di Cecilia Furioso Cenci
Enciclopedia Universo, seconda edizione del 1969 in 12 volumi (di circa 500 pagine l’uno), con l’aggiunta di una Appendice e indici (1971) e due volumi di Dizionario-Indice (1973).
Si tratta di una enciclopedia popolare, diretta dai fratelli Achille e Adolfo Boroli, per l’Istituto Geografico De Agostini di Novara, uscita per la prima volta nel 1962. Fu la prima enciclopedia interamente a colori e le numerosissime illustrazioni avevano lo scopo di avvicinare un pubblico molto ampio, rivolgendosi a lettori di ogni età e di vario grado d’istruzione. Ebbe un successo enorme, non solo in Italia, dal momento che fu tradotta in varie lingue.
Quella nelle foto è l’enciclopedia acquistata dai miei nonni verso la metà degli anni Settanta, quando il figlio maggiore (mio zio) si apprestava a iniziare le scuole medie.
Negli anni del boom economico le enciclopedie si diffusero in tutta Italia per uso scolastico. Questo fu evidente anche nella zona della mia famiglia, il Friuli orientale. I miei nonni si sentivano economicamente realizzati ma carenti dal punto di vista culturale, non avendo avuto la possibilità di studiare, opportunità che volevano garantire ai figli. L’enciclopedia diveniva quindi un mezzo con il quale sostenere il percorso scolastico dei ragazzi.
Su questo desiderio facevano leva i venditori porta a porta di enciclopedie da cui i miei nonni materni comprarono la propria. Negli stessi anni anche i miei nonni paterni ne presero una, che nei ricordi familiari è tramandata come una truffa: mia nonna, infatti, fu convinta dal venditore che i libri dell’enciclopedia erano stati inseriti nel materiale didattico delle scuole medie che i figli stavano frequentando. Così anche lei si ritrovò in casa un’enciclopedia, in questo caso non voluta. Alla fin fine, però, evitò ai figli di recarsi in biblioteca per concludere qualsiasi ricerca che veniva loro assegnata.
Acquistare un’enciclopedia era molto impegnativo, un vero e proprio investimento. In genere si compravano a rate.
Nei ricordi della mia famiglia, il sacrificio economico venne presto ripagato. L’enciclopedia Universo fu accolta in casa con grande gioia da parte di tutti i membri della famiglia: i bambini rimanevano affascinati dalla vivacità dalle immagini e i genitori dalle pregiate rilegature e dal colore dorato delle scritte. Tutto questo entusiasmo non si trasferì nella fruizione concreta dei volumi: mia madre ammette che lei e i suoi fratelli spesso guardavano soltanto le immagini e non c’era un grande interesse per la parte scritta. L’utilizzo era legato alle ricerche scolastiche che venivano assegnate abbastanza di frequente e l’enciclopedia era l’unico luogo dove reperire le informazioni, sebbene i genitori avessero sperato che i figli l’avrebbero consultata anche per loro curiosità. Ma era pur sempre una enciclopedia per adulti: la mole dei volumi e il linguaggio troppo complesso furono d’ostacolo a una lettura agevole e si rese necessario l’acquisto di un’enciclopedia più semplice per ragazzi. Tuttavia la Universo accompagnò mio zio, mia mamma e mia zia nel percorso scolastico successivo e ha permesso loro di realizzare delle ricerche soddisfacenti, di cui ancora serbano il ricordo.
L’enciclopedia Universo è sempre stata considerata un oggetto di pregio in casa, e faceva bella mostra di sé nel salotto (la stanza principale). Trattata quasi come una reliquia, con il passare del tempo è diventata un elemento di arredo, sempre più impolverato, che poi ha seguito i nonni nella loro nuova casa, ritrovando la libreria in una posizione più defilata.
Essendo nata molto tempo dopo e per di più nell’era digitale io non ho mai avuto necessità di utilizzarla, ma ricordo i miei occhi di bambina incuriositi che ammiravano i volumi, quando andavamo in visita a casa della nonna, insieme alle sue parole che mi imponevano di stare attenta a non rovinarli.
Mia nonna li guarda ancora con gli occhi affascinati come la prima volta che li vide. Man mano che proseguivo gli studi mi invitava a cercare lì risposta a qualsiasi quesito le ponessi, come se questa fosse il contenitore di tutto lo scibile umano. Le ho sempre risposto con un sorriso che su internet si trova molto di più.
Solo ora, prima di depositarla nel museo virtuale di storiAmestre, ho aperto l’enciclopedia Universo. È stata un’esperienza quasi esotica trovare le voci organizzate in ordine alfabetico sparpagliate in 12 volumi, con i due volumi del “Dizionario-Indice” dove sono raccolte centoventimila voci che definiscono oggetti, temi, personaggi con un corredo di illustrazioni e con rimandi alle voci principali dell’enciclopedia per ulteriori approfondimenti.
Macchinoso e sconcertante per chi è abituato alla facilità con sui ora su internet e sulle enciclopedie online si possono trovare spiegazioni molto più ampie degli stessi argomenti con pochi click.