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Pedalando lungo il Marzenego. L’album fotografico

15/10/2010

a cura di sAm

Di seguito, pubblichiamo alcune foto che documentano la prima iniziativa del laboratorio "Acque alte a Mestre e dintorni" dell'annata 2010-2011. Sono stati Claudio Zanlorenzi e Manuela Battain a guidare l'escursione "Per una geografia dal vivo. Pedalando lungo il Marzenego da Maerne a Mestre". Il ciclo di seminari comincerà martedì 9 novembre 2010.

Nuove costruzioni a Zelarino. L’avallamento è la vasca di laminazione, un invaso per la raccolta d’acqua obbligatorio per l’invarianza idraulica nei nuovi edifici.

Ex mulino Ca’ Bianca sul Marzenego, a Trivignano. Nella seconda metà del Novecento è stato ampliato e trasformato in cartiera.

Davanti all’ex mulino Ca’ Bianca sul Marzenego, a Trivignano.

Ansa del Marzenego prima che il fiume entri a Mestre, dove viene canalizzato e rettificato. La  diversa corrente e la diversa profondità causate dalle anse del fiume ospitano una maggiore varietà di specie di pesci e di fauna.

Ex mulino Scabello sul Marzenego, a Martellago. L’edificio a sinistra ospitava una segheria. L’edificio a destra ha subito gravi danni nel 1966.

Viottolo dopo l’ex mulino Scabello, verso il Rio Storto. Nel 1981 l'amministrazione voleva chiuderlo; fu mantenuto a seguito di una protesta popolare organizzata dal comitato "per il troso".

Il Rio Storto, rettificato negli anni Settanta.

Recenti lavori di stabilizzazione delle rive del Rio Storto.

Verso le cave di Martellago.

Cave di Martellago (o laghetti di Maerne). Le cave, dove getta le sue acque il Rio Storto, funzionano come vasca di laminazione in caso di piena.

Nel parco delle Cave di Maerne-Martellago. Manuela Battain sta spiegando che in quel luogo, negli anni Settanta, in base alla legge 1097 del 1971, vennero costruite delle cave d'argilla. Negli anni Ottanta gli abitanti della zona si mobilitarono per trasformare il luogo in parco.

Lungo le cave di Martellago.

Dalle Cave di Martellago, verso Maerne.

Il Marzenego a Maerne.

L’ex mulino Gnocco.

Stagno che si è formato nella “cava di livello” che riforniva il mulino Gnocco quando scarseggiava l’acqua del Marzenego.

Quello che resta della bocca di scarico dell’ex mulino Gnocco.

L’ex mulino Fabris. Ancora attivo nel 1985; all’interno si trovavano due setacciatori provenienti dal mulino Stucky di Venezia.

L’ex mulino Fabris a Zelarino. Sulla destra si nota la gru di un edificio in costruzione lungo l’argine. Chi ha dato i permessi? e su che base?

Sull’argine del Marzenego, davanti all’ex mulino Fabris.

Arrivo al forte Mezzacapo, lungo via Scaramuzza a Zelarino, fine del percorso.

Esterno di un corpo del forte Mezzacapo.

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Archiviato in:Centro documentazione città contemporanea, Claudio Zanlorenzi, Manuela Battain, sAm Contrassegnato con: bicicletta, cronaca, foto, Marzenego

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Luca Forcellato dice

    09/02/2015 alle 12:09

    Anche la famiglia FORCELLATO ha origine da un mulino. Sono stati mugnai dalla fine del 1500 al 1777 del mulino Fabris che all’epoca era dei conti Foscari. Poi passò alla famiglia Scanferlato e poi a quella dei Fontanin per arrivare a quella dei Fabris. Probabilmente siamo stati mugnai anche nel mulino Scabello prima del 1590.

  2. Maria Luisa dice

    21/11/2014 alle 21:52

    A proposito di rischio idrogeologico e tuela ambientale, edilizia selvaggia e sicurezza…….qualcuno vorrebbe spiegare chi ha concesso di costruire sulle rive del Marzenego ben due blocchi di edifici in prossimita’ del Mulino Fabris???? Preziosa testimonianza di un passato recente e tutelato dalla sovrintendenza??? Non dovrebbe sorgere in quest’area il Grande Parco del Marzenego su progetto regionale??? Chi abita in questi edifici puo’ stare tranquillo in caso di esondazione???? In considerazione delle recenti cronache………..qualcuno si assumerebbe le responsabilita’ nel caso accadesse una rottura degli argini????

  3. adriano dice

    21/08/2014 alle 20:17

    La mia famiglia ha le sue origini dal mulino “Scabello” ancora nell’800. Sono stati proprietari del mulino per un certo tempo… “SCANFERLATO” poi si è divisa in due rami…

  4. Mario dice

    08/05/2013 alle 17:57

    Un sito sui percorsi lungo gli argini (con mappe e tutto) è in corso di elaborazione. La pubblicazione (almeno parziale) non tarderà molto: qualcosa si potrà vedere per le passeggiate estive.
    Mi farò vivo quando sarà pubblicato.

  5. FRANCO dice

    06/02/2013 alle 18:48

    foto molto interessanti per scoprire zone che normalmente non si percorrono pero’ mi piacerebbe avere il percorso in bici segnalato da mestre alla conclusione on mappa chiedo troppo ??
    ciao grazie franco nadia

  6. Cristiano dice

    05/12/2011 alle 13:07

    Molto interessante. Amo girare in mtb gli argini e la campagna (la poca che rimane) nei dintorni di Mestre: sarebbe utile fare una pubblicazione dei vari itinerari possibili (a meno che già non esista) per incentivare la frequentazione / preservazione.

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