Storia del presidio permanente No Dal Molin (2005-2009)
di Guido Lanaro, con una prefazione di Ascanio Celestini
inverno 2009-2010, 120 pp., euro 9,50
Con una nuova veste grafica: leggi l'annuncio della redazione.
"Gli iraniani che protestano contro i brogli elettorali sono dei martiri; i vicentini che tentano di impedire la colonizzazione della propria città sono dei delinquenti. Se il governo cinese che invia duemila soldati per reprimere le sommosse degli Uiguri è un regime, il governo italiano che invia duemila agenti per difendere dei cumuli di macerie da anziani, famiglie e bambini come può essere definito?
Prima che l’ombra dell’epilogo (positivo o negativo che sia) si posi su ciò che è stato il No Dal Molin, prima che – la storia insegna – fatti e significati vengano stravolti, è stato giusto raccontare del movimento e della sua genesi, e metterne in risalto l’eccezionalità e l’importanza."
Guido Lanaro
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L'autore: Guido Lanaro è nato e vive a Vicenza. Si è laureato in Conservazione dei beni demo-etno-antropologici presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, dove studia tuttora. Ha partecipato al movimento contro la nuova base militare fin dal suo inizio, e continua a frequentare con assiduità il Presidio permanente.
Ringraziamo Ascanio Celestini che ha voluto partecipare al quaderno e solidarizzare con il No Dal Molin scrivendo una prefazione al quaderno.
Indice
Prefazione, di Ascanio Celestini
Il popolo delle pignatte, di Guido Lanaro
Introduzione
Origini
In un campo di sorgo
Sotto il tendone
In piazza
Appendice
Cronologia
Documenti
Pagine di storiAmestre
Le fortificazioni sono concepite per essere future rovine, di Piero Brunello