cui una preghiera, come accade per Se questo è un uomo, sia collocata in posizione di tale preminenza, eppure gli interpreti si sono ritratti – e continuano a ritrarsi – davanti all’idea che l’agnostico Levi, l’illuminista chimico scrutatore della Materia, si sia servito della Scrittura per decifrare il Caos. Ne consegue che si sappia oggi, e venga ripetuto, con puntigliosa precisione, di quali brani dei Salmi e di Deuteronomio e di quale mirabile intarsio di versetti sia formato un componimento in origine intitolato proprio Salmo, ma s’ignori la ragione per cui Levi abbia deciso d’iniziare il suo viaggio negli inferi con un sermone sui generis, finalizzato a scopi che certo liturgici non sono, ma pur sempre modellato sul testo principale del giudaismo, quello che vale a caratterizzarlo. Una professione, anzi la professione per antonomasia: «Ascolta, Israele!».

[Leggi di più…] info“Pio bove un corno”. Primo Levi, la parodia e la parodia sacra

Archiviato in:Alberto Cavaglion, La città invisibile Contrassegnato con: critica letteraria, intervento, parodia, parodia sacra, Primo Levi, san Nicola

Il 25 aprile, un fiore per Geo Josz

24/04/2016

di Alberto Cavaglion

Anche quest’ anno, il nostro amico Alberto Cavaglion ci ha fatto avere un saluto e un pensiero per il 25 aprile, “giorno della Liberazione non dal fascismo degli altri, contro cui è facile prendersela adesso, ma contro il fascismo che è stato dentro la nostra coscienza”. Lo fa ricordandoci anche che nel 2016 cade il centenario della nascita di Giorgio Bassani. Il suggerimento è quello di leggere Bassani come storico del fascismo e del post-fascismo: da un giardino di Ferrara, a un Lido adriatico, fino a una lapide in via Mazzini, con l’urlo furibondo (e, prima, la risata irriverente di fronte alla lapide con il suo nome) di Geo Josz.

Un 25 aprile dominato dalla figura del sindaco-museografo? Se io fossi sindaco di Ferrara, in occasione della festa della Liberazione, farei lo sgambetto al sindaco di Predappio e invece di un museo del Fascismo che non si farà mai, chiederei soldi (pochi) per scoprire una lapide in via Mazzini. Un solo nome inciso sopra. Geo Josz, il protagonista della “storia ferrarese” di Giorgio Bassani, forse la cosa più bella scritta dall’autore di cui si va a celebrare – fino a oggi in sordina – il centenario della nascita. Lettura salubre, priva di inutili scenografie museali, utile a un giovane per capire che cosa sia stato davvero il fascismo per gli italiani.

[Leggi di più…] infoIl 25 aprile, un fiore per Geo Josz

Archiviato in:Alberto Cavaglion, La città invisibile Contrassegnato con: 25 aprile, anniversari, antifascismo, fascismo, Giorgio Bassani

Un buon 25 aprile tra i libri

24/04/2015

di Alberto Cavaglion

Anche quest’anno per i nostri tradizionali auguri di buon 25 aprile abbiamo chiesto aiuto a un amico. L’8 aprile è uscita la nuova edizione del libro di Alberto Cavaglion, La Resistenza spiegata a mia figlia. Per gentile concessione dell’autore e dell’editore Feltrinelli, proponiamo alcune pagine tratte dalla nuova premessa – dove Cavaglion torna sul contesto e sui motivi che l’hanno spinto, dieci anni fa, a scrivere questa “lettera per un compleanno” – e quelle dell’ultimo capitolo dedicate a Federico Chabod e al suo libro nato durante la guerra e la Resistenza. I libri sono il filo conduttore del racconto di Cavaglion: l’autore affronta la “missione impossibile” di spiegare alle generazioni più giovani quella “incandescenza che la storia d’Italia acquistò tra il luglio del 1943 e l’aprile del 1945, imprevedibile allora, […] ancora oggi sorprendente, inusuale per adulti che desiderino capire il paese dove vivono”, ricorrendo a “un disordinato passaggio di libri” dalle sue mani a quelle di sua figlia e dei suoi lettori. Con l’auspicio che sia un incontro felice.

Premessa

La prima edizione de La Resistenza spiegata a mia figlia risale all’aprile 2005: suscitò discussioni infinite prima ancora di uscire. Aspre discussioni, legate al fatto che il lavoro, commissionato da una grande casa editrice, una settimana prima di andare in tipografia, con la copertina già pronta, venne restituito al mittente. Nemmeno adesso mi risultano chiare le ragioni del rifiuto. Nel 2005 il dibattito sulla Resistenza era quanto mai anchilosato, procedeva per schieramenti rigidi. Le vittorie elettorali della destra di Berlusconi e Fini causavano il panico tra gli storici dell’Italia contemporanea. Era diffusissima l’abitudine al lamento e al grido di dolore, ma qualcuno che facesse qualcosa per rimediare non lo trovavi. Guaire non basta. Pur a disagio nei panni del padre che “spiega” qualcosa ai figli, mi ero messo a scrivere per reagire a questo stato di cose.

[Leggi di più…] infoUn buon 25 aprile tra i libri

Archiviato in:Alberto Cavaglion, La città invisibile, Letture Contrassegnato con: 25 aprile, anniversari, pagine scelte, Resistenza, scuola

Sorpresa di stagione: una seconda edizione

02/04/2013

di redazione sito sAm

Secondo tradizione, sono giorni di sorprese nell'uovo. Da parte nostra, offriamo ai nostri lettori una seconda edizione del saggio di Alberto Cavaglion che abbiamo pubblicato poco più di un mese fa, Il grembo della Shoah. Il 16 ottobre 1943 di Umberto Saba, Giacomo Debenedetti, Elsa Morante (con una postilla su Enzo Forcella), ora arricchito di due immagini. Con il gentile accordo di Angelo Stella (Fondazione Maria Corti) e di Maria Antonietta Grignani (Università di Pavia), abbiamo infatti ripreso due pagine provenienti dal fondo Umberto Saba, conservato presso il Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia.

Per scaricare questa seconda edizione de Il grembo della Shoah, cliccare qui. Per leggere alcune pagine in anteprima, rimandiamo a questo stesso nostro sito.

Le immagini sono peraltro già accessibili in rete, attraverso il sito del Fondo Manoscritti, rispettivamente agli  indirizzi:

http://oceania.unipv.it/ms/saba/pec00018813_014.htm

http://oceania.unipv.it/ms/saba/pec00018604_frsp.htm

Archiviato in:Alberto Cavaglion, redazione sito sAm Contrassegnato con: Alberto Cavaglion, comunicato

  • « Vai alla pagina precedente
  • Vai alla pagina 1
  • Vai alla pagina 2
  • Vai alla pagina 3
  • Vai alla pagina successiva »

Barra laterale primaria

Per informazioni e per ricevere la newsletter scrivi a:

info@storiamestre.it

Cerca nel sito

Archivio

Ultimi commenti

  • Anonimo su Giuseppe Bedin (1901-1939), un bandito tra Robin Hood e Dillinger
  • Patrizia su Breve storia della ditta Paolo Morassutti, affossata da manovre finanziarie. Una lettura
  • Fabio Bortoluzzi su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda
  • Agnese su «È possibile fare volontariato per accogliere i migranti?». Una settimana di luglio a Lampedusa
  • Valeria su “Per fortuna è durata poco”. Due settimane in un istituto professionale del trevigiano
  • Fabrizio su Commiato con auguri. La redazione di storiamestre.it si congeda

Copyright storiAmestre © 2023

Il sito storiAmestre utilizza cookie tecnici ed analytics. Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra in linea con la nuova GDPR.Accetto Ulteriori informazioni
Aggiornamento privacy e cookie (GDPR)

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA