di Gigi Cameroni
Borsa di materiale riciclato, dimensioni approssimative: 38x31x13 centimetri (più i manici). È fatta di quelle sottili bande di plastica che si usano per l’imballaggio di materiali edili (mattoni, piastrelle, ecc. Chi ha fatto lavori in casa di recente le riconoscerà subito, ma per intenderci è frequente vedere una versione più fina usata per chiudere gli scatolotti che contengono risme di carta A4). Storici e archeologi del futuro (remoto) la usaranno per dire qualcosa sullo stato del settore edile all’inizio del XXI secolo?
Me l’ha regalata un amico qualche tempo fa, direi i primi mesi del 2012, presentandomela come “l’ultimo ritrovato dell’ingegnosità del Nord-est”. Conteneva alcuni libri, in tutto un bel peso. Fatte un po’ di prove di resistenza, ho constatato che è l’ideale per trasportare bottiglie di vino, ne può contenere tra le otto e le dieci (piene). Durerà? Lo spero, ma anche nell’immagine sono evidenti le deformazioni per il carico eccessivo e l’uso troppo frequente.