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Come già annunciato, proseguiamo le discussioni inaugurate il 2 giugno scorso, durante la giornata Una volta il futuro era migliore? Lavoro, storia, conflitti (di cui abbiamo pubblicato il discorso introduttivo di Piero Brunello e la relazione di Andrea Lanza), in un ciclo di tre incontri curato da Piero Brunello e Stefano Petrungaro. La formula è quella di una relazione seguita da una discussione libera. Si comincia mercoledì 26 settembre (rel. Stefano Petrungaro), seguiranno gli incontri di mercoledì 24 ottobre (rel. Beatrice Busi e Sabrina Marchetti) e di venerdì 23 novembre (rel. Matteo Melchiorre), sempre alle 17,30 presso la sede di storiAmestre (via Ciardi 41, Zelarino-Mestre).
Quando si scrisse la costituzione dell’Italia repubblicana, fu il lavoro a essere scelto come suo fondamento. E oggi? Cosa significa che alla base di un paese, uno stato e una società, dovrebbe stare il lavoro? E chi un lavoro non ce l’ha? E chi si barcamena tra lavori discontinui, malpagati e privi di tutele, muovendosi nella sfera ambigua del cosiddetto “non-lavoro”? Dove corre il confine tra un lavoro “vero e proprio”, e il resto, e come esso è cambiato nel tempo?
Gli incontri incontri si propongono di riflettere su queste domande e sulle loro numerose implicazioni. Ci si interrogherà quindi sul nesso tra lavoro e diritti sociali, tra lavoro e “rispettabilità”, tra lavoro e immagini del futuro, indagando temi del passato e del presente. Per parlare di realtà vicine a noi avremo bisogno infatti di guardare altrove, nello spazio e nel tempo, per individuare nessi che sfuggono se non si cambia l’abituale punto di osservazione.
Programma dettagliato (per scaricare la locandina cliccare qui)
26 settembre: Stefano Petrungaro, Lavori marginalizzati e non-lavoro. Venditori ambulanti e artisti di strada nella prima Jugoslavia
Stefano Petrungaro insegna Storia dell’Europa orientale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si è occupato di storia della protesta sociale nel contesto tardo-asburgico, di culture della memoria novecentesche in Jugoslavia, di storia della violenza nei Balcani. Attualmente studia i lavori dei marginali sociali nella Jugoslavia tra le due guerre mondiali.
24 ottobre: Beatrice Busi, Sabrina Marchetti, L’(auto)organizzazione delle lavoratrici domestiche in una prospettiva nazionale e transnazionale. Il caso delle ACLI in Italia (1946-1974)
Beatrice Busi è ricercatrice nell’ambito degli studi di genere e della storia del lavoro delle donne e attivista transfemminista queer; collabora al gruppo di ricerca coordinato da Sabrina Marchetti, sociologa dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, “DomEQUAL: A Global Approach to Paid Domestic Work and Social Inequalities”. Obiettivo principale del progetto è di studiare le trasformazioni dei diritti e delle condizioni di lavoro delle lavoratrici domestiche in Europa, America Latina e Asia.
23 novembre: Matteo Melchiorre, Con la cultura non si mangia. Giusto
Matteo Melchiorre è direttore della Biblioteca Comunale di Castelfranco Veneto, storico e scrittore. Tra le sue opere: Requiem per un albero (Spartaco 2004, 2007), La banda della superstrada Fenadora-Anzù (con vaneggiamenti sovversivi) (Laterza 2011), La via di Schenèr. Un'esplorazione storica nelle Alpi (Marsilio 2016, Premio Mario Rigoni Stern 2017 e Premio Cortina 2017), Storia di alberi e della loro terra (Marsilio 2017).