di Giorgio Sarto e Renzo Rivis, a cura di Carlo Cappellari
Ritorniamo sulle vicende della petizione promossa da quindici associazioni (tra cui storiAmestre) e firmata da 614 cittadini e cittadine perché il Parco fluviale del Marzenego sia varato con una viabilità alternativa a quella prevista al momento, evitando di alterare proprio il paesaggio creato dai meandri del rio Cimetto che si vuole salvaguardare. Il 9 marzo, i portavoce Giorgio Sarto e Renzo Rivis hanno incontrato l’assessore del Comune di Venezia Renato Boraso. Ecco un loro resoconto sintetico.
Il 9 marzo 2020 Giorgio Sarto e Renzo Rivis incontrano come portavoce della Petizione per il Parco del Marzenego l’assessore Renato Boraso – come quest’ultimo aveva chiesto pubblicamente al primo firmatario Giorgio Sarto nel corso della riunione della V e IV commissione consigliare il 27 feb. – nei suoi uffici presso il Municipio di Mestre, per discutere della Petizione e in particolare per analizzare la compatibilità e le alternative della viabilità Brendole-Gazzera-Castellana nei poco più dei 600 metri afferenti alla pregevole area dei meandri del rio Cimetto.
All’Assessore viene consegnata copia della documentazione che contiene: testo della petizione, testo e grafici della proposta alternativa di viabilità sull’area del Cimetto, fascicolo accompagnatorio dell’intervento di Sarto alla seduta della V e IV Commissione.
Va ricordato che il Consiglio comunale il 5 marzo – prima della discussione della Petizione in Consiglio ma di fatto anticipandone le istanze – aveva approvato all’unanimità la delibera P.D.N. 2020.2 con gli indirizzi per la realizzazione del Parco fluviale del Marzenego e con lo specifico tracciato viario Gazzera-Castellana previsto al tempo della decaduta lottizzazione e in contrasto con i valori dell’area del Cimetto, approvando però l’emendamento che impegna la Giunta “a verificare un tracciato viario il più possibile compatibile con l’area e i meandri del Cimetto senza compromettere complessivamente il progetto”.
Giorgio Sarto motiva sinteticamente le richieste per lo spostamento del tracciato viario Gazzera-Castellana in parallelo e in adiacenza alla tangenziale al fine di salvaguardare la pregevole area dei meandri del Rio Cimetto e presenta le proposte per attuare questo risultato, anche con schizzi e misure, che mostrano la fattibilità dell’inserimento della nuova strada tra la tangenziale, rispettandone la fascia per la sicurezza, e lo scolmatore est.
L’Assessore interloquisce mostrando una positiva apertura verso queste richieste, compresa quella di usare per la nuova strada anche il sedime dell’attuale strada di servizio alla tangenziale della Concessioni Autostradali Venete (CAV), proponendo alla stessa CAV, oltre all’uso promiscuo della nuova strada urbana sul lato est, l’eventuale uso esclusivo di una via sul lato ovest della tangenziale e su sedime di proprietà CAV, collegata alla rotonda Gazzera.
In sintesi i punti emersi e di massima condivisi sono:
– c’è il tempo e l’opportunità per rivedere, dal versante progettuale, il tracciato e il Sindaco ha indicato il Direttore del settore Lavori pubblici per un tavolo tecnico;
– l’insediamento alberghiero non c’è più, e quindi il tracciato viario dell’attuale progetto – nato a servizio dell’albergo a ridosso del più marcato dei meandri del Cimetto –, oltre alla basilare controindicazione ambientale, non ha motivo di sussistere;
– il cariceto (che in sponda destra non c’è più causa l’imbonimento e il rimboschimento effettuato da CAV) sta spontaneamente ricrescendo in sponda sinistra;
– spostare la nuova viabilità su un tracciato lineare tra il canale scolmatore di levante e la tangenziale consentirebbe di rendere tutta l’area tra Cimetto e scolmatore una zona umida a cariceto e anche di laminazione; l’acquisizione di questi terreni oggi a destinazione agricola non sarebbe certo gravosa;
– c’è stato uno scambio di ipotesi sullo scolmatore di levante, se resta com’è, se può essere tombato o invece naturalizzato risezionandolo: si tratterà di valutare con il Consorzio Acque Risorgive che è coinvolto nel progetto di Parco fluviale;
– per la modifica della viabilità, allineandola a ridosso della tangenziale, sono ipotizzabili alcune diverse soluzioni progettuali, sempre considerando una larghezza della sezione viaria di 14,50 m che tiene conto di: sede automobilistica (9 m), ciclabile (3 m), marciapiedi (2,50 m);
– la soluzione proposta dai firmatari della Petizione prevede di occupare il sedime dell’attuale “stradina CAV” – lasciando intatta l’attuale fascia attrezzata per la sicurezza – e non richiede interventi di copertura del canale scolmatore “allacciante est” in quanto lo spazio per la nuova strada è sufficiente: in questa ipotesi l’uso del nuovo tracciato viario è misto (pubblico e di servizio per CAV), come avviene per quasi tutte le altri parti della tangenziale;
– per garantire comunque a CAV una viabilità esclusiva, è sufficiente realizzarla nel lato ovest della tangenziale, partendo dalla futura rotonda Gazzera fino al Marzenego.
L’Assessore dice che in settimana sentirà il direttore responsabile dei Lavori Pubblici ing. S. Agrondi (individuato dal Sindaco come il referente tecnico per questa tematica), per aprire – questo è l’auspicio – un tavolo tecnico sul quale analizzare le migliori possibili soluzioni alternative. A fronte dell’invito a partecipare a questo tavolo tecnico, G.S. anticipa che vorrebbe farvi partecipare due tecnici di riferimento del comitato: l’ing. F. Schenkel (molto bravo, commenta l’Assessore) e un urbanista esperto di infrastrutture e V.I.A.
Restiamo quindi in attesa di comunicazioni in merito.
Nei commenti di congedo all’incontro, l’Assessore ammette che se non fosse stata presentata la Petizione la delibera sul Parco Fluviale del Marzenego forse non ci sarebbe stata.
Post-scriptum (a cura di CC). Dopo questo incontro l’assessore si è messo in quarantena volontaria perché è risultato che in quella stessa giornata di lunedì avrebbe frequentato gli uffici comunali, e il suo in particolare, una persona risultata, poi, positiva al tampone per il coronavirus.
Sono ormai passate due settimane, Giorgio e Renzo godono di ottima salute, e così anche l’assessore.