di Fabrizio Zabeo, con la collaborazione di Valentino Pagnin
Riceviamo e pubblichiamo una documentazione prodotta dal nostro amico e socio Fabrizio Zabeo, che dal 2007 rappresenta il Comitato allagati di Favaro Veneto, relativa alla situazione del Marzenego il 1° febbraio 2014, in seguito a due giorni di piogge classificabili “di media intensità”; il postscriptum, che riprende altre foto scattate da Valentino Pagnin, documenta la situazione, ben più grave, del 3 febbraio.
Cari amici,
sulla scia del secondo seminario del ciclo Quale futuro per il fiume Marzenego?, ho voluto fare una verifica sulle condizioni del Marzenego durante la giornata di 1° febbraio 2014, per rendermi conto quale sia la reale situazione nel caso di una media precipitazione, cioè quella registrata nei giorni 30 e 31 gennaio, e per la quale non è stata prevista nessuna allerta (intendo dal sistema di “allerta rischio idraulico” del Comune di Venezia, per cui si è avvisati per mail o per sms di possibili allagamenti). Vorrei condividere anche sul sito dell’associazione le foto che ho scattato, dove si possono notare le varie criticità della situazione, nonostante, ribadisco, non ci sia stata nessuna allerta. Il meno che si possa dire è che le immagini documentano un equilibrio molto precario.
Spero che il continuo lavoro promosso da storiAmestre con i suoi seminari – che non scaveranno fiumi e canali ma la storia di fiumi e canali sì – contribuisca a sensibilizzare e a tenere alta l’attenzione sul tema, e che lo strumento di partecipazione del “contratto di fiume” diventi uno strumento efficace, una parola data e anche mantenuta per una maggiore cura del territorio che finora è mancata.
Sono problemi che riguardano tutta l’Italia (probabilmente l’Europa) per periodi dell’anno sempre più lunghi, ora si va dalle “bombe d’acqua” estive a quelle invernali. L’emergenza è diventata parte della vita quotidiana per una quota crescente della popolazione italiana. Per questo con la nostra attività, che prevede anche monitoraggi come quello che ho fatto sabato scorso e facciamo spesso come Comitato allagati di Favaro Veneto, ci sentiamo di essere d’aiuto, e non d’intralcio come spesso veniamo percepiti, a chi gestisce le risorse idriche e la sicurezza idraulica del territorio; anzi, le nostre domande e le nostre attese sono proprio le prime con cui questi servizi dovrebbero dialogare ed eventualmente farsi forte nei rapporti con altri enti e istituzioni. Del resto, noi allagati di Favaro, già all’indomani della famosa alluvione del 26 settembre 2007, abbiamo scelto la via del dialogo e anche dell’approfondimento culturale, della sensibilizzazione, che ci sembrano essenziali per cercare di risolvere questa difficile situazione. Per questo, rilanciamo a chi di dovere la domanda usata come titolo per il seminario di storiAmestre: “Quale futuro per il fiume Marzenego?” e, aggiungo, quale futuro anche per i fossati della nostra zona?
cordiali saluti Fabrizio Zabeo
Rappresentante del Comitato allagati di Favaro Veneto (e socio di storiAmestre)
2-3 febbraio 2014
PS Le foto che ho ricevuto da Valentino Pagnin documentano la situazione al 3 febbraio: si è aggravata. Le immagini sono pubblicate anche sul sito del Comitato allagati di Favaro Veneto.
Il Marzenego: nei pressi del mulino Ca' Bianca, al confine tra il Comune di Venezia e la frazione di Olmo di Maerne del Comune di Martellago.
Mulino Ca' Bianca (località Trivignano):
Il Marzenego a Robegano:
Rio Roviego, Salzano:
Scolmatore, località Zelarino:
Via Ca' Colombara a Favaro Veneto: by-pass tra fossi
3 FEBBRAIO 2014: IL MARZENEGO TRA ROBEGANO E ZELARINO